La mia nuova dieta

Riassunto delle puntate precedenti

Attualmente sto seguendo una dieta naturale e disintossicante molto restrittiva. Non posso mangiare farina bianca, lievito, pomodori, tutti i latticini, patate, melanzane, zucchine, crostacei, kiwi, banane, fragole e caffè.

La naturopata da cui sono stata mi ha dato questa dieta per disintossicarmi da tutti i cibi che potrebbero darmi fastidio. Per due mesi.

Nel frattempo il SuperLuminare che mi ha in cura mi ha DEFINITIVAMENTE tolto tutti gli alimenti che contengono ISTAMINA perché possono peggiorare la mia precaria situazione e innescare il meccanismo delle bolle.

Definitivamente significa per tutta la vita. Una di quelle robe che è meglio pensarci a pezzettini, se no mi viene male. Per la pizza. Per la mozzarella. Per i formaggi che io adoro.

Comunque. Non potrò più mangiare il bianco dell’uovo, tutti i latticini, i pomodori, certi tipi di frutta, qualche verdura e gli insaccati e il cioccolato. Non posso bere nessun tipo di alcolico.

Oggi

In questa fase in cui le due diete si sovrappongono tra loro mi nutro prevalentemente di:

colazione: fette biscottate integrali con marmellata + caffè d’orzo

altri pasti:

  • pasta al kamut o farro con condimenti di broccoli (faccio cuocere nell’acqua i broccoli e quando bolle butto la pasta, scolo tutto e condisco con un po’ di olio crudo)
  • zuppe di cereali
  • farro con insalata, finocchi e rapanelli
  • bresaola olio, limone e insalata
  • riso basmati con verdure cotte (fagiolini, broccoli, spinaci) +rosso d’uovo
  • pollo al curry

Il pane lo sostituisco con le gallette di riso o farro.

Credo di essere già dimagrita un pochino. Di certo sono più sgonfia e mi sento più pimpante. Di certo mangiando così ho pochissime bolle e anche il lichen mi sembra in fase di remissione.

Il problema sono le voglie. Ogni tanto penso al cibo come lo pensavo prima. Con quel senso di compenso emotivo per i guai della giornata che mi hanno fatto diventare una obesa felice di mangiare.

in quei momenti mi viene su un po’ di rabbia. Perché mi piaceva andare a ristorante e la pizza è sempre stata uno dei miei piatti preferiti.

Mia suocera non si dà pace. Per lei ingozzare la gente che ama è un modo per sentirsi importante. Non riesce a capire come farò a vivere senza le sue lasagne, senza il ragù – leit motiv di ogni ricetta bolognese – e senza la mortadella dentro ai tortellini. So che telefona a Tino (e mi fa anche un po’ tenerezza) per dirgli che sta sperimentando il tal impasto senza bianco d’uovo e che ha trovato la tal’altra ricetta a base di verdure…)

Io francamente non penso tanto a questi manicheretti, seppur sappia che mi tolgo una larga fetta di goduria alimentare, ma mi sento un po’ in lutto per la pizza, il gelato al cioccolato di Piazza San Francesco, una birra presa con gli amici, magari in un barettino in riva al mare.

Però sono forte. La mia salute viene prima delle soddisfazioni alimentari e l’idea di diventare una che mangia bene, cura il suo corpo e pensa alla salute non è che poi mi dispiaccia.

Di certo ci metterò un po’ di tempo per ritornare ad una forma fisica decente, ma qui di tempo sembro averne parecchio (o almeno ci spero ;-)) da dedicare alla dieta!

Quando mi sconforto penso al tutto fissando dei microobiettivi. Il mio obiettivo è arrivare a Natale e trovare un menu sano e gustoso per la cena degli sfigati del 24 dicembre.

Il mio obiettivo è che le macchie spariscano e il prurito cessi e  la malattia torni a dormire per un po’ di tempo (si alterneranno fasi di remissione a fasi acute).

Il mio obiettivo è che la frollina non faccia sempre il gesto di tirarmi giù le maniche delle maglie per coprire quelli che lei ormai chiama “pic, pic!” e possa smettere di guardarmi e dire:

“Mamma, pic-pic, arriva dottore, manda via blutti pic-pic!”

E nel frattempo guardo le insegne al neon delle mie pizzerie preferite che si stagliano sul cielo romanticamente, mi volto verso la Piana e con il mio bel culone ondeggiante e un ombrellino rubato alla barbie che mi ripara dalla luce intensa dei lampioni

dò le spalle alla telecamera

e sussurro

Dopotutto domani è un altro giorno!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!……………………………

TITOLI DI CODA

18 commenti
  1. maura dice:

    m’hai fatto tanto ridere con questo finale viacolventesco, fino a quando non mi è venuto in mente bruno vespa………

  2. rita dice:

    coraggio troverai il tuo nuovo equilibrio e non ci farai più caso.
    Potresti sotituire la “compensazione alimentare” con lo “shopping sfrenato”, dimagrendo potrai permetterti un sacco di abitini splendidi, te lo dice una “cicciottina” che li guarda con ammirazione ma non ci sta dentro!!! 🙁

  3. madamefall dice:

    Ho pensato anche io allo shopping… più che altro perchè per me è l’equivalente del cibo per te. Oramai mi limito a fare window shopping fuorioso, mi stordiscod i vetrine fino a raggiungere il nirvana del non-desiderio. Dura pochissimo nè, tipo 48 h, però…
    non so, prova a chiuderti un pome intero in un ipermercato, la sovraesposizione al cibo nonti provoca una sana nausea e un desiderio smodato di nutrirti solo di pasta di kamut scondita?:))

  4. madamefall dice:

    Ah, e magari sarà una dieta risparmiosissima e col ricavato potrai finanziarti altri sfizi!
    dai fatti il calcolo giornaliero del risparmio che puoi reinvestire!
    (anche se la pasta di farro ecc costa molto, lo so)

  5. Trasparelena dice:

    dai ti rimanela bresaola, vuoi mettere!! io ci vivrei di bresaola!!!!
    mi sfugge come la bresaola non sia considerata insaccato, però buon per te! E ti consiglio un giro a Chiavenna, che li la bresaola non è mica come quella che si trova alla conad!!!!!
    E il riso normale non va bene? solo il bashmati?
    comunque da noi ci sono alcune pizzerie che fanno pizze con farine speciali… magari puoi provare a vedere se trovi pure li a BO!
    In bocca al lupo, e vedrai che ha ragione la Frolli: il dottore manda via blutti pic pic!!

  6. Silvia dice:

    Se vai nel ristorante pizzeria di Natura Sì ci sono pizze al farro e di altro tipo proprio per chi non può mangiare la pizza “normale”.
    Bacioni Silvia 🙂

  7. la francese dice:

    secondo me un po’ di ricettine alternative con le variante che ti sono consentite te le dovresti trovare/inventare…
    tipo i surrogati dei latticini fatti con roba vegetale, ti danno un po’ di soddisfazione, pensa ad esempio alla pasta con i broccoli con qualcosa che sembra panna… oppure il sushi non di crostacei, il miele… sempre che poi tu li possa mangiare…
    ritagliare delle ricette salvagente
    cmq pensare che lo fai per te e la tua salute è sempre la soluzione migliore
    ti capisco molto bene, purtroppo!

    bacioni

  8. Poesianotturna dice:

    Ho appena deciso che uno dei miei post sul menù di Natale di Mammafelice sarà dedicato a te, e a trovare pietanze che tu possa mangiare… ce la faremo!!

  9. Mammamsterdam dice:

    Allora, io ho un paio di amiche che causa figli con allergie alimentari varie non mangiano niente. Ieri sono venuti a trovarci per la prima volta due di loro con prole, perché anche se viviamo ancora tra le scatole morivno dalla oglia di vedere e ho fatto:
    – salmone surgelato in padella con olio di sesamo, un goccino di aceto di riso, miele e sale (ma se avessi trovato la salsa di soia ce la mettevo)
    – contorno di quinoa lessa (per puro caso in brodino vegetale) e funghi in padella con olio, aglio e prezzemolo (che stavano da culo con il condimento orientaleggiante del salmone, ma ci siamo spazzolati tutto).

    Io perché di domenica sera non avevo niente in casa, ma pare ci abbia azzeccato con quasi le uniche che che Marta tollera, adesso che allatta il bestio allergico.

    Rifacciamo la seria; una ricetta per la donna serpente? E poi ce le scambiamo, fosse che dimagriamo e ci viene una bella pelle a tutte?

    (Per la voglia di pizza e come liberarsene, io ho letto una volta questo libro del guru della PNL o programmazione neuro-linguistica. Fondamentalmente ti dice: pensa alla cosa più disgustosa del mondo, immagazzina le tue reazioni di disgusto, poi pensa alla pizza e imita le reazioni di disgusto che facevi con l’altr cosa. Basta imitare i versi, la gestualità ecc. e se lo fai con concentrazione pare funzioni). Ti comincia a fare schifo. Il contrario per farti piacere una cosa sana che non ti ispira.

  10. elena dice:

    Un suggerimento: il gelato di soia o di riso (ancora meglio) è quasi buono come l’altro. In certe gelaterie è meglio. Poi hanno il cono di riso e sei a cavallo.
    Leggere il tuo post proprio oggi con un picco di allergie, prurito ovunque, labbra gonfie, puntini rossi.. mi fa pensare che sia ora di fare qualcosa anche per me.

  11. madamefall dice:

    strategie baggiane a parte, mi permetto di dirti di ricordare solo che le cose che non puoi mangiare, seppure buone al momento, fanno tanto tanto tanto male al tuo corpo. Punto.
    E quando il corpo fa male “no piace” come direbbero i bimbi. Tieni a mente che vuoi stare bene tu nella tua carne.
    Altro non serve. Se vogliamo stare bene nella carne ns anche la carta mangeremmo con gusto.

  12. Graziella dice:

    Prima della tua dlucidazione, lette le cose che non puoi mangiare mi son detta: ” E di che vivrà questa cristiana????”
    Devi avere una forza immensa per cambiare il tuo modo di vivere il cibo, per me sarebbe uno scoglio insormontabile, ma tu sembri davvero “cazzuta”! Ops! Si può dire???
    Un grosso in bocca al lupo!

  13. Miriam dice:

    Che dolce tua suocera..
    E’ quello lo spirito giusto!Provare a creare delle cose buone con gli ingredienti consentiti!Io non sono una maga in cucina..ma se riesco ad inventare qualcosa te la scrivo! 😉

  14. cg dice:

    come prolifica questo blog! come è bello! dico sempre che qualcuno dovrebbe pubblicare quello che scrivi..e siccome io ci prendo sempre sento che qualcosa del genere accadrà !
    Per quanto riguarda questa cosa del cibo deve essere durissima..ma tu sei la più tosta di tutte e per lo più ridi per cui ce la farai! e vedrai che fisico asciutto riaquisterai!

  15. zazie dice:

    A un primo sguardo, direi che la dieta giapponese potrebbe essere la soluzione…tanto riso, niente latticini, niente insaccati, niente pane, pochissima frutta, dolci di fagioli (e quindi non dolci). Il pesce puoi mangiarlo, a parte i crostacei?

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