Primo bacio

La frollina – che tra due giorni diventerà una splendida duenne – sta attraversando una nuova fase di crescita. Da un po’ è diventata estremamente mammona, alterna fasi di allegria gioiosa (tipiche del suo carattere) a momenti in cui sembra che un nero nuvolone le passi sopra e ha assoluto bisogno che di alcune cose mi occupi solo io. Se la notte si sveglia e ci va Tino (che cerca anche di essere molto presente!) lei comincia a piangere come una vite. Se siamo a tavola e chiede acqua e gliela passa suo padre, certe volte lo guarda e imperativa se ne esce con un “No. Mamma!” che indica che solo io posso versarle l’acqua.

Che fare? Qualcuno mi consiglia di assecondarla che si tratta certo di un periodo, Tino ed io siamo un po’ perplessi e a tratti abbiamo il timore che certe piccole fisse si possano trasformare come niente in capricci.

Per il momento l’assecondiamo e cerchiamo di rassicurarla. In fondo lei non è mai stata capricciosa e non è nemmeno una bambina troppo emotiva o attaccata a me in generale, per cui sono propensa a pensare che se sta attraversando questa fase le è necessaria.

L’altra sera la stavo addormentando in camera sua. Mille riti che si moltiplicano quando non ha sonno.

La tenevo in braccio quando ad un tratto mi ha guardata dritta negli occhi. Mi ha fatto un sorriso immenso e grande e poi mi ha stretto le braccia al collo e ha cominciato a riempirmi di baci sulla bocca.

Mamma, coccole, braccio chiuso!

continuava a dire.

Io ero emozionatissima. Avevo il cuore che batteva a mille. Perché la frolla non è mai stata molto fisica e ha sempre snobato alquanto i miei baci. I baci di tutti.

In passato, certe volte, ho anche sofferto molto per i suoi atteggiamenti scostanti e per il fatto che mi sembrava di essere uno tra mille per lei (sembra la dichiarazione di una amante delusa più che quella di una mamma! ;-)) e quindi questo primo bacio mi ha toccato parecchio.

Ci siamo sbaciucchiate per 10 minuti e poi ha voluto chiamare anche suo padre e ha voluto baciare anche lui, anche se le danno fastidio i baffi e gli ha perfin chiesto di tagliarseli!

Mentre eravamo lì tutti e tre, a fare il panino dell’amore, ho sentito un istante di pura felicità pervadermi. Non mi importava più se era un’ora che tentavo di farla addormentare e se a forza di inventarmi canzoni e saluti a ogni oggetto della sua stanza mi era venuta un’orchite pazzesca.

La ruffiana con il suo eclatante gesto è riuscita a cancellare ogni stanchezza. Così mi sono riseduta e le ho raccontato la favola che vi scriverò nel prossimo post.

Alla fine lei ha cominciato a russare e io sono uscita dalla cameretta che mi sentivo una mamma arrivata. 😉

8 commenti
  1. Trasparelena dice:

    Anche noi abbiamo avuto una lunga lunghissima fase di rifiuto del papà e di “sololamamma” e devo dire che un po’ l’abbiamo assecondata ma un po’ anche combattuta. Principalmente abbiamo ottenuto dei buoni risultati con l’affiancamento: fa la mamma ma il papà e’ li presente. E alla fine la cosa sta rientrando. Mi sentirei comunque di dire che è una cosa tipica dell’età (anche noi abbiamo iniziato sui 22-23 mesi e ancora la cosa continua anche se in maniera minore)
    X la questione coccole ti posso assicurare che ogni volta OGNI VOLTA fa l’effetto che descrivi tu!!! 🙂
    vi abbraccio!

  2. Alessandra dice:

    Che bello come mamme approdare da qualche parte, ogni tanto, eh? Belli i loro bacini, i loro abbracci, tutto. Io mi squaglio.

    Un abbraccio,
    Alessandra

  3. la coniglia dice:

    mi sembra quasi di avervi sotto gli occhi…che se non sto attenta si velano di lacrime…

  4. Mammamsterdam dice:

    È abbastanza tipico dell’età e di certi periodi. Pr un po’ assecondala, evidentemente ne ha bisogno, e non dimenticare mai che i bambini anche piccoli capiscono i ragionamenti, anche se loro a volte sembrano irragionevoli.

    Magari non nel mezzo del risveglio notturno, ma in un momento tranquillo, dirle: amore, guarda che anche a papà piace metterti l’acqua, perché non lo fai fare anche a lui così è contento? E senti cosa ti risponde.

    Non fartlo troppo il pensiero del capriccio, il capriccio è per sua natura irragionevole, ma anche così a quest’età non sono in grado di controllarlo.

    Orso era un disastro (a volte ancora adesso a 4 anni). E piangeva se gli mettevi il cucchiaio a destra, se glielo spostavi a sinistra, se lo toglievi direttamente di torno. io un paio di volte assecondavo, poi aspettavo che si arrangiasse da solo e io continuavo con la colazione degli altri e se dopo alcuni minuti mi entrava in loop di pianto, nel senso che non ricordava più perché si era messo a piangere, ma continuava, allora lo prendevo in braccio, lo distraevo con una favola o con esclamazioni: ma guarda un po’cosa sta passando per strada, e allora voleva andare alla finestra a vedere, e qualcosa per strada passa sempre, o ha appena girato l’angolo.

    Oppure a volte faccio un urlaccio, che sono umana anch’io. Ecco, se capiscono che sono debole anch’io poi la piantano. Un paio di volte gli ho anche versato un bicchiere di latte in testa, dopo che lui in uno scatto di rabbia ha buttato nel lavandino quello che non gli ho dato abbastanza in fretta. Pianto, asciugata di capo, vuoi un bicchiere di latte amore? Sgiii, con due lacrime e stavolta lo beveva.

    L’ho fatto una o due volte con entrambi ed è la cosa che ha funzionato meglio di tutte. ma ero esasperata di brutto.

  5. Trasparelena dice:

    @mammamsterdam: noi abbiam provato a dirle “lo fa il papà che a lui piace e poi è contento” oppure “lo fa il papà che è pure più bravo della mamma” ma non è che funzioni sempre sempre!
    Alla fine abbiamo fatto con lei un tacito accordo: certe cose le si riesce a far fare al papà e altre no, e allora quelle che lei gli lascia fare le fa sempre lui che almeno mantengono un rapporto stretto e hanno dei momenti per loro due da soli (per esempio la colazione la fa sempre col papà, e hanno il loro rito privato)
    ehm, scusate per l’italiano che fa schifo

  6. Michy dice:

    mi consola sta cosa che Frollina voglia solo te, Simone da un paio di settimane, se solo il papà osa entrare nella sua stanza di notte, urla con voce altissima e un po’ cattiva “papà via, papà via, io mamma!” lui ci soffre da morire, io ci soffro per lui e per la fatica che faccio ad alzarmi, alla fine siamo svegli entrambi….e diventiamo due zombie pure noi!
    passerà…si spera!!!

  7. frada05 dice:

    …che consolazione leggere questi post…ho lo stesso problema con mia figlia di tre anni…da un pò di mesi vuole solo me e rifiuta il apà. quanda va a prenderla a scuola fa delle scene pazzesche…e lui, poverino ci rimane malissimo..e le ha provate tutte…dal dialogo all’arrabbiatura…ma nulla funziona…in più c’è anche un pò di gelosia per la sorellina che ha 10 mesi…spero passi presto, mi sento così giù a vedere mio marito così…e a nn saper che fare…

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