Mamma multitasking

La sera prima del compleanno di frollina, mentre lei scatarrava nel suo lettino – evidente difficoltà ad addormentarsi – io scrivevo due (no dico due!) post, le facevo le coccole e tentavo di agevolarle il sonno e intanto preparavo questa crostata alla farina integrale e riso (mia personale rielaborazione di una ricetta scovata in internet).

La mattina dopo l’abbiamo portata al nido. Ho lavorato, sistemato casa e gestito un po’ di relazioni pubbliche professionali (che oh, secondo me il 2009 sarà il mio anno, l’anno in cui finalmente mi riprenderò dai danni inferti dalla maternità alla professione e tutto perché ho scelto la strada dell’inventiva) e poi sono andata a prendere la pupa.

Nel frattempo Tino tornava a casa, che il giorno del compleanno della figlia – coincidente con la sua festa all’asilo – mica si può stare dietro ad una scrivania 10 ore!

L’abbiamo addormentata e mentre lei ronfava il pisolino ho preparato la zuppa per la serata (venivano a cena i nonni) e un budino, sempre per la serata.

Mi sono inventata una nuova rubrica per il mio blog del Mommyblogging: Internet for mommies e ho pensato a mille idee che mi girano nella testa, così – sollecitata da una novella passione per le mappe mentali – ho disegnato ne ho disegnata la mappa per capire come realizzarle al meglio.

La frollina si è svegliata e siamo andati al nido, dove i bimbi si sono vestiti da folletti di natale e abbiamo pure soffiato le candeline sulla mia crostata. Che alla fine era pure buona.

La cucciola non era di buon umore subito. Per arrivare in tempo l’abbiamo svegliata prima del corso naturale del pisolino e – come la sottoscritta – era abbastanza abbaiante. Poi c’era tanta gente. Un sacco di bimbi e un paio di genitori a testa. Un caldo infernale e tantissime voci.

Lei è un diesel e ci mette un po’ a carburare e infatti mentre tutti le cantavano “tanti auguri a te” era abbastanza basita/allibita mentre quando è arrivata l’ora di togliere le tende stava giocando sui tappettoni a fare le capriole ed è stato durissima portarla via.

Le educatrici del nostro asilo sono fantastiche. Mi trovo davvero bene. Hanno preparato un regalo per ogni bambino e riescono sempre a trovare la parola giusta per piccoli ma anche per grandi. A volte penso che siano lì soprattutto per i genitori, perché se c’hai un dubbio educativo o una piccola ansia da prestazione, loro sanno sempre come confortarti.

Alle 18.30 siamo tornati a casa dove papà e mamma hanno fatto trovare alla bimba il loro regalo: un trenino coi binari  e il paesello. Tutto in legno. Lo abbiamo preso coi punti Esselunga ancor prima che lei nascesse e lo covavamo per l’occasione giusta. Quando, nei mesi scorsi, abbiamo notato che alla frollina ci è venuta questa passione per i treni, allora abbiamo deciso che questa era proprio l’occasione giusta.

Ho finito di cuocere la zuppa e poi sono arrivati i nonni. Altro giro di regali, altro giro di candeline, altro giro di dolci.

Da II compleanno frollina

 Alle 23 lei si rigirava ancora nel letto. Tino aveva appena finito di passare l’aspirapolvere (da quando c’ho la mia malattia siamo un po’ fissati e con due gatti teniamo il più pulito possibile) e io finivo di rassettare la cucina distrutta.

Pensavo che era stata una bella giornata (qualche inconveniente ma tutto bene, alla fine), che mia figlia aveva già due anni e che se ci penso, mi sembra che siano passati in un soffio (ovvio, non quando mi concentro sulle coliche dei primi mesi, sul patè d’animo perché non cresceva e sul numero elevatissimo di notti insonni). In questi due anni io mi sono trasformata (anche tino, dal suo punto di vista) in una mamma multitasking. Tempi congestionati, cerco di incastrarci dentro tutto.

Cucino pure. Ecco la cosa più strabiliante. Penso a cosa mangeremo e cerco di inventare menu sani e equilibrati e invitanti. Roba da fantascienza se ripenso a quando vivevo a Milano e fare un paio di bastoncini findus non solo mi costava fatica ma mi riusciva pure male!

Faccio crostate. Roba da non credere. Vorrei scrivere a tutti i vecchi amici dei vent’anni. Se gli mandassi una lettera tipo: “Ciao, tu come stai? Io faccio crostate.” credo che riuscirei a sintetizzare l’enorme cambiamento che ha operato in me questa creatura.

Sono crollata nel mio letto distrutta ma contenta. Lei era felice, si è addormentata cantando felice e si è svegliata stamane felice.

E in corsa per il terzo anno di vita.

5 commenti
  1. Mammamsterdam dice:

    Topole, come siete belle e brave tutte e due.

    Io cucinavo già all’università per mezzo mondo, semmai i figli con tutto il controrno mi hanno tolto il vizio di fare cose he piacciano soprattutto a me (quante volte alla settimana si possono mangiare polpette, uova, spaghetti e fettine, il tutto con un padre vegetriano in casa, me lo sai dire?)

    Quindi quello che sintetizza la tua crostata per me è stato quello che mi dicevano quando Gnorpo one aveva un anno: ma come sei diventata paziente, incredibile. Insomma, a me hanno fatto l’effetto zen (poi quando dico: Orso, conto fino ad uno, capisce anche lui quanto sia tardi e che se non la pianta lo sfracello contro un muro, virtuale ovviamente).

    Che anche le donne pazienti e quelle che fanno crostate arrivano fino a un certo punto, e poi sif ermano.

  2. flavia dice:

    ..e poi chi sarebbe l’uragano??
    mi fanno piacere specialmente due cose: che in cucina c’è quindi speranza anche per me, e che il tuo 2009 sarà grandioso.
    un baciottone a Frollina!

  3. fra dice:

    Una bella giornata…nuovo proposito per l’anno che viene:addormentarsi pensando ad almeno una cosa bella capitata nella giornata
    Un bacio
    Fra

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