Una chicca grande grande

Abbiamo passato un Natale all’insegna del moccolo, della guardia medica e di qualche piccola tensione familiare dovuta alla protratta cattività. Per fortuna siamo in grado di fermarci prima dei coltelli e per fortuna il buon Dio è giunto in nostro soccorso facendo migliorare la frollina. Dopo una settimana di insonnia quasi totale, l’antibiotico (aimè abbiamo dovuto) ha sortito il suo effetto e ora siamo in fase di miglioramento.

I nonni sono corsi in nostro aiuto regalando a Tino e me un paio di pomeriggi di libera uscita e siamo perfino riusciti a sederci a leggere in libreria, nella nuova libreria Ambasciatori, aperta recentemente in centro a Bologna.

La mattina di Natale, pur con la febbre e dopo tregiornitre passati solo in braccio alla sottoscritta (la mia metamorfosi in polipo era quasi compiuta!) la frollina ha aperto i suoi regali: una caramella/chicca gRRRande gRRRande di cioccolata Lindt (come da sua esplicita richiesta) e una confezione di lego perché baby attrezzo possa costruire i suoi manufatti.

Un’amica le ha regalato un bambolotto e un altro le è arrivato via nonni: entrambi sono piagnoni da paura e il 26 dicembre qui sembrava di essere in una nursery: alla frollina questa cosa di far piangere altri bambini la mandava in brodo di giuggiole e faceva di tutto perché questi lamenti strazianti facessero eco per tutto l’appartamento.

Sottofondo al lazzaretto.

Ho sognato più di una volta di estirpare dal cuore di questi bambocci le pile ma poi mi sono detta che non potevo togliere a mia figlia cotal piacere. E comunque ci è andata bene. Non sono arrivate robe (che giuro se gliele regalano chiudo dei rapporti ;-)) tipo Vomitino, cicciobello caccapipì o aberrazioni del genere – segnali inequivocabili di una vicina fine del mondo.

Avrei moltissime cose da scrivere. Per esempio con Tino abbiamo anche girato due videopost che appena c’ho il tempo inserisco, perché ci sono arrivati un paio di regali talmente raccapriccianti che meritano effluvi di luci, immagini e parole.

Per esempio devo postare le vostre letterine di natale. Non mi sono dimenticata.

Ma tra il lavoro arretrato, tra le incombenze casalinghe e la voglia di passare un po’ di tempo con il non marito e la prole, non faccio in tempo nemmeno oggi.

E poi si, vi devo raccontare del 25 febbraio.

Vi dò un aiutino poi vi dirò bene.

C’è chi ha deciso di prendere questo blog e impastarlo per bene affinché producesse parole dette, oltre che scritte.

Il resto ve lo racconto a tempo debito.

Vi amo

appena possibile riscrivo.

6 commenti
  1. Silvia dice:

    “C’è chi ha deciso di prendere questo blog e impastarlo per bene affinché producesse parole dette, oltre che scritte.”

    WOW … questo sì che è un bel regalo di Natale!

  2. ba dice:

    wow!!! che meraviglia un panzallaria su carta!!!

    noi ce l’abbiamo l’infernale, il cicciobello che si ammala e gli vengon le guance rosse e devi fare tutto un procedimento particolare per guarirlo che gaia conosce perfettamente ma che non vuol fare perchè le piace sentire il mostro che piange e urla..se per caso PER SBAGLIO azzecca la cura allora immediatamente gli toglie il ciuccio e dice: OPS ciccio di nuovo malato GAIA DOTTOLE e la sua faccia è da shining!

  3. Chiaretta dice:

    Anche noi cicciobellobua! Sembra il figlio dell’esorcista. Babbonatale bastardo ha colpito ancora…

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