Psicanalizziamo Cenerentola

Abbiamo regalato a frollina un dvd di Hello Kitty in cui la orribile (lo ha comprato Tino, a me quella gattina mi è sempre stata un po’ sul cazzo) gattina giappa interpreta alcune fiabe. Roba da far rivoltare il caro Uoltdisnei nella tomba, ma va bene.

Una di queste fiabe riviste dalla gattina giappa è Cenerentola. Oggi mentre tentavo di ripulire la cucina (ieri sera sono uscita con la Lena, siamo andate a vedere L’albero di Limoni al cinema – film oltretutto bellissimo che merita post dedicato!) dove sembrava passata una bomba termonucleare e invece era solo il frutto di Tino+frollina a cena da soli, ho piazzato la prole davanti a codesto cartoncino che almeno c’ha il pregio di essere breverrimo.

E mentre ramazzavo prestavo un orecchio ai dialoghi e ripensavo a questa storia assurda.

Parliamone.

C’è una ragazzina particolarmente sfigata a cui muore il babbo mentre è in viaggio. Babbo che lei ama moltissimo malgrado abbia sposato una vecchia megera e si sia fatto impapocchiare al punto di dover mantenere anche le di lei figlie (foruncolose, obese e altrettanto antipatiche che – secondo me – soffrono pure di alitosi) e che la molla con questa allegra combriccola di personaggi femminili da far venire voglia di cambiare sesso.

Queste qui, non potendosi permettere una colf, decidono di schiavizzare la bamboccietta di papà (io al suo posto mi sarei fatta delle domande, tipo: siamo sicuri che babbino ha tirato le cuoia o è voluto solo fuggire da una situazione veramente angosciosa? e poi, parliamone, vogliamo parlare del presunto amore paterno? cioé voi lascereste far entrare nella vita di vostra figlia una manica di zoccole come le tre aguzzine che si ritrova come matrigna e sorellastre la nostra eroina?) e la trattano come la loro domestica, esercitando anche pratiche di nonnismo da esercito.

Arriva la festa del principe.

Altro capitolo sconcertante che si apre e che getta luci inquietanti sui maschi in circolazione. Un bel principe deve organizzare un ballo per trovare da trombare?

Scusate ma non ci crede nessuno.

Tralascio la noiosissima parte dei topi e della maghetta che rifà trucco e parrucco alla Cinderella per passare direttamente al clou della storia.

Questa danza con il principe e proprio mentre lui sta cominciando a intortarsela per bene, arriva mezzanotte e per non rischiare che tutto vada in malora, la Nostra fugge mollando una scarpa (ecco, io a correre con un piede scalzo mi sarei quanto meno rotta una caviglia ma si vede che ste gattine giappa e le principesse delle favole c’hanno dei legamenti di ferro…).

Lui recupera la scarpa e decide di mandare uno dei suoi paggetti (ma perché non è andato di persona?) in giro a trovare l’oggetto dei suoi desideri e impalmarla prima di scarpa e poi di regno (cosa non farebbe un uomo per una allegra trombata!).

Allora: ma tu principe sei così demente che non riesci a riconoscere la donna con cui hai danzato tutta la sera? questa è una roba che mi sono sempre chiesta, fin da piccola che quel film lì, nella versione classica, lo ricordo come il primo cinema della mia vita.

Allora ti meriti davvero che la prima arrampicatrice sociale che porta lo stesso numero della gattinagiappa Cinderella ti faccia fesso e ti ammanetti a vita in un matrimonio da trituramentodipalle.

Insomma: non è assolutamente verosimile che la cenerentola sia l’unica del suo paese a portare quel numero di scarpa, non trovate?ecco, un conto se avesse il 42 e fosse una stangona alta un metro e ottanta, ma non ci crede nessuno. Perché diciamolo, se avesse portato il 42 e fosse stata una stangona, va là che avrebbe riempito di calci in culo le orride coinquiline e non si sarebbe fatta ridurre a colf non pagata!

Insomma: questa favola, oltre a produrmi un copioso latte alle ginocchia, non presenta molto bene il genere femminile tanto quanto quello maschile e ci facciamo un po’ tutti la figura dei pirlotti da competizione.

Ma siamo proprio sicuri che sono questi i modelli con cui vogliamo far crescere i nostri figli?

13 commenti
  1. adele dice:

    Attenzione: come ogni fiaba ci ha il suo bel senso moralizzatore/educativo. Non è il principe che organizza il ballo. Il ballo lo organizza il re per trovargli moglie (leggi>> il principe tromba a destra e manca ma le ragioni di stato reclamano un erede legittimo). Cenerella scappa a mezzanotte proprio perché le bambine imparino a non limonare duro al primo appuntamento. Il succo è che se lui non invia il paggio a cercarti (leggi>> spende un po’ di risorse) non è una cosa seria e non vale la pena di mollare la propria virtù. Per la scarpa, vogliamo parlare di certi numeri di telefono scritti sul palmo della mano sudaticcia?

  2. cg dice:

    che palle sta cenerentola..le peggiori avventure adolescenziali mi sono capitate a causa sua..alla fine ho imparato a fidarmi dell’istinto e mi è andata bene..spero..un bacio alla FROLLA!

  3. Mammamsterdam dice:

    La cosa peggiore è che educhiamo le figlie a sopportare con pazienza le situazioni di sfruttamento, tanto poi arriva il principe che se la sposa e le risolve tutti i problemi.

    E a proposito del principe, la Pinocchia (di Benni) che ho recitato lo scorso anno si chiedeva: ma questo principe che si divertiva di più ad andare a caccia con i guardacaccia che a occuparsi delle femmine, che è per questo che ci deve mettere mano suo padre, ne vogliamo parlare?

  4. rodonea dice:

    Panz, meno male che ci stai te a farci fare due risate alle 3 di notte! Che altrimenti il mio principino azzurro finisce che lo butto dalla finestra se non la pianta di pretendere le mie virtù (leggi tettona di latte) oltrepassata la mezzanotte!!

  5. La Meringa dice:

    Mah, senti, io, col mio quarantatre di piede, tutto sommato mi ci rivedo in cenerentola. Secondo me non è poi terribile quanto sembra. Educa anche vagamente alla conoscenza di alcuni concetti fondamentali nella vita di un bambino, come l’ingiustizia (che non si potrà evitare nella vita) e il giusto compenso per le proprie azioni.
    Io penso che sia molto peggio Pollicino. Quello sì che è da incubo…

  6. la coniglia dice:

    ……ma cenerentola non era quella col piedino minuscolo? Non aveva una sorta di 33-34 di piede?
    Io mi son sempre chiesta perchè la fatina non l’ha fatta diventare ricca così prendeva a calci nel culo col suo minipiede quelle stronze delle sorellastre…D’altronde era fatina, poteva tutto, no?
    Appunto alla Disney: come sanno disegnare loro i cattivi non ci riesce nessuno. La matrigna ha la faccia più snob e stronza del mondo, una matrigna perfetta!

  7. extramamma dice:

    D’accordo con tutte e riso di brutto. Cmq siamo nella cacca perchè queste disneyate sono niente, aspettate e vedrete quando all’età della materna quando ci sarà il contagio con quelle mignottinone delle Winx.
    Mia figlia ama Bob the builder e forse sarà un po’ ambidestra ma è quasi meglio così!

  8. Rossana dice:

    Tempo fa, avevo scritto un pezzo, diciamo, simile, sulla storia di Biancaneve. Mi era stata mossa la critica di aver preso un po’ troppo sul serio le immagini, mentre al contrario io avevo trattato questa cosa con ironia. O almeno, era partito così. 😉
    Magari riprendo quel pezzo e poi te lo linko.
    Un bacio.

  9. paola dice:

    mah, senti, io in Cenerentola ci ho sempre visto anche dell’altro. Credo che il mito del principe azzurro e del colpo di fulmine siano cose che fanno sognare anche se poi uno deve, con la sua storia, riportare alla realtà della propria vita. C’è chi ha avuto davvero, il colpo si fulmine per uno mai visto e chi invece l’ha provato tutto ad un tratto per una persona che conosceva da secoli, ma comunque sia mi piace e mi è sempre piaciuta tantissimo la descrizione che c’è in Cenerentola, quando ci sono il re e il Granduca che osservano il principe che si rompe ad inchinarsi alle varie nobildonne, il Granduca prende in giro in re e dice “voi sire vi immaginavate una scena ben diversa: il giovane principe si inchina alle invitare, ad un tratto alza gli occhi, il suo viso si illumina ed ecco là, appare la fanciulla dei suoi sogni. Non sa chi sia nè da dove venga ma che gli importa saperlo? Il suo cuore gli dice che quella, quella è la fanciulla desinata a diventare la sua sposa!” E mentre parla succede proprio questo … per me è sempre stato stupendo.
    Una cresce con Cenerentola, poi si va avanti, si capiscono altre cose, la realtà e i sogni, ma magari resta un piccolo spazio in cui si pensa alla favola e magari si va ancora a vedere con l’amica il film romantico (o l’ennesima versione di Orgoglio e pregiudizio!!!).
    Può piacere o non piacere ma io scagiono Cenerentola, non ci vedo fini educativi o diseducativi e non mi preoccupo molto nel raccontarla alla mia bambina, di causarle false visioni del mondo o della donna. Paola

  10. manusa dice:

    ma, invece, vi siete mai chieste perchè, allo scoccare della mezzanotte, tutto torna come prima (zucca, topini, stracci etc.) e la scarpetta rimane lì intatta e incantata???? questa è la cosa piu assurda e inverosimile !!!! sono curiosa di leggermi la favola originale di Charles Perrault ..chissà walt disney quanto ha cambiato…

  11. vania dice:

    c’è un riconoscimento o agnizione…chi ricorda che Elettra e Oreste alla tomba del padre si riconoscono per una ciocca di capelli?> Coefore trilogia di Eschilo…inoltre riconoscere il biologico antagonismo femminile,mai ineliminabile, malgrado il femminismo,è sempre importante,per me c’è ben altro in questa fiaba,ognuno poi scopre le proprie chiavi di lettura!

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