Vivere con pochi soldi

In tempi di crisi non può mancare un bel post didascalico che dia una sferzata di energia a quanti -come noi della famiglia Panzallaria – vivono con quattro lire. Dato che i precari sembrano essere in via di estinzione (e non perché si “sistemano” ma perché a sta crisi ci rimangono sotto, diventando i nuovi disoccupati del domani) e dato che l’argomento (facendo parte io della categoria) mi sta molto a cuore, voglio dare il mio piccolo contributo affinché si possa sopravvivere.

Allora. Fatemi due conti in tasca. Noi si vive in tre con circa 2.100 euro al mese, spicciolo più spicciolo meno (gli spiccioli sono quelli che porto in saccoccia io, il resto si deve tutto al prode Tino).

Ci paghiamo un mutuo e ci paghiamo le rate del debito per i lavori di ristrutturazione in casa. Il resto va a ingrassare le nostre finanze.

Vale a dire che dopo la spesa, la rata dell’asilo nido e le bollette, bisogna aspettare fiduciosi lo stipendio successivo.

Non è sempre stato così: c’è stato un tempo – e nemmeno troppo lontano – in cui io guadagnavo parecchio di più, ma poi ho deciso prima di cambiare lavoro e successivamente di mettermi in proprio. Poi è nata frollina e si è chiuso il cerchio. Chiuso sbarrato, quasi.

Prima andavo dal parrucchiere e compravo vestiti e scarpe, all’occorrenza. Ora ho dovuto tagliare molti extra.

  1. I capelli me li taglio da sola o me li faccio tagliare da qualche amica volenterosa
  2. Compro pochissimi vestiti (circa un paio all’anno) e solo in posti dove si spende molto poco
  3. Andiamo a ristorante o in pizzeria massimo 1 volta al mese (ma di inverno anche meno)
  4. ricarico il cellulare una volta ogni due mesi (50 euro) e se i soldi finiscono, semplicemente non telefono: abbiamo contratti che ci permettono di chiamarci tra di noi quasi gratuitamente e teniamo sempre l’occhio attento sulle offerte, disposti a saltellare da un operatore all’altro
  5. abbiamo solo un’automobile con l’impianto a gas

Questi piccoli accorgimenti ci permettono di vivere bene, tiratissimi nel mese, ma bene. I lussi che ci permettiamo maggiormente sono l’acquisto di libri e un cinema ogni tanto.

Per quanto riguarda la frollina: le compriamo pochissimi giochi (tanto c’è sempre qualche nonno o amico che arriva con un bel regalo), acquistiamo i vestiti nei negozi di roba usata ( e non è un caso che Piccoli Affari sia anche uno degli sponsor del mio spettacolo!), ma solo quando nessuno ce ne passa, che di solito abbiamo qualche amica che ci gira i suoi e non abbiamo nemmeno bisogno di comprarli. Frequentiamo ludoteche e luoghi di divertimento prevalentemente gratuiti e cerchiamo di tenere con molta cura i libri che arrivano in regalo, affinché coprano i bisogni di molti mesi.

In questo modo riusciamo ad arrivare a fine mese, tutto sommato sereni. A volte – come in questi giorni – arriva qualche conguaglio di bollette molto salato e dobbiamo pagarlo in ritardo o rateizzarlo, ma a parte questo, non abbiamo l’acqua alla gola perché non vogliamo avere l’acqua alla gola.

Non mettiamo da parte nulla, probabilmente quest’estate non potremo proprio pensare ad andare in vacanza, ma per fortuna la frollina è piccola e potremo farla felice portandola qualche domenica al mare o in montagna.

Agli imprevisti non pensiamo nemmeno: quando arriveranno li gestiremo in qualche modo e dove non ci saranno soldi ci sarà iniziativa e fantasia.

La generazione dei trentenni di oggi non può proprio competere con i nostri genitori che “pensavano al futuro” e mettevano in banca. Allora il lavoro non era un problema come oggi e se si stava attenti si riusciva a tenere da parte per i figli qualcosa. Noi abbiamo un porcellino che riempiamo con le monetine e ogni anno mettiamo su un libretto postale le monetine accumulate per la frolla.

Qualora ce la vedessimo brutta venderemo qualcosa: io ho qualche anellino e catenina che non metto mai e sta lì a prendere polvere mentre la spaccio per ricordo (e in realtà la maggior parte non mi ricorda assolutamente nulla) che può trasformarsi in denaro all’occorrenza e siamo sommersi da libri e fumetti di valore che – nel caso – diventeranno pane quotidiano.

Un tempo ero attaccatissima alle cose: da un po’ – e in particolare dopo la nascita di frolla – ho capito che sono spesso un peso che oscura i pensieri e li complica, invece di semplificare la vita e io non voglio far dipendere la mia esistenza dalle cose ma dai pensieri.

I miei genitori (e forse anche i vostri) mi portavano tutte le estati a fare lunghissime vacanze e di inverno si andava a sciare. Non so esattamente come facessero ma dovevano essere davvero altri tempi. Oggi è difficile anche pensare a una settimana di ferie e non solo per la questione economica.

Se hai un lavoro precario, se per guadagnare qualcosa devi farti venire mille idee come me e rimanere sempre in pista, anche le vacanze possono rappresentare un impedimento: bisogna sempre tenere presente che la concorrenza è tantissima e bisogna dimostrare tanta buona volontà e disponibilità.

Insomma..adattamento ad ogni costo. A volte mi fermo a pensare che per quanto riguarda cose materiali, mia figlia sta avendo forse meno di quello che ho avuto io (in primis proprio circa la possibilità di viaggiare) e che deve sopportare una mamma che lavora ad orari assurdi o la piazza davanti alla tele per scrivere un articolo che deve consegnare in fretta.

Però non riesco a preoccuparmi troppo per quello che non le potrò dare: anche attraverso le rinunce si impara il valore delle cose e quando mi concentro su quello che le sto dando (e questa volta non parlo solo di materiale) mi sento abbastanza serena con la mia coscienza.

Cioè, sono tante le cose su cui voglio perfezionarmi e su cui credo di dover imparare per poterle insegnare – sia ben inteso – ma credo che nessuna di queste passi attraverso una mancata soddisfazione economica.

Non me ne frega quasi niente dei soldi. Non ho mai desiderato qualcosa da farci una passione. Niente, almeno, che si potesse monetizzare. Non me ne frega niente nemmeno di non avere abiti di lusso o scarpe firmate e la crema da viso, da molto tempo, la acquisto al supermercato o in erboristeria (dove si trovano anche creme ottime a prezzi convenienti).

Sulle gambe ho 4 peli e per toglierli uso il rasoio. Alla vecchia.

Per i calzini, lo sapete, me ne fotto di andare in giro con quelli spaiati e per quanto riguarda i pantaloni: esiste un posto meraviglioso che si chiama decathlon.

Sto dimagrendo e anche se a tratti i bubboni tornano impietosi a ricordarmi che da questa malattia non scappo, il mio aspetto fisico comincia a piacermi. E non tanto per i kili in meno ma perché me ne sbatto di quello che ci vedono gli “altri”, coloro che danno solo un’occhiata superficiale.

Da brava precaria che lavora in casa e non deve agghindarsi ogni mattina, mi prendo il lusso di scegliere da sola qual’è il look più adeguato alla mia giornata e quello con cui mi sento più a mio agio.

Questo mi elimina stress e riduce il tempo passato a scrutare le rughe nello specchio. Le mie rughe e anche le macchie ormai indelebili di donnarettile sulle mie mani, sono piccoli pezzetti della mia bellezza e io lo giuro, alle volte mi trovo così bella con i vestiti vecchi e i maglioni di mia nonna e le rughe dei miei 35 anni vissuti pienamente che mi tromberei da sola.

Insomma: io di questa situazione di precaria esistenza vissuta precariamente non riesco a farne un dramma e forse questa crisi farà un po’ di pulizia dentro a ognuno di noi e verrà fuori il sugo delle cose e delle situazioni e magari i nostri bimbi, domani, saranno meno spreconi dii quanto noi siamo stati ieri.

32 commenti
  1. Aranna dice:

    Togliendo la frollina, nel tuo post ho letto la storia della mia famiglia e ho sorriso. Felice.

  2. Linda dice:

    Che vita! Non ho ancora incontrato una mamma che non sia precaria. Noi siamo precari da sempre (purtroppo abbiamo studiato).. si spera sempre che il futuro abbia in serbo per noi dei miglioramenti.

  3. Cuochetta dice:

    Idem cara Panz….
    sai che mi ci sono ritrovata in tante cose…
    noi in 3 con circa 1700 euri al mese (mancano i miei spiccioletti – da disoccupata neanche quelli arrivano)
    e cmq siamo felici xchè riusciamo nonostante tutto a capire cosa è necessario e cosa è superfluo senza dannarci, questo perchè abbiamo avuto dei buoni insegnanti (i nostri genitori) e anche perchè sappiamo che se ci fosse il di + sarebbe tutto + sereno, ma i guai della vita sono ben altri… ed in questio giorni tristi ce ne siamo resi tanto tanto conto…
    Un abbraccio
    mamma Cuochetta

  4. Luisa, mamma di Aidi dice:

    La mia mamma ci tiene a dirti che sei una donna meravigliosa e che ha riso e si è anche un po’ commossa. E che ti ammira molto e che qualcosa cambierà di sicuro…io mi accodo…

  5. Pimpirulin dice:

    Single, circa 1000 euro al mese e un mutuo a tasso variabile che è arrivato anche a 500 euro mensili.
    Fiera di farcela e di non dover rinunciare al mio part-time.
    Mi sono fatta crescere i capelli, così il parrucchiere è necessario solo un paio di volte all’anno. I numerosi capelli bianche li copro da un decennio con la tinta che mi fa mia mamma.
    Tiro su qualche spicciolo con lavoretti qua e là.
    E i vestiti me li faccio da sola! La stoffa la prendo in un negozio che vende scampoli, l’ultima volta con poco più di 30 euro ho portato a casa 4 pantaloni, una camicia e qualcosaltro che ancora non so.
    A volte è dura, e tu lo sai sicuramente meglio di me, ma da quello che scrivi traspare l’orgoglio di “farcela” in barba a tutto, liberi dalle imposizioni di una società futile e consumistica. Coscienti di quello che siamo, di quanto valiamo, della nostra originalità.

  6. Mammafelice dice:

    Paradossalmente, noi siamo quelli che tra i nostri amici stanno meglio: abbiamo talmente tirato la cinghia, da due anni a questa parte, che per noi la crisi attuale è la norma 🙂
    Non abbiamo rate oltre al mutuo, non andiamo in vacanza (e nemmeno ci speriamo), non andiamo a cena fuori… ma se ti dicessi che queste cose mi mancano ti direi una bugia. Sono cose di cui non mi importa nulla.
    L’essenziale lo abbiamo. Non ci manca nulla… e anche se facciamo la spesa al discount e un paio di scarpe ci dura due anni, mangiamo e camminiamo lo stesso, e a testa alta.

    Io sono CERTA che ci sia qualcosa di grande, nel nostro futuro.
    E questo ottimismo non me lo leva nessuno.

    E’ vero che il distacco con i miei genitori è totale: loro sono benestanti, noi siamo poverelli. Ma il merito sta a noi: loro, quelli di quella generazione, ci hanno rubato il futuro… e noi ce lo riprendiamo.

  7. adele dice:

    Ne approfitto per segnalare a milanesi e non questo utile blog che riporta moltissime iniziative gratuite a Milano: http://milanoingressolibero.blogspot.com/

    Aggiungo la mia solidarietà ai precari e non (che di questi tempi neanche il contratto a tempo indeterminato è una garanzia, se poi devi spendere tre quarti dello stipendio per un affitto)

  8. la coniglia dice:

    io non ho ancora un menage familiare e mi stupisco di quanto io e il coniglio riusciamo a spendere del nostro stipendio in cose che viste dal tuo punto di vista sono totalmente inutili. Per fortuna io in vestiti non mi spreco granchè (ho die zie che mi regalano i loro, bellissimi) più che altro spendo in viaggi…ed è il caso che inizi a fare la formichina per pensare a una casa conigliesca…ohi mamma, l’ho detto? L’ho detto!

  9. Giulio dice:

    Ciao, non prenderla come una critica personale…ma mi sembra che comunque in Italia le persone siano state in passato un po’ viziate…allora, come dice la mia compagna, sia benvenuta la crisi…in modo che le persone recuperino un po’ i valori.
    Per fortuna non ho problemi di denaro…ma comunque sia:
    1. I capelli adesso li taglio da un marocchino a 10 euro. Prima li tagliavo in altri negozi dove spendevo 25-35 euro ma non ero soddisfatto. Adesso lo sono.
    2. Houna marea di vestiti, sono forzato a non comprarne piu`. In generale cmq a parte Natale non compro nulla oltre i 25-50 euro.
    3. Fino a poco tempo fa andavo spessissimo al ristorante…e` stata una rivalsa rispetto all’Italia…adesso tendiamo ad andarci un paio di volte al mese (250 euro in due in tutto)+ altre 3/4 volte ordiniamo il cibo a casa (80-100 euro)
    4. Non telefono mai, ho comunque un abbonamento a 25 euro al mese tutto incluso.
    5. Abbiamo un’automobile…ed e` pure troppa. Brigitte la vuole, ma fosse per me la potremmo anche vendere, tanto piu` che la usiamo solo per andare fuori citta`…quindi di fatto la usiamo mediamente 1 volta a settimana (in centro il parcheggio costa 2,50 euro.

    Sono stato educato fin da piccolo all’economia. Qui mi sono preso alcuni sfizi ma adesso sto tornando all’economia. E meta` dello stipendio lo metto via…
    Ciao 😉

  10. Panzallaria dice:

    @giulio: critica personale? guarda la penso esattamente come te…come ho scritto in chiusura di post, anche io credo che tornare a un po’ di frugalità possa farci più che bene, a noi e a i nostri bambini.
    anche noi abbiamo un’auto sola e sai una cosa? si chiama brigitte come la tua compagna 😉

    grazie a tutti per le vostre testimonianze…a parlarne, secondo me, ci sentiamo tutti meno soli in questo periodo in cui bisogna rivedere un po’ di cose.

  11. Giulio dice:

    ah…ho fatto un errore di battitura…il parcheggio in centro in Amsterdam, costa 4.50 euro mediamente. Non venite in macchina 🙂

  12. Mammafelice dice:

    Giulio, mi è venuto da sorridere 🙂
    Perchè con quei 250eur delle tue due cene al ristorante, io ci faccio la spesa per 3 settimane e quasi 4 ehheee

  13. Trasparelena dice:

    @panz, giusto per parlare della decathlon, io ci vesto il Mostro quasi in toto (che abbiamo delle cuginette magrerrime e quindi tocca comprare qualcosina) e quel che non trovo li lo prendo da kiabi o all’auchan, perchè per una maglietta da du-enne che se va bene si userà 6 mesi è INDECENTE spendere più di 3 o 4 euro! idem per i pantaloni che oltretutto noi si gioca tantissimo all’aperto e ne servono un paio al giorno (a volte anche due) e per quanto si lavi ci vuole un certo ricambio che permetta l’asciugatura. E le cose chic (si legge “inutili” le regala la Nonnasuocera, che mi ha speso la scorsa estate per una gonnellina di cotone una somma che io un passeggino l’ho pagato di meno, ma meglio se non ci penso. Forse un po’ di più spendiamo per le giacche invernali, sempre per i suddetti motivi di lavaggio, che comunque si prendono in saldo:-) e per le scarpe, che il Mostro consuma alla velocità della luce e che prendiamo di qualità per ovvi motivi

  14. Miriam dice:

    sono sicura che sei bellissima panz: senza crema da viso e vestiti firmati..sai che lo penso 🙂
    E sei una brava mamma…e perfino una brava “economa” 😉
    baci a te e frollina

  15. elisa dice:

    Beh, insomma, non voglio essere fraintesa e neppure mettere in crisi nessuno. Però io la vedo un po’ diversamente. Io penso che ormai ci stanno costringendo a rassegnarci a non avere più desideri. Ma di DESIDERI si vive, signori, anche se sono d’accordo, non bisogna diventarne prede. Così io non rinuncio. Voglio andare quest’anno in vacanza, dopo 4 anni a casa (e fortuna che vivamo in un bel posto), perchè mia figlia comincia a crescere e l’aria di montagna, senza volere allargarsi troppo in mete esotiche, non le farebbe comunque male. E non voglio che abbia abiti usati, perchè io , alla sua età avevo di meglio e voglio darle delle prospettive per il futuro, più di quante ne abbia avute io, che già i miei genitori m’han dato più di quanto non abbiano mai avuto. Perchè è anche questo il senso delle generazioni che passano. Quello di migliorare culturalmente ed economicamente, che le due cose ormai vanno di pari passo, si sa!
    Così continuo a desiderare, ad arrabbiarmi se non riesco a gioire dove riesco. E se per questo devo vivere con l’acqua alla gola, vivo con l’acqua alla gola.
    Scusate lo sfogo.

  16. Panzallaria dice:

    @elisa: dopo 4 anni di non vacanze, te le meriti di sicuro!!!! io non mi sento una che non ha desideri, sinceramente, anzi credo di averne da vendere anche per il resto del vicinato…solo che per come sono fatta non passano attraverso i soldi i miei desideri o quanto meno non mi faccio un cruccio se al momento non ho soldi da spendere per desideri (tipo una giornata in beauty farm, che quello mi piacerebbe assai!).

    personalmente le prospettive per il futuro a frollina vorrei che non fossero impedite dal fatto che porta o meno abiti usati: secondo me si fanno attraverso altri valori che le insegno anche se ha gli abiti di un’altra bambina (anzi, per come siamo noi, passano anche attraverso gli abiti usati da altri).

    per quanto riguarda la cultura: io me la sono fatta pur lavorando sempre (da quando avevo 18 anni) e allo stesso modo conosco persone – figlie di imrpenditori, politici, gente ricca insomma – che sono dei caproni pur avendo i soldi.

    capisco perfettamente che tu voglia darle di più di quello che hai avuto ma secondo me, questo non è proprio il momento: la crisi economica mondiale impedisce a noi di vivere meglio dei nostri genitori e mi sa che dobbiamo adeguarci

    ma senza perdere i sogni
    che sono quelli che aiutano a vivere meglio
    come direbbe marzullo 😉

  17. cg dice:

    Peccato, ieri casino totale e non sono passata..ti lascio qui il mio pensiero, che tu mi capisci..

    Noi in due prendiamo circa 2000 euro..sono tanti..nel senso che io non posso dire che siamo dei nababbi ma lavoriamo onestissimamente e non ci manca nulla..
    Il problema é:
    non abbiamo nulla da parte per comprare casa..resteremo in affitto a vita?
    non lo so ma un mutuo di 50 anni non ce lo dà nessuno per cui restiamo come stiamo..
    non abbiamo una casa tutta nostra, neanche in affitto..viviamo in tre in 70 mq e questo può essere bellissimo per ora ma quando vorremo un figlio ci sarà da andare in 50 mq in due..e ciò un pò mi preoccupa..però ringrazio il padreeterno sempre perchè ci vogliamo bene e anche se alle volte ho paura (troppa)la crisi non mi f apaura..
    mammafelice : quello che scrivi è bellissimo!!!!!!

  18. Mammamsterdam dice:

    È tutta la nostra vita che è cambiata e sono cambiate le cose per cui si spendono. In casa mia e di tante mie amiche cose come il telefono fisso, la TV, il riscaldamento sono entrate tardi, la carne costava moltissimo ma le amiche di mia nonna avevano tutte l’orto e mangiavamo tante verdure buonissime, che l’orto è così, matura tutto insieme e puoi darne in giro (insomma, ho 41 anni).

    Noi invece abbiamo come minimo 2-3 telefoni in casa, sicuramente il computer e la connessione a Internet (che a me fa comunque risparmiare su televisore e abbonamenti a giornali e riviste, e con il blog, anche allo psichiatra), spesso la macchina e vestiti e scarpe.

    Quello che per me sarebbe importante, e finora è il nostro vero lusso, è poter andare in giro. I bambini li porto in Italia tutti gli anni grazie ai low cost, che mia madre col cavolo che poteva vedere spesso i suoi o telefonargli.

    Una cosa a cui sto pensando da parecchio e che giro intanto a voi, sarebbe bello organizzarsi per venirci a trovare o fare gli scambi casa. Panz, in fondo non ci siamo viste, ma casa mia te la metterei in mano in qualsiasi momento e sono sicura che tra blogger vale lo stesso, ci sono persone che è come se conoscessi, sono quasi parenti.

    Insomma, è vero, siamo in un certo senso un’elite intellettuale e culturale con le pezze al culo, tra la borsa finto-firmata e taroccata e un libro ci compriamo o regaliamo il libro, al computer non possiamo rinunicare, ma solo per quello viviamo con meno e con maggior soddisfazione degli altri.

    Il che è anche una scuola di igiene mentale, che compensare le tue frustrazioni con lo shopping selvaggio, mah. Sono anche questi i valori che uno trasmette ai figli.

  19. Giulia dice:

    Ciao, ho 26 anni, io e il mio fidanzato siamo entrambi precari e viviamo insieme in affitto…volevo ringraziarvi tutti, in primis Panza, perchè l’UNIONE FA LA FORZA! E anche se è un’unione solo virtuale, fa sentire lo stesso meglio! Ce la faremo, e comunque anch’io penso che questa crisi qualche lato positivo ce l’ha…Panzallaria, spero che lo spettacolo abbia tanto successo, e se poi vieni in Toscana, verrò a vederti sicuramente!!! 🙂

  20. Giulio dice:

    @ Mammafelice

    Lo so…ma mi concedo ancora alcuni sfizi, dato che l’Olanda mi vizia. Adesso mi vizio di meno…metto da parte meta` dello stipendio automaticamente ogni mese. Vivo qui e sono felice…e sono felice anche perche` in Italia potevo permettermi a malapena una casa in affitto a vita, adesso posso fare un mutuo e comprare una bella casa…
    Pero` l’emigrazione non e` per tutti…bisogna rendersene conto…

  21. Giulio dice:

    Ah…e tra parentesi…beffa delle beffe, sappiate che ad Amsterdam la vista costa di meno. in 2 spendiamo tra i 200 e i 240 euro al mese, sebbene io da bravo italiano non mi faccia mai mancare il vino, la pasta, la mozzarella e tutti quei prodotti che qui costano di piu`…

    http://www.digros.nl/

  22. Alex dice:

    Ed era anche ora arrivasse ’sta crisi! Io e la mia famiglia (siamo in 3, la “piccola” ha 18 anni) l’abbiamo presa di petto: abbiamo fatto armi e bagagli e ci siamo trasferiti alle Canarie, dove, grazie a solo il fatto che la casa non abbia i termosifoni – mediamente 20 gradi tutto l’anno – risparmiamo un bel pò’ di soldini in metano ed abbigliamento. L’Audi a6 Avant Turbodiesel Quattro è stata sostituita con una Seat Marbella così distrutta che i turisti ci fanno le foto, i vestiti si comprano da Benetton (solo capi fallati o campionario: jeans 9,90 €, magliette 2 – 5,-€), la verdura la compro direttamente dal contadino, mentre al “nostro” ristorante, ci abbuffiamo di paella e pesce freschissimo a prezzi ridicoli (l’ultima volta 26,-€ di conto in tre). A parte questo, la cosa impagabile è la sensazione di libertà da tutte le stupidaggini italiane (occhiali da 400,-€, aperitivi assieme a morti di fame e di sete, 60,-€ per mangiare 3 pizze, bollette e bollettini da pagare 1 giorno sì e l’altro pure e così via) e da tutti che ci pervade e che non ci fa rimpiangere l’Italia neppure dopo aver alzato il gomito con una bottiglia di Tempranillo barricato… Anyway, per riprendervi dall’invidia 😛 , vi segnalo un sito per risparmiare un bel pò di soldini, a patto che facciate acquisti su internet: http://www.codici-sconto.it . In 2 mesi che lo uso, ho risparmiato 213,-€ sui già economicissimi prezzi della rete… Suerte!

  23. oscar dice:

    Bravi, così si fa, ne guadagnerete in tutto
    e quando il vento girerà sarà una meraviglia
    concedersi qualche sfizio perchè non ci si è
    indebitati!

  24. LUANA dice:

    CIAO A TUTTI….. ANKE IO E MIO MARITO NON NAVIGHIAMO NELL’ORO……IO NON LAVORO PERCHE’ PURTROPPO, SE IN ALTRE CITTA’SI LAVORA DA PRECARI, A PALERMO DI LAVORO NON SE NE TROVA SE NON SEI BEN RACCOMANDATO……
    MIO MARITO HA UN LAVORO PART-TIME E GUADAGNA 800/900 EURO AL MESE E CON QUALCHE LAVORETTO EXTRA QUANDO C’E’, NE GUADAGNA 200/300 IN PIU’. PAGHIAMO UN MUTUO DI 610 EURO MENSILI E UN PRESTITO KE ABBIAMO FATTO X RISTRUTTURARE CASA, E RITARDIAMO A PAGARE LE BOLLETTE PERCHE’ QUANDO ARRIVA LO STIPENDIO FINISCE DOPO 2 GIORNI….ABBIAMO UN BIMBO DI 4 ANNI E NON GLI COMPRIAMO MAI UN GIOCATOLO PERCHE’ NON ABBIAMO MAI I SOLDI, L’UNICA COSA CHE GLI COMPRA MIO MARITO E ‘ QUALCHE OVETTO KINDER OGNI TANTO…..PER FARE LA SPESA OGNI “2 MESI”(PERCHE’ NON CE LO POSSIAMO PERMETTERE OGNI MESE) NON DOBBIAMO PAGARE PARTE DEL MUTUO E POI CI RITROVIAMO A DOVER RECUPERARE…..E NON PARLIAMO DI QUANDO ARRIVANO SPESE EXTRA…..NON CI ARRIVIAMO A PAGARLE…..E’ DA 4 ANNI CHE NON ANDIAMO A MANGIARE FUORI(SAREI IPOCRITA A DIRE CHE NON MI PIACEREBBE OGNI TANTO POTERLO FARE,ANCHE PER SVAGARCI UN PO’, MA PURTROPPO ECONOMICAMENTE NON CE LO POSSIAMO PERMETTERE). CI VESTIAMO COMPRANDO UNA VOLTA OGNI TANTO QUALCOSA AL MERCATINO O CON QUALCOSA CHE CI PASSA QUALCHE PARENTE E ANCHE FACENDO COSI’ SPESSO NON ABBIAMO I SOLDI NEMMENO PER COMPRARE CALZE E MUTANDE. E’ STRESSANTE VIVERE IN QUESTE CONDIZIONI PERO’ FORTUNATAMENTE CERCHIAMO DI NON ABBATTERCI E ANDARE AVANTI ANCHE SE SPESSO NON SAPPIAMO COME FARE E DIVENTIAMO UN PO’ NERVOSI…..
    MI FERISCE MOLTO SPESSO L’ATTEGGIAMENTO DI PARENTI E CONOSCENTI CHE CRITICANO E SPARLANO PERCHE’ FORTUNATAMENTE PER LORO NON HANNO MAI VISSUTO TALI CONDIZIONI A PARTIRE DA MIA MADRE E MIA SORELLA…..INFATTI NEGLI ULTIMI TEMPI HO LITIGATO CON QUALCUNO CHE NON SI IMMEDESIMA E PARLA A SPROPOSITO MA TANTO MI SONO RESA CONTO CHE NON CAPISCONO E NON CAPIRANNO MAI SE NON VIVONO CERTE SITUAZIONI……CMQ IO MI SONO SEMPRE IMPEGNATA E CONTINUERO’ A FARLO PER PORTARE AVANTI LA MIA FAMIGLIA ANCHE SE A FARLO SENZA IL SOSTEGNO DI NESSUNO NON E’ PER NIENTE FACILE…….PAZIENZA SONO 4 ANNI KE IO E MIO MARITO CI RIMBOCCHIAMO LE MANICHE E CI SOSTENIAMO A VICENDA E CONTINUEREMO A FARLO RECIPROCAMENTE……..IN BOCCA A LUPO A TUTTI!!!!!!!!!!!!!!!

  25. Cupo Meridio dice:

    Cara “Panzallaria” (ma perchè ti definisci così? Da quello che leggo altro che panza all’aria!), sono capitato per caso su questo blog, con molto ritardo (oggi che ti scrivo è il 30/12/2010), ma ho letto tutto con grande piacere e partecipazione. Se potessi vi abbraccerei volentieri con tanto affetto anche se non vi conosco. Sappiate che non siete affatto soli a dover fare i conti con una vita non sempre facilissima. Questo forse consola un po’. Sono d’accordo su quanto dici a riguardo alle diverse condizioni delle precedenti generazioni. Anche loro avevano le loro difficoltà però davanti avevano un paese ed una società in rapido sviluppo e le occasioni di lavoro e carriera erano a mio parere senza dubbio più numerose e più ricche. Noi stiamo vivendo un’epoca di parabola discendente e purtroppo gli effetti si fanno sentire: la coperta si è fatta troppa corta e qualcuno rimane fuori. A differenza di chi ha vissuto nel dopoguerra quando c’erano si delle grandissime difficoltà ma il paese andava ricostruito e c’era bisogno dell’opera di tutti (e quindi tutti riuscivano a trovare un loro ruolo), adesso l’Italia è satura di tutto, c’è un surplus di offerta e poca richiesta di ogni cosa, e i giovani non sanno che fare e dove sbattere la testa. Anche perchè in giro c’è una forte mancanza di ricambio generazionale, dovuta anche al prolungamento dell’età media e all’andamento demografico. Comunque non voglio scocciarti ancora con queste inutili divagazioni su argomenti che sicuramente ti avranno già propinato. Sono solo un inguaribile chiacchierone. Ti saluto e spero che potrai leggere in tempo in miei auguri per un buon 2011. Ciao.

    • Panzallaria dice:

      @cupo meridio: grazie per gli auguri e per le bellissime riflessioni. Vivere a “panzallaria” e’ più che altro uno stile di pensiero basato sul sapersi ridere un po’ addosso e sulla voglia di non prendere sempre tutto troppo
      Seriamente ma con leggerezza dotata di peso

  26. DottorMax dice:

    Vi ho letti tutti! E’ bello sapere che c’è gente “sana” che vive con dignità! Io ho 43 anni, nato e vissuto da sempre a Napoli (città che amo con tutto me stesso..nonostante tutto). Dopo Liceo Classico, Laurea brillantissima in Scienze della Comunicazione, Master Universitario, Corsi vari ed abilitazione professionale da molti anni..beh..il lavoro me lo son dovuto inventare. Ho atteso anni ed anni che qualche politico (a cui ho collaborato “gratuitamente” 10 anni facendo di tutto…) mi desse una mano. Anzi no. Un’opportunità. Ma niente. Solo parole su parole…Così, precipitata la situazione economica dei miei genitori (da un tenore di Vita molto alto scesi a quasi povertà per una serie di motivi che non sto a spiegarVi), mi son rimboccato le maniche. Oggi, per mio merito e solo mio, riesco a lavorare dal pc ed ho creato alcuni progetti formativi-telematici di elevato livello…lavoro anche di notte..da anni..oggi ho molti iscritti ai miei corsi on-line. Ho fondato un’associazione culturale anni fa ed una testata giornalistica telematica 11 anni fa (tra i primi in Italia). Ho inventato un nuovo modo di fare formazione ed informazione. Da SOLO, ho diversi collaboratori in tutta Italia; tutto a distanza. senza costi e rischi inutili. Mia Madre mi vedeva, quando ancora studiavo, pessare le nottate al pc..poverina, non capiva. Cercavo di spiegarLe anche se per scaramanzia non dicevo granchè. Oggi sono io ad aiutare loro, i miei genitori che vivono di sola pensione sociale, in affitto con altri 3 figli. E mio Padre invalido al 100%. Io convivo con una compagna alla quale non ho detto che aiuto (fortemente ) i miei per non farla sentire in secondo piano. I miei mi hanno permesso di realizzare i miei piccoli/grandi sogni. Hanno commesso degli errori. Ma io li perdono e fino alla fine, fin quando potrò, li aiuterò. Per affetto e solo per questo. Non per un’eredità che non avrò mai…come fanno tanti che conosco,interessati anche nei rapporti affettivi. E come in Italia fanno in tanti..che vergogna, sulle spalle dei genitori anche a 30-40 anni… cerco di risparmiare anche io su tutto. Vivo in affitto e divido il canone con la mia compagna; lei lavora ma è dipendente e guadagna poco. Io ogni giorno mi rimetto in gioco perchè se mi fermo sono finito. E non solo io. Ma guadagno bene e con la soddisfazione impagabile di aver fatto tutto da ME!
    Ovviamente vivo di precarietà totale. Sto cercando di mettere da parte qualcosa perchè ho un piccolo sogno materiale: quello di comprarmi un buco, anche piccolissimo, una pietra per potermi poi trovare qualcosa e non fare gli errori di mio Padre. Ce la metto tutta. Ma non posso ammalarmi o distrarmi. Gestisco 2,3 attività on-line (oltre alle collaborazioni giornalistiche free-lance) ed ho decine di iscritti (quasi tutti laureati) che apprezzano da circa 3 anni quello che faccio. Moltissimi pensano che in Associazione ed in redazione ci sia uno staff di varie persone. Io invece faccio tutto da solo. Sia nella parte organizzativa-gestionale sia in quella tecnica. Spero che Dio mi aiuti a non mollare.
    Con la mia compagna litighiamo spesso; io ero e sono ambizioso. Ho fatto i lavori più diversi ed umili per studiare e formarmi. Roba da non credere. Quando ci penso ci piango. Ma mi dà la carica. Anche 2 incidenti seri in vespa quando facevo le consegne dei pacchi. Lei, la mia compagna,è più attaccata alla “materialità” della Vita. Appartiene ad una famiglia benestante per cui ragiona in un altro modo. Sa che un giorno”AVRA'”, per questo spesso non capisce perchè io mi dia tanto da fare. Ma a me non interessa. Io voglio contare sulle mie capacità. E’ una lotta piccola e continua..a volte prendo di nascosto le bollette dei miei e le pago..ma cerco di non farlo vedere a nessuno. Ho un rispetto ALTISSIMO del denaro, perchè so quanto è stato difficile per me guadagnarlo. Per me indossare un maglione di 10 anni fa è normale. Negli ultimi tempi, a insaputa della mia compagna, sto facendo io le pulizie al posto del ragazzo che Lei ha chiamato una volta alla settimana. Io non glielo dico ma ho imparato a fare anche le pulizie. Le ultime 2 settimane non se ne è accorta..ho pulito benissimo..ed ho risparmiato 20,30 euro. Che possono servire per una bolletta. Ho una vecchia station wagon di 16 anni con impianto gpl. Guardo ogni giorno al domani cercando di fare sempre meglio, di più. Gli unici soldoni (tanti) che ho speso e che ogni tanto continuo a spenedere sono per la mia formazione…è l’unica cosa che rende sempre il massimo degli interessi.Non mi spaventano le cose complesse. Anzi. Sto mettendo su un nuovo progetto formativo. E’ quasi pronto. Lei non mi può aiutare perchè non ne capisce nulla. Forse nessuno può darmi una mano perchè è una metodologia creata da me ed in “itinere”.
    Non mi danno un mutuo perchè, pur guadagagando bene, sono e resto un precario. ma ho un amico che lavora in banca e mi ha detto di andare a parlare con il Suo direttore. Ci andrò. A spiatterlargli in faccia quello che ho creato..ma son sicuro che non capirà una mazza di FAD.
    Negli Usa avrebbero finanziato le mie idee con migliai e migliaia di dollari. Li non devi avere soldi per chiedere altri soldi.
    SCUSATE lo sfogo. Ottima Vita a tutti Voi!
    Max

  27. giorgio dice:

    SALVE,MA NON PENSATE QUANDO ANDATE A VOTARE QUESTI SIGNORI VIVONO NELLA BAMBAGIA E A VOI VI FANNO STENTARE?MA QUANDO VI SVEGLIATE? VEDI ALTRI PAESI CE PIU RISPETTO PER I CITTADINI.

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