Io ho dei problemi

Oggi mi hanno detto che chi condivide in una realtà virtuale come un blog ha dei problemi nella vita reale. Me lo hanno detto un po’ peggio ma più o meno il concetto era quello. Sospetto che la persona che me lo ha detto volesse offendermi senza il coraggio di farlo direttamente, ma in realtà mi ha fatto pensare molto. Perché stavo per abboccare e dire “senti e la tua montagna di problemi e paranoie?” e invece me ne sono stata zitta e poi ci ho meditato un po’ su sta cosa dei problemi dei blogger.


E sono arrivata a rendermi conto che si. Che ha ragione.
Ho una caterva di problemi.
Sono una persona che di problemi supera ogni giorno e che ogni giorno si arena su nevrosi, fisse e debolezze.
Ma voi altri no?
Chi NON ha dei problemi? Bisogna per forza vergognarsene o pensare di doverli nascondere?
C’è chi in una discussione butta tutto sul personale.
Chi fraintende
Chi dà poco peso alle parole e chi troppo
Chi è fragile, chi duro, chi infantile chi troppo maturo e serioso. C’è chi ha problemi con la mamma, il papà, il marito o la moglie. Chi fa figli ma non li voleva e chi non li ha e li vorrebbe. Chi è malato e chi è troppo sicuro di se’ e della propria immortalità.
Chi preferisce parlare diretto e chi non ne ha il coraggio.

Davvero.
Non so voi ma io non ho mai conosciuto qualcuno che non abbia almeno un problema relazionale. Solo che per chi non si vuole mettere in gioco, è facile dire che chi ha un blog ha dei problemi. Lo dice anche Vespa per dire, che non è proprio un fine pensatore del nostro secolo. Lo dicono tutti quelli che dei blog sentono parlare solo in televisione ma che poi, in realtà, non ne hanno mai frequentato uno.
Loro di problemi non ne hanno. Hanno relazioni serene con tutti, vivono nella famiglia del Mulino Bianco e sono persone mature e capaci di affrontare conflitti e momenti di crisi.

Per questo loro non hanno bisogno di un blog.
Io invece se non c’era il blog, col cavolo che mi riprendevo dalla depressione. Io se non c’era il blog c’erano dei momenti che non avevo voglia di parlare con nessuno dei miei amici, che il blog era un luogo che mi sembrava meno impegnativo e in quel momento avevo bisogno solo di quello.
Io se non era per il blog non accettavo mica di essere cicciona e che gli altri mi potessero dire che sono una cicciona senza che questo fatto cambiasse la percezione che ho di me stessa.

Si
io ho dei problemi
tantissimi

sono una persona che ha mangiato merda
credo come tutti

c’ho la cellulite
c’ho le macchie da serpente
c’ho la ciccia

e poi
ho imparato faticosamente a non incazzarmi come una biscia per qualunque cosa

e poi ho imparato con fatica
a non accompagnarmi a persone sbagliate che mi fanno stare male

e oggi
a costo di sentirmi dire che c’ho dei problemi
che poi ti rispondo che si, ce ne ho dei problemi e lo so e ci lavoro ogni giorno
a ogni costo
non forzo più la vita e le cose e le persone negative, quelle che forse non hanno problemi e se ce li hanno non se ne accorgono anche quando riescono a distruggere tutto quello che hanno intorno, ecco non le voglio più vicino.
Non dico mica che siano negative per tutti
ma io ho imparato che quello che fa male a me non mi è dovuto e se proprio non è necessario
non vedo
perché
farmi venire il sangue amaro.

Soprattutto quando in gioco ci sono cose belle e progetti per il futuro e per il lavoro.
Io ho una manica di problemi enorme

E tu?

17 commenti
  1. pensataaddosso dice:

    Fatemelo conoscere chi è che non ha problemi che voglio “rubargli il suo segreto” 😀
    Si, io ho dei problemi come tutti, qualcuno è un po’ più grande, qualche altro è piccolino, per fortuna non sono troppi e sono gestibili, ma c’è una cosa che ho e che non tutti hanno, oltre agli amici “reali” ho tante persone care (blogger) con cui parlare, confrontarmi, ridere, piangere, ecc ecc ecc, alcune di queste persone diventano sempre più amiche e sempre meno “virtuali” ed io ne sono fiera.
    Ed ho conosciuto persone speciali lontane km da me che se non fosse stato per il blog non avrei mai potuto conoscere e so che mi sarei persa tanto!!!

  2. francesca dice:

    io inizio ad essere del tutto affascinata dalla quantità di storie (nel senso di racconti, vite, attimi) che esistono e interagiscono in rete
    pur non essendo mamma, sono caduta nella rete delle mammeblog, ed è assolutamente affascinante scoprire donne d’una forza d’animao, d’una profondità, di una limpidezza sconvolgente
    e michiedo
    ma dove stanno tutte ste belle persone nella mia vita vera?
    perchè non posso conoscerle e scambiarci due chiacchiere, una telefonata, un sms, un bicchiere di rosso, una mail, un saluto tra un autobus e un altro
    ne sentirei il bisogno, di conoscere di persona queste vite che mi ridanno sinceramente fiducia nelle persone, nella vita, mi fan pensare che potrei esser meno cinica e ricominciare a parlare e scambiar pensieri al di là della mia cerchia (pur allargata)
    perchè tra lavoro e famiglia e e i semplici atti di gestione quotidiana della vita (e due ore di autobus per andare a faticare) il tempo è pochissim, mi dedico solo ai miei cari, mi capita con sempre più avarizia di tempi e luoghi di poter conoscere davvero altre persone. di conoscerle davvero.
    e vorrei fossero belle persone.
    e anche quando son belle persone, non so, mi prende una pigrizia, mi prende una paura
    mia, generazionale, non lo so, ma so che c’è e mi impedisce di aprirmi come facevo disinvoltmaente fino a pochi anni fa
    ecco che è più facile commentare in un blog
    e anche lì però io per esempio non riesco tanto a interagire
    perchè per me son lo stesso in fondo nomi, parole..anche se mi emozionano,e molto

    che c’entra col post?
    non so, ma era un po’ che ci pensavo

    poi vorrei dire, è diverso il popolo dei blog da quello di facebook, per dire
    facebook mi inibisce del tutto
    non mi viene da mettere in piazza tutto
    scrivere a tutti cosa faccio, mi parrebbe di non scrivere a nessuno
    invece un blog mi affascina, mi stuzzica..sarà che mi piace raccontare e ascoltare storie, ci cado dentro
    francesca

  3. M di MS dice:

    Il problema è di riuscire a comunicare face to face in un mondo dove non c’è mai tempo di guardarsi veramente in faccia, nemmeno tra amici.
    E cmq tutte queste che pontificano sui blog lo fanno perchè non sanno cosa sono i blog. Altrimenti non dico che ne aprirebbero uno, ma ne parlerebbero con più rispetto per i blogger. Si tratterà di una illetterata informatica.

  4. francesca dice:

    sto facendo un laboratorio di teatro
    la “maestra” ci fa camminare a lungo, per appropriarci dello spazio, per lasciarci alle spalle il mondo esterno, per concentrarci, per sentire il corpo, per scoprire ritmi diversi
    ci dice guardatevi negli occhi, quando vi incrociate guardatevi
    poi ti fermi e chiudi gli occhi e alla domanda
    “di checolore è la maglia di tizio?” io non so rispondere. a nesuna domanda.
    io non ho guardato davvero nessuno. e così in giro, per strada
    anche con amici, come dice MS
    e insomma non ci si guarda più.
    si nota che c’ho problemi?????
    non mi dispiace di aver problemi, se mi accorgo di averli
    perchè anche chi condanna a priori qualcosa che non conosce ne ha, secondo me, di problemi
    il guaio è che non lo sa
    francesca

  5. Wasperina dice:

    Panz. Un applauso. Dire che leggendoti mi sono rivista in molte cose è troppo futile. Il mio blog è novello ma è già una valvola di sfogo carinissima. E sto attraversando un pò quel periodo di cui parli tu. Salto a piè pari incontri di compagnia con amici, e mi limito ai genitori. Il periodo va così. Un abbraccio

  6. Mammafelice dice:

    Mi piace molto la definizione di ‘illetterata informatica’.
    Secondo me spiega bene un certo modo di parlare di internet, di chi non lo frequenta e non ne conosce le enormi potenzialità.

    Io su internet ho trovato il marito… dovrò farmi rinchiudere? 🙂
    Non lo so, cara Frò, se ho dei problemi… io penso di sì, come tutti. La maggior parte di questi, io credo, sono quelli che mi rendono piacevolmente umana (piacevolmente lo aggiungo io).

    Diffido dalla gente che non ha problemi.
    Diffido dalla gente che non beve, che non perde mai la testa.
    Diffido di chi dice ‘io il computer mai’.

    Ma per fortuna nel mondo c’è tanta gente divertente con dei problemi, e posso concentrarmi su di loro, anzichè sulla solitudine.

  7. Laura.ddd dice:

    certo che ho dei problemi!
    e chi non li ha?
    Condividere nei blogs non significa essere isolati nella cosiddetta vita reale, che poi, la cosa bella dei blogs é che è vita reale quella che ci trovi. Certo, ci vuole un po’ di intelligenza e voglia di sperimentare…
    Se poi il blog diventa teatro…tanto di cappello! a proposito non é che fai una tournée, che ti vengo a vedere? Secondo me anche chi va a teatro ha dei problemi 🙂

  8. Stefania dice:

    Cara Panz, il problema è sopportare queste persone perfettine che nascondo i loro problemi sotto il tappeto con la polvere, e che con arroganza si permettono di fare queste analisi spicce agli altri!
    Secondo me il problema non sta nell’ instaurare dei rapporti virtuali quanto nel trovare delle persone in carne e ossa intelligenti con le quali essere in sintonia frequentarle e condividerne la quotidianità.
    Io allora ho dei gossissimi problemi perchè di amiche così non ne ho, per fortuna ho voi mamme blogger che mi aiutate a sentirmi meno sola anche se al lavoro sono circondata da mille persone ma che non mi arrichiscono quanto le mie “amiche” virtuali. Un abbraccio.
    Stefania mamma di Vittoria

  9. Maria Pina dice:

    Hai presente l’espressione terra terra “tutta invidia”? Tu sei troppo sensibile e intelligente e te la prendi perché una persona ti ha attaccata su una cosa, il blog, che per te è importante, vitale. Ma perché poi ti attacca usando il blog? Chiediamocelo. Scusa la mancanza di profondità, di fine psicologia, ma secondo me gli/le tira il culo perché tu hai creato un blog BELLISSIMO e pure utile: per te e per gli altri!
    Te lo dice una con un sacco di problemi, ma proprio tanti e che quando viene sul tuo blog si fa due risate e pensa che non è l’unica ad averne, che le persone intelligenti e oneste, lo sanno, ne sono coscienti e non hanno paura di ammetterlo.

  10. Serena dice:

    per me la divisione tra vita reale e quella virtuale del blog mi sembra una di quelle teorie tirate fuori da chi non sa di cosa sta parlando. Ma perchè il blog dovrebbe essere virtuale? Non siamo forse vere noi, che scriviamo, ci confrontiamo, ci sosteniamo a vicenda? Direi piuttosto che si incontrano persone più vere in rete, che nel supposto mondo “reale”.
    Inutile aggiungere che i problemi ce l’hanno tutti, solo che le persone vere del mondo virtuale ne parlano, quelle del mondo reale fanno finta di niente.

  11. marilde dice:

    Certo che ho dei problemi, e anche un fastidio. Tutti quelli che mi dicono “ma davvero hai un blog” ? E i sottotitoli sono quelli che hai scritto tu. Essendo poi arteterapeuta sono ancora più sconcertati, perché pensano (altro luogo comune) che chi fa un lavoro di relazione non abbia problemi (figuriamoci). Ogni tanto mi domando se durerà ancora a lungo sta storia del virtuale/reale o se prima o poi ce la faranno a uscire dai luoghi comuni, magari andando a dare un’occhiata a cos’è un blog! Ciao!!

  12. silbietta dice:

    Io ho un blog.
    E ho i miei problemi quotidiani da superare.
    E ho scoperto che scrivendo i miei problemi sul blog riesco in qualche modo a guardarmi “dal di fuori” quando rileggo i post.
    E spesso mi rendo conto che le cose che mi sembravano impossibili da risolvere, in realtà si potevano risolvere.
    Anch’io diffido di chi non ha problemi e chi dice di essere sempre felice.
    La famiglia del Mulino Bianco non mi ha mai ispirato troppa fiducia.
    Troppo perfetta, senza un capello fuori posto.
    Preferisco la Casa Ubriaca (quella della protagonista di “Memorie di una geisha”)….mi calza meglio!

  13. Mammamsterdam dice:

    Guarda…………..
    io sono fortunata ad averti ‘ conosciuta’ te e tutti i blogger con cui mi scrivo, mi telefono e a volte ci persino incontriamo. Venerdì, per dire, ho conosciuto Emily ed è stato come vedere un’ amica lungamente aspettata.

    La maschera nella vita la portiamo tutti, quindi un nick nei blog non è molto diverso. Solo che io ho la presunzione di capire le cose molto meglio se le leggo e raramente mi sono sbagliata a giudicare le persone dalla loro prosa. Mentre con la presenza fisica ho preso tanti bidoni.

    Franci, ma una persona che ha bisogno di offenderti, in un modo o in un altro, a che ti serve frequentarla? Foraaa

  14. sante dice:

    Ciao, donna!
    Si parla di gente con problemi di relazione ed eccomi a scrivere il mio secondo post sul tuo blog (anche se è il primo pubblico, che l’altro poi mi sono vergognato di pigiare submit). Ti ho letta giusto in tempo perché potessi far tornare il sole un una domenica nuvolosa.
    Una bacio enorme e tutti e tre.

  15. Maria Angela dice:

    adesso mi stampo questo post e lo incollo sulla porta del frigo.
    anzi no, che poi tutta la famiglia si insospettisce e mi scopre il blog e così me lo sono giocato.
    a rileggerci! ciao ciao MAQ

  16. 17enne affascinata =) dice:

    davvero profonda..sarai una mamma stupenda..è un piacere la vita ma la vita non è un piacere…e i problemi ci rendono vivi reali…

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