Magnum P.I


Magnum P.I è l’ultimo soprannome ( o eteronimo) di Tino.

Il mio prode compagno – ora lo sputtano ben bene – è talmente in forma, ma talmente in forma che ogni giorno perde un pezzo.  Prima è la schiena che lo fa camminare come il gobbo di Notre Dame e poi è il raffreddore da fieno e infine c’è l’occhio che gli si gonfia stile rospo nello stagno.

Malgrado abbia una folta capigliatura – invidia di tutti gli ingegneri di Bologna – non è affatto un giovinastro.

E’ più -diciamolo – un giovane 30/40enne imprigionato nel corpo di vecchio 80/90enne.

Perché se non ha male alla schiena allora gli vengono i crampi. Se non sono i crampi è la rospaggine allergica e se non è quella c’ha il naso chiuso che trasforma le mie notti al suo fianco in un calvario per i miei padiglioni auricolari.

Una tragedia.

Un vero disastro.

Nostra figlia sa tutto del Voltaren e degli strappi muscolari e conosce a menadito il nome di ogni vertebra possa dare dolori in giro per il corpo.

Poi c’è da dire che questa situazione di indigenza fisica raggiunge i massimi apici quando è in vacanza. Se dobbiamo partire o stiamo pregustando qualche giorno di relax, allora state sicuri che gli succederà qualcosa. Se la schiena regge, se l’occhio non lacrima e i muscoli non crampano, allora di certo gli si sviterà un marone o cadrà un polpastrello.

Qualcosa succede.

Qualcosa che renderà tutto più difficile e che metterà alla prova la nostra fiducia nel Divino (già particolarmente provata che noi qua non la pensiamo come i radiomariani ma ci viene da bestemmiarlo quando succedono certe robe che proprio ti rendi conto che non è una personcina molto giusta…) e ci costringerà a scelte difficili.

Se la Rupe Tarpea distasse come il colle di San Luca, di certo Tino non sarebbe giunto ai 37. 

Lo abbatteva il professore di ginnastica delle medie ai primi segnali di invalidità.

E qui arriviamo al titolo di questo post. Che non ha niente a che fare con il Tom figone Sellek dei telefilm che ci piacevano negli anni 80.

Il mio Magnum P.I è un Grande e Permanente Invalido.

Uno di quelli che se lo incontri ti viene da toccarti le balle come con le suore (questo paragrafo è mooolto scorretto, capitene la carica ironica che in assenza di quella erotica mi sollazza le giornate ;-)) e che bisogna averne un po’ pena perché a breve

invece della macchina nuova

dovrò acquistargli la sedia mobile e la poltrona che si reclina da sola.

Oltre

ovviamente

al pitale

per quando

MI diventerà incontinente…

Per fortuna l’amore supera tutto….

9 commenti
  1. cg dice:

    Ahhhhh!!! cattivissima quella foto…e c’è quella su picasa che mi fa morire (quella in cui sale le scale tutto storto..)
    Il mio non marito per una cosa del genere non mi lascerebbe ma di sicuro mi beccherei una denuncia per diffamazione…
    Un mito panz…

  2. tanaka dice:

    LOL 😀 Ah, ma allora la nostra non è l’unica sede staccata del cottolengo! Qui però siamo in due a essere dei catorci… tra emicrania, allergia, mal di schiena, mal di piedi, stanchezza cronica e chi più ne ha più ne metta. Se non sta male uno sta male l’altro… e sempre quando c’è qualcosa da fare, ovviamente! >_< Se a 30 anni stiamo già messi così… mi sa che vi supereremo!!!

  3. Mammamsterdam dice:

    Si, si, tanto te l’ho già detto su Fb di chi è la colpa, secondo me. E poi anche così è un bonazzo, cosa credi? ci sono orde di femmine affamate qui fuori che te lo potrebbero concupire, quindi calmina con i commenti politically scorrect.

    baci (sei tutte noi),
    ba

  4. Elisa dice:

    In effetti se è ingegnere e ha ancora tutti ste capelli e non porta gli occhiali qualcosa deve pur avere sennò sarebbe un marziano 😉 …. lascialo dire a me che ho fatto ingegneria per tre anni e per fortuna ho mollato prima di incatorcirmi completamente .

  5. la coniglia dice:

    Ma quale post politically scorret! Tino è un mito, con o senza polpastrelli!!! W TINO! TINO FOR PRESIDENT!!! La sua fan n.3 (ovviamente ptima c’è la nonmoglie e la figlia 😉

  6. Silvia gc dice:

    Secondo me è sempre meglio dell’ingegnere, coetaneo del P.I. (e stranamente anch’egli ancora dotato di chioma) che, per evitare lo sfacelo, decide che è ora di diventare un grande sportivo e di costruire un fisico abbandonato al degrado per oltre 30 anni, acquistando così biciclette costosissime, iscrivendosi ad improbabili maratone e rivoluzionando la tranquilla pigrizia familiare…
    Soprattutto perchè io sono nelle stesse identiche condizioni fisiche del Tino!

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