Giardinaggio

Io non c’ho il pollice verde.

Nemmeno per un po’.  Eppure mi ostino – da qualche tempo a questa parte – a allestire nel nostro misero balcone quelli che Tino (in attacchi di sboronaggine acuta) chiama “giardini pensili”. Solo che quando andiamo a comprare le piantine per il nostro giardino pensile, noi altri della famiglia Panzallaria scegliamo la verzura a emozione.

Ci facciamo guidare dai colori, prevalentemente.

Ci piace il giallo, come quella pianta là.  Ci vorrebbe del viola, come quei fiorellini stupendi in seconda fila. Manca un po’ di rosso come su quello scaffale, guarda, guarda in alto a destra!.

Poi prendiamo le aromatiche: per fare le patate arrosto.

La mentuccia che fa bene allo stomaco.

La salvia che sta alla grande con i tortelli.

Torniamo a casa dal vivaio armati di buone speranze e fiducia in noi stessi e piantiamo, ripantiamo, ravaniamo nella terra, invasiamo e poi ammiriamo la nostra opera d’arte. Per qualche giorno tutto splende di luce e ci sentiamo davvero dei giardinieri da paura.

Fin quando l’omicidio annunciato non si compie.

Perché c’è sempre qualcosa che va storto e dei giallini, violetti, rossi e compagnia bella rimane solo il migliore, il più forte. Come in un reality che si rispetti, le nostre piante escono dalla casa, una dopo l’altra, pronte per prendere posto nel paradiso della flora.

Mi chiedo sempre cosa sbaglio e mi ripeto che l’anno successivo non accadrà di nuovo, che ce la farò, che leggerò, imparerò e metterò in pratica.

E ogni anno spero, lotto insieme a loro e le incito ad arrivare tutte unite alla vittoria.

L’ho fatto due anni fa. L’ho fatto l’anno scorso. L’ho fatto sabato.

Poco importa se nella frenesia dei colori scazzo sempre e compro piantine che sopravvivono solo sopra i 1000 metri e robe così delicate che ci vorrebbe una tata per accudirle. Poco importa se mi dimentico spesso di inaffiare le creature. Poco importa se i gatti le scambiano per erba disintossicante e pasteggiano con i loro fiori.

Mi sono formata una salda e ottimistica convinzione che il Fato florivivaistico sia dalla mia parte e che quest’anno, ogni fottuto quest’anno, loro ce la faranno.

E il mio giardino pensile vincerà il Premio “giardino fiorito” del Condominio, irridendo beffardo la giungla rigogliosa del droghello…

Chissà come andrà la stagione 2009!

7 commenti
  1. Wasperina dice:

    ciao panz… mia mamma seminò i nocciolini dell’anguria. Ne vennero fuori 2 mini meloncini, erano stupendi, grandi quanto 2 uova, tondi tondi. ma morirono poco dopo.. ma eravamo tutti felicissimi..!!! io non ho il balcone fiorito, ho il pollice assassino anzichè verde. Riesco ad ammazzare anche le piante grasse…. il che è tutto dire!!

  2. gio' dice:

    Ciao Frò! io adoro il giardinaggio e praticamente da aprile ad ottobre quando sono a casa… vivo in terrazzo ;- )
    Ti posso consigliare, se non l’hai già presa, la portulaca (credo si chiami così)? è una piantina semi-grassa, quindi la puoi annaffiare quando ti ricordi, senza problemi, fa un sacco di fiorellini di tantissimi colori diversi. Verso fine estate inizia a produrre semini che puoi raccogliere per l’anno seguente, ma soprattutto, visto che cascano dappertutto e si disperdono col vento, l’anno dopo ti trovi le piantine che ricrescono da sole spontaneamente in tutti i vasi che hai!!
    Allora, buon giardinaggio!!

  3. ba1976 dice:

    sì ecco panz, prendi la portulaca. E’ l’unica painta che non sono ancora riuscita a uccidere.
    Per il resto, il mio pollice è più nero di quello di barbabarba.

  4. Quasimamma (Ex) dice:

    Fra, io a questo punto imploro di poterti vedere ed abbracciare! Perchè siamo sorelle separate alla nascita, per forza. Anche io ho il pollice nero, da serial killer! e anch’io quest’anno mi sono lanciata nel giardinaggio. Vediamo dove finisco…

  5. Jolanda dice:

    Panz, pure io ammazzo tutte le piante che tocco. Ma ora finalmente ho trovato la soluzione. Prendo solo piu’ piante finte e il problema è risolto! (Almeno finora non sono ancora riuscita a ucciderle quelle di plastica!)

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