L’onesta non paga

Molte altre mamme mi hanno chiesto dove hanno preso la frollina alla materna. Quando dò loro il nome della scuola mi guardano un po’ pietose e mi chiedono “come mai?”

Perché diciamoci la verità: la maggioranza delle persone con cui parlo è stata presa nella prima scelta. Poi ci sono gli esclusi. In mezzo ci siamo noi, finiti in fondo alle graduatorie dei “salvati”.

Tutte quante queste persone che mi guardano con sguardo pietoso mi chiedono “perché hai scritto sulla domanda che lavori da casa?”

A tutte quante queste persone rispondo “Perché è la verità!”.

Qualcuno lo ha ammesso esplicitamente. Altri lo hanno semplicemente lasciato intendere.

Pare che la verità non vada di moda, quando si presenta la domanda per la scuola materna dei figli.

Ho un’amarezza grandissima. 

Enorme.

Per noi – che dovremo accontentarci di una scuola dove, pare, il personale non brilli di iniziativa – ma soprattutto per tutti quei bambini che sono rimasti fuori.

Solo perché le loro madri – non lavoratrici per ennemotivi – non hanno avuto la prontezza di inventarsi un modo per figurare tra le donne produttive.

A tutti quelli che mi danno consigli postumi (i più odiosi direi!) chiedo di tacere. Perché poi, anche se avessi scritto – mettiamo – che io lavoro a Firenze (cosa per altro vera, solo che ci vado una volta alla settimana e non tutti i giorni) e che è quella la mia sede di lavoro, mi sarei sentita una vera cacca nei confronti delle tante persone che sono rimaste fuori, che ho visto piangere e arrabbiarsi perché si parla tanto di continuità educativa, perché ci sono fior fiore di pedagogisti che si riempono la bocca di paroloni e alla fine, bambini che hanno frequentato il nido, il prossimo anno dovranno rimanere a casa.

Viviamo in un Paese dove l’onestà non paga e chi è più furbo si sente davvero molto, molto ganzo. Ti guarda con sufficienza, facendoti capire che sei un cretino se ci credi ancora in questo vuoto concetto ormai in disuso e fuori moda che ti fa pagare le tasse anche per loro e ti costringe ad arrabbattarti sempre.

15 commenti
  1. Stefania dice:

    E’ poca consolazione ma anche io concordo con te. Oltre all’indignazione per la mancanza di posti a scuola anche quella per certe persone che si comportano in maniera sleale e hanno pure il coraggio di darti sti consigli! Pensa che quando Vittoria è stata accettata al nido (si parla di un paio d’anni fa) ai giardinetti ho incontrato una mamma che stupita mi chiedeva come avessi fatto e dopo averle detto che avevo semplicemente presentato la domanda d’iscrizione e che oltrettutto
    non avevo allegato il module ISEE che tanto la retta (420 euro al mese) l’avrei pagata lo stesso visto che sia io che mio marito lavoriamo e superiamo quel misero reddito che ti da diritto alla riduzione della quota, ha dedotto che ci fosse un complotto perchè lei, ragazza madre e lavoratrice non avrebbe potuto pagare la sua quota e che quindi avevano dato la priorità a chi tirava fuori i soldi.
    Io sono convinta che l’onestà paga sempre magari ci impiega un pò di tempo ma almeno vivi serena con la tua coscienza.
    Un abbraccio
    Stefania mamma di Vittoria

  2. Mammafelice dice:

    Questa è una delle cose che davvero mi schifa. Mi schifa parecchissimo.
    Perchè le furbone in questione – e ne conosco tante – non si sposano per figurare ragazze madre, prendono una residenza diversa dal compagno, dichiarano il falso sull’ISEE ecc ecc
    Però, però… adesso stanno dando un giro di vite sugli ISEE: sembra che li controlleranno molto accuratamente.
    E allora io sì che mi sentirò una ganza. ohssì, una vera ganza, quando verrà fuori che i furbetti del quartierino se la prendono nel didietro.

  3. La Lena dice:

    viene la rabbia quando gli onesti son trattati da coglioni, hai ragione.
    l’altra sera mi ha telefonato un mio amico del vostro quartiere che è rimasto fuori, anche lui col bimbo già preso al nido e con una sorella in arrivo a settembre. suo figlio è nato due giorni prima di Frollina: quelli di fine anno sono sempre penalizzati un po’ (a parità di reddito prendono il più vecchio). è uno schifo che almeno alla materna non ci siano posti per tutti.

  4. alessandra dice:

    Vai a leggere ilmio post a riguardo. io ho trovato una tipa ancora piu’ demente di quelle mamme. Io onestamente ho detto come stavano le cose e lei di tutta risposta che mi dice: ma no dai scriviamo che lavorate utti e due full time che avete piu’ punti..

    Menomale che il problema non si pone, mia madre si è resa disponibile a tenerlo anche l’anno prossimo…ma siamo veramente a livelli zero. L’iscrizione la faccio comunque poi spero di poterlo tenere a casa…

    Ah, poi non mi ha accettato l’isee del 2007…e mi ha anche detto: meglio no quello del 2008 dove non ha reddito così ha ancora punti…si certo bello essere state disoccupate 2 anni…

  5. Nannynanny dice:

    Io l’avevo capita sta cosa ad intuito.. La mia amica ragazza-madre studentessa, ha fatto domanda per il nido, arrivando (in una piccola città) all’84esimo posto..di una lista di circa 230 bimbi.. Ora io mi chiedo, di cosa campano le famiglie degli altri 83 posti davanti a lei? Poi l’ho capito.. Altre conoscenze si vantano di come sia facile riuscire a pagare la retta minima con dei trucchetti. E no, l’onestá in queste cose serve a poco.. Ma comunque meglio onesti che il contrario.

  6. elisa dice:

    beh, non lo so, io vivo in un posto in cui, al massimo, ti tocca l’asilo un po’ più lontano da casa.
    Lavoro anche nel settore pubblico e so che dei criteri, dei parametri per stilare liste d’ingresso ci devono pur essere e che non è così fuori dal mondo che per una madre che sta fuori di casa per lavoro tutta la giornata, sia più difficile gestire la prole.
    I ricorsi, contro le graduatorie, si possono pur presentare anche quando si sa che c’è chi si inventa un lavoro e dichiara il falso.
    Lo scandalo vero, invece , è che i nidi sono pochi e quei pochi si pagano fior di quattrini e che non ci sono scuole materne per tutti, come se i figli fossero un problema solo tuo e non un problema, (ma anche una futura risorsa) per tutta la società.
    In fondo, quando si diventa adulti, lo stato inizia a pretendere parecchio, non vedo perchè non si debba allora assumere l’impegno di crescerci tutti, ma proprio tutti, mamme che lavorano o no!
    La battaglia vera dovrebbe essere questa. Tutte le altre, a mio modo di vedere,son “guerre tra poveri”..ciao!

  7. adele dice:

    Elisa, tu hai ragione, il problema andrebbe risolto a monte. Però fa sempre un certo schifo vedere le diverse reazioni a un problema comune: per una panz che non scende a compromessi ci sono troppi furbi che trovano infiniti alibi morali per ottenere comunque quello che vogliono. Ogni legge ha le sue scappatoie

  8. Debora dice:

    è anche vero che ci sono casalinghe per scelta o per possibilità, e vedere che queste
    prendono il posto al nido perchè hanno un reddito di poco inferiore alla nostra famiglia in cui mamma e papà lavorano stando fuori casa 10 ore al giorno e noi invece no non mi pare tanto giusto!Adesso il mio stipendio guadagnato un’intera giornata fuori casa serve interamente a pagare una tata.Anch’io ho lavorato un anno a casa e lasciami dire che non è proprio la stessa cosa di dover timbrare un cartellino, dove ogni ora di assenza deve essere giustificata e documentata.Concordo sul fatto che il problema stia a monte però non credo che poter stare a casa con i propri figli sia una sfortuna

  9. Panzallaria dice:

    @debora: io non sto parlando di nido ma di materna e di persone lasciate fuori dopo un anno di nido.
    un conto è rimanere con la mamma a 1 anno, un conto a 3/4 se mi permetti.

    inoltre
    se vogliamo parlare di lavoro con cartellino o senza, anche io ho entrambe le esperienze e ti assicuro che anche dover lavorare fino alle 2 quando c’è qualche urgenza (perché non esiste un orario di lavoro fisso) non è proprio una roba rilassante e ti assicuro, davvero ingestibile se tua figlia di 3 anni te la lasciano a casa

    il problema è a monte
    se tutti fossimo corretti le leggi andrebbero bene
    dal momento che non tutti siamo corretti
    finisce sempre che vince il più furbo

    al nido
    alla materna
    nella vita

    però nella contigenza, trovo davvero vergognoso che bambini già inseriti in un nido debbano non essere ammessi alla materna

  10. Mammamsterdam dice:

    Condivido l’amarezza per una società che non vuole considerare la scuola materna un diritto di base delle famiglie, che i genitori lavorino o meno. Perché dovrebbero essere le esigenze dei bambini di crescere e svilupparsi in mezzo ai coetanei e con insegnanti qualificati a dare il via.

    Però Panz, anche se non ti serve a granché, io trovo che la verità è un ottimo insegnamento per i nostri figli, anche se fai la figura della cretina. E poi pariamoci chiaro, lo è per noi stessi. Se ci vnisse facile fare i furbi, lo faremmo, però i cosiddetti furbi si qualificano da soli e noi non li gradiamo molto come amici. Né li aiutiamo volentieri se hanno bisogno.
    Quindi quello che fai e quello che sei determinano, sul lungo termine, la qualità della tua vita, e già solo per uesto, cerchimo di essere un pochino meno amareggiate. anche se è ingiusto.

  11. nadia dice:

    Sentire queste cose mi disgusta!!! Hai ragione quando dici che la verità non paga, hai ragione quando con paroloni e con un sacco di retorica ti fanno credere nella continuità educativa e poi…., hai ragione quando ti incazzi, hai ragione da vendere!!!!!! Non so se può essere una consolazione ma prova a trovare il lato positivo, nuovi amici, nuove conoscenze, sarà dura ma i bimbi hanno un’infinità di risorse e poi….con la tua carica esplosiva vuoi vedere che non riesci e smuovere il c… a qualche maestra!?!?!?!
    Resta sempre l’amarezza, le aspettative inattese, penso anche la vergogna che si prova per la faccia tosta con cui certe persone ti aggiornano sulle loro “bravate”.

  12. roxy dice:

    Beh io sono una dei “non salvati”, mia bimba va al nido da due anni e ora dovrebbe stare a casa. Non lavoro (non per scelta!), per questo motivo la mia bimba non ha diritto alla scuola materna. E mi sta bene che di fronte a mamme lavoratrici io passo dopo, concordo, poiché tali sono i criteri etc. Non mi sta bene che in un paese dove si pagano tutte queste tasse non ci siano strutture per accogliere i bimbi che sanno che esistono da minimo tre anni! Si fanno due conti, posti disponibili meno numero di bimbi e ci si fa un’idea, ma purtroppo le nostre tasse non servono a garantirci questo diritto, adesso se voglio che mia figlia vada alla scuola materna (come tutti i bimbi d’Europa a tre anni!) la devo iscrivere a una scuola privata, dove pago sui 360 euro al mese più spese d’iscrizione (alla faccia della mamma che non lavora!!!), per un insegnamento cattolico, mentre preferivo un insegnamento laico. Al momento dunque ancora non so niente, so solo che sono ansiosa, mi hanno detto che forse nel corso dell’anno andranno quasi tutti inseriti ma devo avere pazienza fino a ottobre-nov-massimo marzo? Fai conto sono ventesima in lista d’attesa per le prime scelte, nona nelle ultime. Mi ritrovo a iscriverla a una scuola privata, a perdere la quota d’iscrizione qualora avessi posto dopo, e qualora avessi posto mia bimba si ritrova a rifare tutto il percorso d’inserimento:O((
    E concordo con te Panz, l’onestà non paga, anch’io preferisco cmq fare parte degli onesti per potermi guardare allo specchio, per essere coerente con i principi che cerco di trasmettere a mia figlia. Non sai quanto ne ho sentito anch’io di gente che fa carte false pur di sgomitarti, e mi fa arrabbiare ogni volta.
    Peace!

  13. Panzallaria dice:

    @roxy: sono solidale al 1000% e mi dispiace molto per la tua bimba…è una schifezza e concordo che dell’incremento demografico se ne parla da quando le nostre figlie sono nate per cui non so, perché non pensarci a tempo opportuno?

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