FrignoMammy


Volevo raccontare tante cose. Di Senigallia. Del fine settimana. Di un bel film. Poi sono andata ad accompagnare la frollina al nido, per la prima volta dopo la scarlattina, e ora mi ritrovo frignona come solo una mamma commossa può essere.

Mi hanno consegnato i “gadget” di fine anno scolastico. Quelli che agli altri bimbi sono stati dati durante la festa che noi ci siamo persi causa streptococco e scarlattina.

E me ne sono tornata a casa per lavorare e alla fine mi sono messa a piagnuculare davanti ad un album di foto che testimonia l’anno trascorso. La mia bimba  che incolla, disegna (nell’album sono allegati tutti i lavori), mangia la pizza, salta, balla, ride con i suoi amici…

Mi hanno dato anche due cd di musica, con le canzoni del Nido, e un cappellino da laureata e il diplomina e la pagella.

Ecco lo so.

E’ un po’ sciocco.

Ma lei è cresciuta tanto in questi mesi. Il nido è stata per tutti noi un’esperienza fantastica. L’ho vista passare da un mondo frollinocentrico a un universo fatto di altri bambini, altre persone, giochi di gruppo e emozioni nuove. L’ho vista incominciare a parlare sempre meglio, a elaborare delle idee e dei giudizi sulle cose. L’ho vista arrivare un giorno di gennaio e togliersi il pannolino, facendomi capire che non lo voleva più.

L’ho vista iniziare – finalmente – a mangiare decentemente. L’ho sentita dirmi “mamma sei carina”, “mamma mi piace questo o quello” e piano, piano, diventare altro, anche nella nostra percezione di genitori.

L’ho vista affezionarsi a bambini e maestre. Conoscere nomi, ascoltare e raccontare storie. L’ho vista iniziare giochi solitari, fatti di gnomi, biancaneve e pupazzi e lupi immaginari e aerei che mangiano la pappa e rane che fanno il bagno con lo shampoo.

L’ho vista arrossire quando parla di un determinato compagno che lei dice: “lui è mio amico” e chiedermi se incontreremo la dada C. al supermercato o se andremo al nido anche di sabato.

E’ una persona. Speciale. Unica.

Nelle foto del nido fa cose, gesti che probabilmente a casa non fa. Perché ogni luogo si porta dietro, per ognuno di noi, consuetudini e parole e sorrisi propri. Ogni luogo tira fuori un pezzetto della bimba, della donna, dell’essere umano che è e che sarà lei e che nemmeno mamma e papà possono intuire o sapere.

Nei suoi giochi scorgo la sua fantasia in piena evoluzione e mi commuove vederla felice che gioca, anche da sola, in un mondo che è il SUO mondo. Fatto delle cose che noi abbiamo scelto per lei, dei mobili della nostra casa, del cibo delle nostre cene. Ma che è soprattutto il suo personale modo di interpretare ciò che vede, ciò che scopre, ciò che le sta intorno.

Guardo un album di foto e penso (spero) a quanti altri ne vedrò. Alle emozioni che ti dà un figlio. Un patrimonio di fortuna che non si può dare per scontato. Che di fronte a queste piccole, grandissime cose, tutto il resto sembra un’eco lontana e ti rendi conto che la vita è fatta di cose essenziali.

E le cose essenziali sono queste. Almeno per me.

16 commenti
  1. orma dice:

    WOW! Che belle parole e che pelle d’oca.
    Ogni volta che vedo le foto di G&G al nido o all’asilo mi sembra di sbirciare dal buco della serratura. Quello è il loro mondo e lì sono diverse e uguali nello stesso tempo alle G&G che conosciamo noi.
    Ogni volta che vedo foto o filmini girati a scuola mi rendo conto di quanto stiano imparando e di quanto stiano diventando altro rispetto alla mia piccola che stava nel marsupio o della mia piccola che guardava il mondo dalla sua sdraietta. Ora appartengono al mondo e in qualche modo già iniziano a plasmarne qualche contorno.

  2. Jolanda dice:

    Anche per me quelle piccole grandi cose sono le piu’ importanti. Poi il tempo fugge cosi’ veloce. Io rivedo le foto dei bimbi al nido e mi commuovo anche pensando a quanto e’ volato il tempo, a quante cose ti tocca star dietro, che ti fanno “perdere” tempo…. invece di stare a guardare i bimbi che crescono…. SIGH! Ciao.

  3. Valentina dice:

    Che tenerezza… ogni volta, sul finire dell’anno scolastico, alla scuola dei miei bimbi fanno una ecita ed io regolarmente mi sciolgo in lacrime… con il secondo è ancora peggio, perchè so che, dopo di lui, non ci sarà nessun altro… pensieri un po’ tristi di fine anno ma oggi è così…

  4. Francesca dice:

    Ciao, ti seguo da un po’ anche se non ho mai commentato, questo post è bellissimo, hai ragione è un emozione unica veder crescere e progredire queste creaturine… e il mio ha solo 6 mesi! ma mi immagino già le lacrimucce che mi farà versare quando sarà più grande…

  5. ba1976 dice:

    oh mamma mia. abbiam la festa di fine anno domani sera. Prevedo valli di lacrime.
    Che incredibile risorsa che è il nido per questi piccoletti.

  6. Elisa dice:

    Queste parole mi hanno commosso , ma mi hanno anche consolato in un momento in cui stavo pensando alle mamme-stress (o talebane che dir si voglia) che me la menano con la frase “ma non è piccolina per mandarla all’asilo?” e che azz la mando tra bimbi mica all’università a prendere un master in lego … grazie Panz come al solito trovo conforto qui da te

  7. Panzallaria dice:

    @Elisa io sono assolutamente pro asilo. mia figlia è nata a dicembre ed è la più piccola della sua classe, non per questo è messa da parte o la vive male, anzi. Sta imparando tante cose dai più grandi e personalmente sono convinta che il confronto sia sempre positivo, anche quando si ha a che fare con situazioni molto diverse dalla nostra.
    Io penso che se si riesce ad avere la fortuna – come me – di gestire il nido in maniera equa (mia figlia esce alle 13.30) e si ha lo spirito per collaborare con maestre e realtà diversa dalla nostra, il nido è una grandissima risorsa.

  8. cinzia dice:

    non sapevo come rendere per iscritto le emozioni provate alla primo spettacolo di mia figlia all’asilo e alla consegna del librone di fine anno con foto, disegni, ricordi (e tante lacrime di commozione a bagnarlo..). e tu ci sei riuscita anche per me, come sempre alla grande….

  9. Renata dice:

    Ci si emoziona sempre quando si riprende l’album delle foto. Anche a me non sembra vero che sia passato tutto questo tempo da quando ho stretto il mio Marco per la prima volta, quando lo accompagnavo al nido per l’inserimento e poi alla scuola d’infanzia e poi lo stesso iter con Luca. Ricordi, emozioni che vivono dentro di noi e che uno scatto o un racconto fanno riemergere. Grazie

  10. cg dice:

    Frolla mon amour..è bellissima hai fatto, sì proprio tu (e Tino ovviamente) un ottimo lavoro!ma che film che film? so curiosa!

  11. Elisa dice:

    Panz sono completamente d’accordo con te quando ho saputo che forse ci sarebbe stata una sezione primavera ho esultato per due motivi , il primo e che magari posso provare a cercare un lavoro e il secondo è che lei puo finalmente frequentare altri bimbi oltre al cugino , insomma confrontarsi e crescere con una pluralità … ma tante mamme quando lo dici ti accusano velatamente di voler sbolognare tua figlia , non cambio idea per questo ma mi amareggia sapere che per i più l’asilo è “l’inferno” per sti poveri bimbilli …. povere maestre @Panzallaria

  12. Panzallaria dice:

    @Elisahai ragione.
    mi ricordo anche io l’anno scorso. bisogna fregarsene. di solito sono le stesse che ti accusano di altre mille cose senza senso. meglio imparare a ignorarle fin da subito. ognuno deve decidere per il proprio piccolino…

  13. Sheireh dice:

    Un album di foto, momenti, gesti… Queste “piccole grandi” cose spesso ci sfuggono, ma quando le ritroviamo, sentiamo in modo così prepotente quanto hanno da dirci e quanto importanti siano, anche in confronto a tutti i problemi di ogni giorno che ci sembra ci stiano sempre strangolando…

  14. Chiaretta dice:

    Panz, ora si va alla materna. Una gran bella avventura, che, se hai tempo, ti coinvolgerà ancora di più.
    Io lunedì ho la festa di fine anno della Zoe, che a settembre mi va alle elementari (il cui portone sarà per me un po’ più invalicabile). Già piango come un limone strizzato…

  15. Donatella dice:

    Ciao! E’ da un po’ che leggo il tuo blog ma è la prima volta che lascio un commento.
    Hai dato voce ai miei pensieri e hai messo in ordine le mie emozioni di questi giorni.
    Il mio piccolino ha ormai 14 mesi e assisto estatica alla sua metamorfosi che lo sta portando ad essere un ometto sempre più indipendente e alla scoperta del mondo ed io mi sento una privilegiata a vivere tutto questo accanto a lui. Mi riempie di gioia pura. Oggi al nido ci hanno comunicato che il 19 giugno ci sarà la mostra dei loro lavori fatti durante l’anno e ci daranno le foto … e spunta la lacrimuccia.
    Anche se hanno fatto di tutto per farmi sentire in colpa di averlo mandato al nido che aveva solo 6 mesi sono contenta di averlo fatto. E’ stata una bella esperienza di crescita non solo per lui ma anche per me e il suo papà. Baci e … continua così: sei forte!

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