Buongiorno ringhio!

A me capita spesso di alzarmi ringhiante al mattino. Sono sempre stata così: voce gutturale da camionista che ha guidato tutta notte, muso ingrugnito, poca voglia di avere uno straccio di conversazione con chiunque fino al primo caffè. Quando non mi ero ancora riprodotta, facevo sempre in modo di passare almeno i primi 20 minuti da sola, in religioso silenzio a contemplare la moka borbottante e a fissare i pochi neuroni attivi a pensieri lineari e semplici.

I miei amici più cari, che conoscevano questo lato di me, in vacanza mi lasciavano stare. Quando sentivano la zip della mia tenda aprirsi, magicamente scomparivano tutti e per la prima mezz’ora ero abbandonata ai miei pessimi umori.

Onde evitare stragi.

Poi tornavo allegra, solare, caciarona come sempre.

Non prima di aver fatto colazione e fumato almeno due paglie.

Poi ho smesso di fumare. E – diciamo la verità – con la frollina ho anche smesso di fare colazione. La prima cosa che una mamma deve fare al proprio pargolo è un bel sorriso, sembra dirti una vocina che hai nascosta sotto il derma, insieme a quella cosa materna delle donne.

E così sono quasi due anni e mezzo che io i miei bassi istinti di animale ringhioso li ho fatti tacere, li ho tenuti nascosti a forza per anelare al premio della mamma più dolce del millennio.

Non mi arrabbio quando la frollina si sveglia 14 volte a notte e alle 6.30 mi fa capire che vuole solo giocare.

Non mi arrabbio quando abbiamo fretta e lei continua a cincischiare e non riesco a vestirla.

Non mi arrabbio quando prendere il mio caffè sembra l’ultimo dei problemi a cui poter pensare.

Però da qualche tempo nostra figlia ha fatto un balzo di crescita incredibile. Non solo da un paio di mesi DORME TUTTA LA NOTTE, tanto che a volte mi sembra incredibile, ma è diventata anche più grande. Non so come spiegarlo diverso ma d’un tratto, un giorno ha cominciato ad avere comportamenti non da bimba piccola, piccola ma da bimba più grande.

Spesso si addormenta da sola, dopo aver giocato nel suo letto e senza piangere o reclamare in continuazione la mia presenza. Gioca un sacco per i fatti suoi (si vede che le piace proprio) e se ha bisogno di qualcosa fa richieste puntuali e a senso.

La mia vita è decisamente migliorata. Sono meno stanca. Posso concedere a lei e ad altre cose in contemporanea la mia attenzione. Non è più un esserino dotato di molte gambe e poca razionalità che arraffa tutto quello che vede intorno per metterselo in bocca e saggiare quanto può rischiare la vita.

Ma la cosa che davvero mi fa capire che stiamo entrando in un’altra era genitoriale  e filiale è il fatto che da un paio di mattine mi alzo che vorrei mandare a farinculo mezzo mondo e che ho un unico pensiero in testa: prendere il mio caffè.

La donnaringhio torna, insieme a tutti i privilegi di una bambina più autonoma.

19 commenti
  1. Wasperina dice:

    Ah il ringhio!! zi, zi conosco bene!!
    Alle volte ci manca solo il tatuaggio sul bicipite che recita “Mamma perdonami”.. però per trasformarci definitivamente possiamo farcene uno lavabile.. 😉

  2. adele dice:

    revisionista! io ricordo perfettamente una Panz moooolto ciarliera di buon mattino e ricordo gli sforzi per non saltarle alla gola quando mi riempiva di domande davanti al primo caffè

    O ti svegliavi mezz’ora prima?

  3. Mammafelice dice:

    E’ esattamente questo il motivo per cui non voglio un secondo figlio: proprio adesso che diventano autonome, che possiamo fare insieme tante cose divertenti… il pensiero di ricominciare daccapo mi fa spuntare un feroce ringhio sulla faccia 🙂

  4. Panzallaria dice:

    @adele cara adele, ero già in fase noringhio con le persone a cui voglio molto bene…sei stata molto fortunata e poi diciamolo, tu ringhi moooolto più di me, per cui era meglio non mettersi nemmeno a competere!
    😉

  5. Slim dice:

    Matt e’ uno di quelli che di mattina potrebbe cantare l’inno alla gioia a squarciagola …io sono allegra quanto una canzone di Paul Morrisey, e devo confessare che la caffe’ non ci mai rinunciato in questi due anni e mezzo.
    Questione di sopravvivenza.

  6. Slim dice:

    Matt e’ uno di quelli che di mattina potrebbe cantare l’inno alla gioia a squarciagola …io sono allegra quanto una canzone di Morrisey, e devo confessare che la caffe’ non ci mai rinunciato in questi due anni e mezzo.
    Questione di sopravvivenza.

  7. Dalia dice:

    Oddio panz non sai quale iniezione di speranza ha rappresentato questo post per me!Noi siamo ancora nella fase in cui Matti si sveglia 14 volte a notte, in cui ha bisogno di costante attenzione e io non riesco a godermi nè il caffè, nè il pranzo nè la cena.
    Ma so che passerà, prima o poi sarà “diverso”….è vero?????

  8. Ondaluna dice:

    E… tanto per capire quante speranze ho, dopo quanto tempo succede questo miracolo???

  9. Silvia gc dice:

    La differenza tra me e te sta solo nel fatto che io ho continuato ad arrabbiarmi per tutti i lunghi anni in cui mi sono svegliata 14 volte per notte e la mattina non riuscivo a prendermi il caffelatte in pace, per tutti i lunghi anni in cui lui a cincischiato quando avevamo fretta e lui non si faceva vestire… io ho continuato, imperterrita ad ARRABBIARMI tutte le sante mattine!!!
    Finchè dopo molti, molti anni (o sono pochi e sembravano lunghissimi???), si è verificato uno stran miracolo: io prendevo il mio caffelatte (guadagnato con una sveglia anticipata di 20 minuti, nonstante il sonno incancrenito) ed invece di sentire l’urlo “maaaaaaaaaaaaaammaaaaaaaaaaaa”, ho visto spuntare dalla sua camera il sorcetto… mi ha guardata e ha detto: “ah, fai colazione”…. è andato di la ed ha acceso la tv… Ed io ho visto la fine di un tunnel….

  10. Elisa dice:

    Io invece tendo ad avere il ringhio facile verso sera … ecco perche dopo smesso di allattare ho sbolognato le cure serali della prole al consorte 😉 … e stasera per la prima volta dopo anni esco a mangiare una pizza

  11. Donatella dice:

    Che bello sentire tutto ciò. Allora vuol dire che a breve anche io recupererò il mio magico-momento-colazione-caffelatte-biscotti senza dovermi per questo alzarmi entro le sei! Wow!

  12. Mammamsterdam dice:

    Giuro, io ero quella che si sveglia (possibimente tardi) cantando, ma ho sposato uno che la mattina per un’ora non parla (si sveglia alle 5 per star sicuri che possa fare le sue cose in pace) poi se parla lo fa per rompermi i coglioni con domande su dov’è questo e se mi ricordo di fare quest’altro quando mi alzo (ripeto, si alza alle 5 per fare tutto ciò)

    poi ne ho partorito uno che la mattina parla a macchinetta e un altro che la mattina piangeva su tutto. perché si svegliava, perché aveva fame, perché però non voleva mangiare, perché il cucchiaio è a destra o perché è a sinistra.

    Lì ho capito che le mattine difficili le avevo anch’io.

    E un giorno ho imposto ai piccoli (il padre si alza alle 5 e per quell’ora è fuori dai coglioni) di darmi il tempo di bere il caffé. È un mio diritto bermi una tazza di caff’r in pace, poi possono ricominicar. nr. 2 lo mettevo sul divano dicendogli che poteva star lì finché piangeva, ma che era liberissimo di riunirsi a noi per colazione non appena ne aveva voglia.

    senti, ha funzionato, abbiamo mattine molto più felici tutti. il capo adesso li porta persino a scuola 2 mattine fisse alla settimana.

    Per dire, ognuno ha le mattine che si merita, ma i figli crescono e le cose migliorano. E fare il secondo non è poi questo dramma, sei rodato ed è tutta discesa (tranne quando piange la mattina che non vedo l’ora di scaricarlo al nido).

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