Telefono rubato

Ieri sera sono uscita con la mia amica Babi. Era un po’ che non consumavo i bonus “vita sociale” vinti nell’ultimo anno. Siamo andate al cinema. A vedere un film autoprodotto sui tragici eventi del 1943 in due piccoli borghi degli appennini modena-reggio: Sopra le nuvole

Dopo aver copiosamente pianto – che a me i bambini che muoiono mi fanno stare male ma male che vorrei sempre correre a casa a controllare frollina nel suo letto, se sta bene – ci siamo dirette verso casa nostra. Sul viale, mentre guidavo, mi si è parata davanti una scena da film di fantascienza di ultima. Da un paio di tombini usciva una sottile ma persistente colonna di fumo ribollente, come se dalle viscere della terra stesse per spuntare un mostro a quattro occhi.

L’evento ha segnato l’inizio di una serata molto divertente e a tratti perturbante.

Abbiamo chiamato i pompieri e mi sono sentita rispondere che “l’ente preposto ai tombini fumanti era già stato avvisato”

Viviamo proprio in un mondo burocratizzato…

Prima di accomiatarci, con la Babi ci siamo fermate alla baracca sotto casa mia, per bere un bibitozzo. Ce la siamo chiacchierata e si è prodotta un’interessante teoria sul marone. Ve lo ricordate il marone di Villaborghese? In uno dei prossimi post vi racconterò come si è evoluta la sua storia.

Poi abbiamo deciso di salire in casa. Per salutare Tino che stava lavorando alacremente e berci un birrozzo sul nostro capiente balconegiardino.

Mentre si beveva, mi sono resa conto che non avevo più il cellulare.

Ho detto “Tino, passami il tuo telefono che provo a chiamarmi per capire se l’ho lasciato in macchina!”

In effetti non si sentiva alcun suono in casa. La Babi mi ha rassicurata, dicendo che probabilmente era rimasto nella Brigitte quando avevo chiamato il pompiere. Mi ero convinta quando il telefono di Tino è suonato. Era il numero che avevo fatto tre minuti prima.

Saranno state le 11.40 circa.

Ecco, ho perso il cellulare alla baracchina. Per fortuna qualcuno l’ha trovato ho pensato, mentre mi apprestato a rispondere.

“Pronto? Sono Panzallaria. Mi sta chiamando dal MIO cellulare!” ho detto convinta, decisa e con una vena di ansietà nella voce

“Pronto? Chi parla?” ho sentito rispondere una donna dall’altra parte.

Ma sei scema? Hai trovato il mio cellulare, ritelefoni pure. Cosa vuoi che ti dica?!!! ho pensato.

“Sono la padrona del cellulare da cui mi sta chiamando! Sono Panzallaria! Dove ha trovato il mio telefono?” ho detto sempre più allarmata, cominciando a sospettare che dall’altra parte ci fosse una ladroncella che mi stava prendendo per il sedere.

Magari è la tizia che lavora alla baracchina. ‘desso le spiego chi sono, che ci lascio uno stipendio al mese in gelati per la silvia!

“Guardi, non capisco. E’ lei che mi ha chiamato, prima!” mi ha risposto ladroncella.

Io: “L’ho chiamata perché stavo cercando il mio telefono…dove la trovo?”

Lei: “Ma veramente questo è il MIO telefono…”

Sto cominciando a incazzarmi.

Io: “Lei ha appena trovato il MIO telefono. Ho fatto il mio numero!”

La cosa è andata avanti un attimo. La signora, per essere una ladroncella, sembrava abbastanza rincojonita.

Poi

mi sono fermata

due secondi

a ragionare.

Il numero lo avevo premuto al volo. A memoria. Che io sostengo che almeno il mio numero lo devo sapere a memoria.

Insomma.

AVEVO SBAGLIATO IL MIO NUMERO DI TELEFONO.

Ladroncella avrà pensato che fossi davvero esaurita.

Dopo aver molto riso, Tino si è sentito in dovere di scrivere un sms alla mia povera vittima:

Mi scuso a nome della mia fidanzata. Ma a volte è un po’ disturbata 😉

Va là, Tino, che con me ti diverti un sacco…

8 commenti
  1. Silvia dice:

    A me tempo fa telefonava una signora di Palermo che voleva sapere come stavo …Peccato che lei cercasse la figlia …che guarda caso si chiama Simona …io Silvia …lei abbreviava sempre con ” Ehi Si…la mamma sono !!!” 🙁

  2. la coniglia dice:

    si ma non ho capito se alla fine il cellulare l’hai ritrovato o no..e comunque mi sto scompisciando!anche io riuscirei a fare1cosa così 🙂

  3. Lumaca a 1000 dice:

    la prima volta che ho scritto non mi sono presentata, io sono alice!
    a mia madre capita che spesso facendo il numero di cellulare di mio padre…il numero giusto, risponde un tizio del trentino o giù lì che ha anche un cognome simile al mio…alla fine ho scoperto che il suo numero è diverso da quello di papà per una sola cifra e per un qualche contatto il telefonino non li distingue…dato che spesso quel telefono lo uso anche io l’ultima volta, ci siamo salutati con il tizio, con un bel “alla prossima!”. le prime volte invece credeva che lo stessimo importunando…

  4. ranatan@tim.it dice:

    mamma mia, allora le fai ancora….le FROate!!! Pascoli si è ispirato proprio a te, fanciulleggiando e poetando! bacio grande tesoro!!

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