Lei

La guardo mentre dorme. Con i suoi boccoli adagiati sul cuscino. La schiena abbronzata e due bracciali blu, che non se li è mica tolti per dormire! La guardo e penso a quanto è diversa e insieme uguale a me. Sta crescendo.

Lei un giorno riderà con gli amici, fuori da una scuola. Un giorno avrà paura perché deve dare il suo primo esame. E ci sarà la volta che mi dirà che si è innamorata proprio di quello che a me sembra il più sciocco. Ma non glielo dirò. La abbraccerò, ricordando quando a me è battuto il cuore la prima volta e ho pensato si spezzasse in mille ciotoli perché lui non mi degnava di uno sguardo.

Ci saran delle volte che litigheremo, che mi urlerà cose brutte e mi sentirò persa. Che non la capirò e lei non capirà mai. Ci saranno le volte che la vedrò piangere e non potrò fare altro, se non accarezzarle i capelli e lasciarla a conoscere il dolore. Che tutti ci passiamo.

Lei un giorno mi dirà che parte. Che va a studiare altrove. Forse voterà per qualcuno che disprezzo e dovrò farmi forza per ricordarmi che siamo diverse, non solo perché io i boccoli non li ho mai avuti o perché a due anni e mezzo ha più senso dell’orientamento della sottoscritta.

Ci saranno giorni lunghi di lontananza e quelli come ora – che siamo sempre insieme perché è estate e lei è piccola.

Ci saranno le vacanze al mare, in montagna e per i posti che vogliamo vedere. Andremo in tenda, scopriremo mondi, incontreremo persone e forse alcune non le piaceranno.

Le dovrò spiegare il Male e anche il Bene e le contraddizioni. Le dovrò spiegare che è meglio che non dica “zio canta” anche se la mamma lo usa per imprecare e che “diobono” non è una parola come le altre. Le dovrò spiegare i compromessi a cui sono scesa anche se non avrei mai voluto. Gli amici persi e le lacrime versate.

I principi azzurri e quelli che anche se non hanno un colore sono cento volte meglio. E non è detto che sceglierà come avrei fatto io.

Lei avrà una vita sua. In cui io sarò la cornice ma non dentro. Sempre lì intorno. A segnare i confini.

10 commenti
  1. Trasparelena dice:

    io non ci posso pensare a tutte quelle cose li che devono arrivare, perchè mi viene l’ansia, e pure un po’ da piangere.
    penso che la prenderò come verrà, un po’ incoscentemente e un po’ inconsapevolmente.
    che a volte le cose quando ti ci trovi poi ti sembrano pure meno brutte.

  2. Mammamsterdam dice:

    diobono è una giaculatoria. Capisco che atea e miscredente come sei ti dia fastidio che tua figlia la pronunci, ma mettila nella categoria voto per uno che io non voterei 🙂

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