Le amiche di frollina

Frollina comincia a prendere davvero sul serio il concetto di amicizia.

Ci sono tre o quattro bambine da cui è diventata davvero inseparabile. Non credevo che a tre anni ci si potesse affezionare tanto ad altri nanetti, considerando che spesso sono potenziali concorrenti nella corsa al giocattolo che gira per casa.

Ci sono la Bianca e l’Anita che sono le figlie della mia amica Lena. Fino a un paio di mesi fa erano inscindibili l’una dall’altra, per Frollina. Cioé, le era quasi impossibile pensarle staccate. Tanto che quando parlava di loro diceva frasi del tipo: “Biancanita viene da noi?” come se fossero parte della stessa monade.

Le adora. Ha una predilizione, in particolare, per l’Anita che ha 4 anni e le fa fare delle esperienze da grande (ma non troppo) che lo vedi proprio che pende dalle sue labbra.

Poi c’è la Marta. La Marta è una sua compagna del nido. Non si sono cagate per tutto il periodo dell’asilo, salvo innamorarsi vicendevolmente durante la vacanza al mare. Perché quando la frollina era al mare con mia mamma, la Marta era nello stesso posto con sua madre e così hanno trascorso una settimana che sembravano attaccate con la colla.

C’hanno un rapporto particolare la frollina e la Marta. Si vedono e si riempono di baci e abbracci e saltano dalla gioia. Cominciano a giocare e dopo due minuti sono lì che litigano per qualsiasi cosa che a momenti scatta la rissa.

Ma se stanno qualche giorno lontane, non fanno altro che chiedere l’una dell’altra. La frollina sa esattamente dove abita la Marta e se sente per caso che parlo di una mia amica che ha lo stesso nome della mamma della Marta, allora lei pensa che andiamo dalla Marta e si mette davanti alla porta a saltellare di gioia.

La mamma della Marta mi sta molto simpatica. Andiamo d’accordo e con i bambini ci sa davvero fare. Dato che suo marito è similarchitetto, quando vengono a Villa Borghese mi spiega perché non abbiamo un impianto di illuminazione decente e ci dà consigli su come trasformare casa nostra in puro design. Roba che potete immaginarvi Tino, che per lui esiste solo l’efficenza!

La guarda tra lo spaventato e il circospetto e stronca qualsiasi proposta. Io invece vorrei avere tanti soldi e portarla con me in giro per negozi di casa.

La mamma della Marta legge favole alle bimbe, confeziona cose con la carta e la pasta di pane e tutte le volte che tiene la silvia (che in questi mesi ci siamo date qualche cambio reciproco, dato che abitiamo molto vicine), mi torna una bambina che riconosco a stento. Tutta carina e con le unghie tagliate. Perché la frollina da lei si fa fare delle cose che io devo puntarle in fronte un revolver per ottenere gli stessi risultati!

La Frollina e la Marta andranno anche alla materna insieme e dato che le classi di “primini” sono due, incrocio le dita che le mettano insieme. Che sarebbe una bella botta di culo!

Poi c’è la Chiara che è la figlia di una mia amica del corso preparto. La Chiara ha 10 giorni in meno della Frollina e 10 centimetri di altezza in più. Oggi ci siamo incontrati in piscina, che lei era con suo babbo e la frollina voleva a tutti i costi fare le stesse cose di chiara, tanto che a momenti affogava per tentare di stare dritta in piedi nella piscina piccola, come la sua amica.

Con Chiara ridono molto. Solo che frollina è una mosca tze tze (come con la Marta) e appena trova delle bambine più remissive o coccolone, tende a diventare un po’ dispettosa. Si aggira, provoca, ridacchia fino a quando la malcapitata non si mette a piangere per lo stillicidio e lei la guarda con i suoi occhioni innocenti che ti verrebbe voglia di metterti a ridere se non dovessi tenere un ruolo educativo.

In sostanza la Frollina è una bimba molto socievole. Quando eravamo in Francia non faceva altro che chiedere delle sue amiche. Non era felice perché i bambini francesi parlano una lingua strana e tutte le sue domande tipo “come ti chiami? chi sei? quanti anni hai? sai che la mia mamma si chiama francesca?” rimanevano inevase.

Durante il fine settimana con biancanita era completamente presa da queste due creature, tanto che avrebbero potuto dirle di buttarsi nel torrente e lei lo avrebbe di certo fatto.

Poi il dna non mente mica. Io sono una socievole e anche se Tino soffre di una rara forma di orsite a singhiozzo, quando è in buona è uno che cucinerebbe per un reggimento e inviterebbe a casa perfino la nonna del migliore amico di suo cugino.

Grazie alle amicizie di frollina, poi uno si confronta anche con degli adulti e per fortuna i genitori delle “preferite” stanno molto simpatici anche a noi, così è poi anche un’occasione di crescita e per conoscere e frequentare persone interessanti.

Ho scritto un post sulle amiche di frollina perché tra qualche anno, quando scriverò un post sui morosi di frollina, sono certa che rimpiangerò questo periodo, in cui l’ardore e la passione sono tutti concentrati su personcine come lei, con cui giocare a vestirsi da principesse e azzuffarsi per un triciclo abbandonato in cortile.

3 commenti
  1. fra dice:

    è bello leggere di frollina, le tue parole sono dolcissime.
    Un bacio a te e alla comunicatrice in erba
    fra

  2. Mammamsterdam dice:

    Però spera che ti piacciano altrettanto pure le madri dei morosi, sennò ola vedo grama. Orsite a singhiozzo, ottima definizione, ne soffre anche il capo. ma a volte gli passa.

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