Di dioboni e altre storie sulla materna e l’ora di cattolicesimo

Ieri c’è stata la riunione della materna. La Frollina sarà nella classe rossa, insieme alle sue compagnucce del nido. I genitori nuovi mi sono sembrati simpatici in generale. Le maestre sono della vecchia scuola ma ne hanno parlato abbastanza bene.

Certo. Non è il nido. Non c’è quell’accoglienza calorosa da nido. L’inserimento durerà i dieci minuti del saluto della prima mattina e tutta una serie di attività collaterali a cui ci aveva abituato il posto meraviglioso dove Frollina era annidata saranno solo un ricordo.

Ma è così che va la vita. I bebè piacciono a tutti, poi lentamente l’interesse decresce. Anche da parte della società.

Per fortuna che la mamma eletta rappresentante (un po’ assurdo eleggere un rappresentante quando manco ci conosciamo tra noi, ma vabbè…) ha esplicitamente detto che lei cercherà di patrocinare attività extraasilo. Come gite e pomeriggi al teatro.

Le persone così mi piacciono molto.

E la sua assistente sarà la mamma della MaLta che in quanto a socializzazione e idee era un vulcano anche al Nido. Sono contenta.

Ieri ho avuto l’esatta percezione di come sarà costellata di polemiche (da parte mia) la vita scolastica di frollina.

Si parlava dell’ora di religione. Che a Bologna – nella rossa e evoluta Bologna! – cercano di intruppare nella religione cattolica fin dalla materna. Ovviamente Frollina è esonerata e lo sarà fino a quando non sarà lei a chiedermi esplicitamente di essere catechizzata da quella o da altra religione e spero succederà solo dopo che saremo riusciti a darle una cultura di massima sui principali credo a disposizione e a spiegarle perché papà ed io siamo atei.

Io (o altri, francamente non ricordo) abbiamo chiesto – provocatoriamente! – se l’insegnamento della religione è di religione cattolica e la risposta (secondo me hanno pure pensato che fossimo preoccupati che i nostri figli venissero “inquinati” da qualcosa di diverso) è stata:

“Certo, chiaro. Qui si fa religione cattolica!”.

Mi ha infastidito molto. Perché sono un po’ stufa delle ingerenze della chiesa cattolica all’interno del nostro stato laico. Sono stufa di dover essere continuamente offesa e vilipendiata dai numerosi volantini della madonna e del papa e di radiomaria che occupano ABUSIVAMENTE la mia buchetta della posta, di essere scocciata dai megafoni (mai sentiti megafoni diffondere ciò che avviene in moschea o nella sede di altre confessioni!) che diramano il verbo dei cattolici per tutto il quartiere, solo perché dentro ci stanno facendo una delle loro feste religiose.

Chi sono i cattolici per meritare più diritti degli altri???? (Ovviamente conosco la risposta, so bene che essere occupati dal Vaticano ci toglie molti diritti laici!)

E perché un cattolico può scandalizzarsi se mia figlia dice diobono e io non posso scandalizzarmi della loro arroganza e tracotanza? Perché in una scuola materna di uno stato laico l’ora di religione deve essere l’ora di cattolicesimo?

Io penso che la Bibbia sia uno dei pochi testi alla base della cultura occidentale e andrebbe letto fino in fondo. Da tutti. Noi atei compresi. E invece i cattolici se ne sono come impossessati. Ne hanno fatto un testo loro – defraudando il patrimonio collettivo.

Penso inoltre che se esistessero delle vere scuole di religione, dove una persona poco infarcita di dogmatismi offrisse una panoramica di tutte le religioni, dei punti in comune e di quelli no, delle pratiche, degli usi e dei credo, io ci manderei mia figlia di corsa. Ci andrei anche io, per la verità. Che c’è sempre tanto da imparare e una guida vera potrebbe davvero essere utile per capire perché scoppiano le guerre che si giustificano con la religione e perché qualcuno ha fatto delle scelte, altri delle altre.

E invece esiste solo la religione di stato. Quella che molti tra gli stessi cattolici offendono quotidianamente impellicciandosi per andare all’unica messa natalizia, mentendo sulle proprie abitudini sessuali e conformandosi solo superficialmente alle regole imposte dalla loro Chiesa.

Per la maggioranza esiste prevalentemente questa patina di conformismo e ipocrisia. Di quelli che si scandalizzano per un diobono ma cambiano argomento quando si parla di PRETI PEDOFILI.

E mi rendo conto che dalla materna in poi sarà una lotta continua. Per ricordare che non dovrebbe essere scontato che i nostri figli diventino tutti dei chierichetti e che il battesimo e la comunione e la cresima non sono obbligatori.

Non è che fa più figo e basta.

Che diciamoci la verità: quante persone conoscete che mandano i propri pargoli al catechismo solo perché “poi dopo cosa pensano gli altri bambini?” oppure perché “ma ci vanno tutti, io non ho il coraggio di non mandarci Paolino…”.

Io non lo so. Ma a me la vita mi ha insegnato che a essere coerente c’è più gusto. Diobono.

(Tutti i diobono presenti in questo post NON vogliono offendere la sensibilità di alcun cattolico intelligente che ne capirà, credo, la provocazione. Quelli che dovessero sentirsi lesi da questo testo probabilmente sono abbastanza intelligenti da aver capito che questo non è il blog che fa per loro. Qui si tutelano i diritti degli atei e se per un attimo vi siete sentite violati nella vostra libertà personale, pensate a tutte le volte che è arrivato il prete a casa mia, convinto che gliela avrei fatta benedire, o a quando in televisione mi tocca vedere – quotidianamente – servizi che raccontano la rava e la fava del papa e delle sue vacanze, togliendo spazio alla vera informazione).

Che poi io non ho mica mai fatto nascondimento di come sono eh?

22 commenti
  1. Wasperina dice:

    Atea anche io, da poco. Da quando ho iniziato ad aprire gli occhi. La religione da insegnamenti di pace, amore, fratellanza e bene. Finchè si limita potrebbe anche piacermi come discorso, molte persone fanno del bene per il prossimo.. ma l’organo chiesa cattolica, il papa che spara cazzate, le regole stupide, il chiudersi gli occhi di fronte alla scienza, l’arroganza, la ricchezza.. ecco no. Quindi sono diventata atea anch’io. La favola di Gesu è proprio una favola, credo sia stata concepita per “fare del bene” e si è trasformata in tutto ciò..mito scopiazzato in tutto e per tutto dalla cultura egizia, Gesu=Horus http://it.wikipedia.org/wiki/Horo
    e uguale anche ad altre divinità di molte differenti religioni.Cambiando discorso: Ma vuoi mettere la Frollina in classe rossa… che storia Diobono!!

  2. Federico dice:

    mai sentiti megafoni diffondere ciò che avviene in moschea o nella sede di altre confessioni!

    be’ veramente in paesi a maggioranza musulmana, i minareti delle moschee sono costellati da megafoni che diffondono in ogni direzione le preghiere dei muezzin.
    A Istanbul, capitale molto evoluta di un paese LAICO, la mattina vieni svegliato da preghiere a volume da discoteca.

    In un paese a maggioranza induista ho avuto un’esperienza simile: litanie, canti o non so cosa sparati a tutto volume alle 5 di mattina e di sera. Si sentivano persino a un paio di chilometri di distanza.

    I buddisti sanno essere rumorosossi nelle loro preghiere. I tibetani suonano anche quei lunghi “corni” tipo Yodel…

    Gli unici che (a quanto ne so) non fanno rumore sono gli atei, però anche loro hanno cominciato a dipingere gli autobus.

  3. Slim dice:

    In Australia il problema della religione non esiste.
    Le scuole pubbliche sono laiche , non si festeggia nessun avvenimento religioso, compreso il Natale ( niente recite , niente regalini etc vacanze si pero’ ).
    Le scuole cattoliche sono private, come quelle musulmane e quelle protestanti, quindi se vuoi che a tua figlio impari una certa religione ,devi pagare.

    All’asilo di Isabella ( la materna e’ una classe piu’ in la’, stessa struttura) non c’e’ nessun crocifisso sui muri o simbolo religioso, la religione e’ qualcosa di privato e personale che si impara a casa.

    La maggior parte degli Australiani sono cattolici.

  4. Lumaca a 1000 dice:

    io non sono cattolica, mia madre è credente, mio padre no; io e mio fratello non siamo battezzati, niente comunione e niente cresima. a scuola eravamo esonerati dall’ora di religione e sai perchè? perchè i miei hanno deciso di lasciarci la libertà di scegliere quando ne saremmo stati in grado, e perchè credono fermamente ( e lo hanno trasmesso anche a noi) che la scuola pubblica debba essere laica, senza insegnanti di religione cattolica nominati direttamente dalla chiesa. se un genitore vuole che suo figlio conosca una qualche religione deve essere lui per primo a fargliela conoscere, senza pretendere una religione di stato. certo, se poi la scuola facesse l’ora di storia delle religioni con un insegnante che ha avuto il posto senza passare dal vaticano sarebbe un’altra cosa…

  5. la coniglia dice:

    per dirtene una: io avevo un bravissimo professore di religione e ci tengo a sottolineare di RELIGIONE, non cattolica. Ci ha portato in classe esponenti di ogni religione conosciuta, tra cui anche un satanista. Sai com’è andata a finire? Che un ragazzo si convertì alla religione mormonica e lui venne spostato per punizione da un liceo scientifico, abbastanza sdoganato e tranquillo a un industriale dove c’erano più che altro bestie…in quella scuola c’era anche mio fratello che ebbe anche lui il mio prof di religione. Dice che per protesta contro gli schiamazzi delle classi girava la cattedra e provava ad insegnargli le religioni di spalle, ma in pochi capivano la sua provocazione e gli arekrishna, i mormoni, i musulmani, gli ebrei, i buddisti, i cattolici e il satanista non vennero invitati nell’istituto tecnico…

  6. supertri dice:

    Alla materna di Eddie, come in quella della Frolla, c’è l’insegnamento di religione. Io il primo anno (quello che si è chiuso a giugno) ho lasciato che Eddie lo seguisse solo dopo aver parlato con l’insegnante incaricata. Quando mi hanno consegnato i “lavori” svolti (disegni, libri creati dai bimbi, ecc.) ho notato che praticamente non ha mai parlato della religione cattolica in senso stretto ma di alcuni concetti base “comuni” praticamente a tutte le religioni monoteiste (almeno sulla carta) e in modo adatto a bambini così piccoli (tolleranza, fratellanza, ecc.). Penso che lo farò continuare solo se l’insegnante sarà la stessa anche quest’anno – i bimbi della sezione accanto invece sono stati “catechizzati” ben bene (a 3 anni…)

  7. Luca dice:

    io sono credente convinto e praticante ma… non mi scandalizza quel che dici, perchè condivido in parte le tue riflessioni.
    Io sono per l’ora delle religioni, non della religione cattolica.
    Quella sì mi garberebbe molto, perchè altrimenti come dici tu si corre il rischio di avere una Chiesa troppo presente e alla fine i risultati sono inversi a quelli desiderati (il troppo stroppia, si dice dalle mie parti).
    Sulle feste religiose invece non sono d’accordo con te, perchè volenti o nolenti la religione cattolica è parte fondante della nostra storia e della nostra cultura.
    Un salutone!
    Ciao
    Luca

  8. fra dice:

    Atea dall’età di 10 anni quando parlando di evoluzionismo a catechismo mi risposero che dovevo scegliere se credere in Dio e quindi nella Creazione o nella teoria darwiniana…bè ho scelto! Concordo con te al 100%, soprattutto perchè purtroppo Bologna è piena della peggior specie di cattolici, ricchi, pseudo-intellettuali e buonisti.
    Comunque ogni domenica mattina ho la mia piccola rivalsa…abito di fianco al sacrocuore e quando alle 8.30 i simpatici frequentatori escono dalla chiesa vociando come pecore io vado sul terrazzo in mutande e reggiseno grattandomi amabilmente le chiappe ;D

  9. Trasparelena dice:

    Lo sapevo che su questa discussione ci facevi un post. E ci avrei giurato che comunque ci mettevi solo la tua campana. Perchè hai sempre ragione tu.
    p.s. a me i volantini di radiomaria in casella non li hanno mai messi però abbiamo quelli di 5 diversi centri commerciali e di svariate pizzerie…. e non fanno nemmeno la messa x strada col megafono… forse potresti valutare un trasloco, se ti dà tanta noia.

  10. elisa dice:

    Non è una decisone facile da prendere. Mia figlia segue l’ora di religione proprio perchè paradossalmente non voglio diventi una fanatica religiosa.
    Solo chi sta a contatto col virus ne sviluppa gli anticorpi..

  11. Graziella dice:

    Io son credente e praticante e ho scelto di far percorrere la strada che io ho percorso da sola perchè i miei genitori a suo tempo non mi avevano imposto nulla!
    Metto comunque in preventivo che un giorno Lorenzo abbia altre idee e segua altre strade e non ne farei una tragedia, ma credo anche che le esperienze che ha fatto nel catechismo o agli scout resteranno comunque un ricordo bellissimo e sarebbe stato un vero peccato che non le avesse vissute per una mia scelta!

  12. Chiara dice:

    Per me la questione è ancor più complicata perché io, che mi considero decisamente cristiana e potenzialmente cattolica (anche se i protestanti li stimo di più), tendenzialmente ho deciso che tenterò di dare a mia figlia un’educazione musulmana(o meglio di supportare suo padre nel farlo. Ma la storia è talmente complessa e quello che penso dell’insegnamento della religione (o meglio, della cultura religiosa) è talmente articolato (tocca persino una parte del mio lavoro), che magari scriverò un post a parte.

  13. panz dice:

    @elisa: comprendo la tua scelta e ti ammiro molto. io sono un po’ sfiduciata e di certo la risposta che mi hanno dato le maestre ieri mi toglie la voglia di “sperimentare”. forse se sapessi che la maestra – pur nei limiti del cattolicesimo – è aperta all’altro, gliela farei fare sta ora a mia figlia. Ma appunto, non credo sarà così.
    @graziella: giustamente ognuno fa le scelte che ritiene opportune e più vicine alla propria sensibilità. esistono anche gli scout laici e i viaggi in colonia e le associazioni sportive. io per esempio ho fatto nuoto agonistico e si andava alle gare tutti i fine settimana e ho fatto esperienze stupende, senza bisogno di avere dietro la parrocchia (ma che per tanti versi possono essere assimilabili come tipo di socializzazione). Come atea sarei un po’ ridicola a fare fare cose da cattolica a mia figlia, no? quando sarà un po’ più grandicella poi, valuterà lei. ma mi auguro che non scelta la chiesa solo per l’oratorio ma perché crede veramente nella parola di dio.
    @traspaelena: questo è il mio blog e ovviamente qui c’è la mia campana. ma ci sono i commenti che come sempre sono a disposizione di chi vuole dire – civilmente e senza dietrologie – la sua. se i contenuti ti offendono o non sono coerenti con la tua sensibilità, vai tranquilla che nessuno ti trattiene a forza. non cerco consensi o lettori ad ogni costo, preferisco le persone che abbiano voglia di leggere e rispettino anche il parere altrui, seppur distante dal proprio, senza usare l’arma del giudizio ogni pié sospinto. Io qui dico la mia, mi sembra che tu possa fare altrettanto sul tuo blog o – per l’appunto, se civilmente secondo mio avviso – nei commenti.

  14. Mammamsterdam dice:

    Come nn essere d’accordo? Però mi permetto di dirti una cosa, non ti ci incazzare sempre e così tanto tutte le volte. Le vostre scelte in casa le avete fatte e le persone intelligenti sanno anche quando essere flessibili. Vivi in Italia e frequenti abbastanza mommy-blogs per sapere che questo dell’ora di religione è un problema di tutti. Vai per la tua strada e sii serena. È anche più semplice.
    E comunque sono pienamente d’accordo sugli altoparlanti delle chiese o i muezzin. Se viviamo in uno stato laico, sarebbe bello fosse come Slim dice che è in Australia. Ognuno la religione a casa sua.

    Cosa vuol dire che devi essere tu a traslocare se non ti sta bene? E la quiete pubblica?

  15. monica dice:

    argomento controverso. ho 2 figli, una inizia le elementari e l’altro inizia la materna. non abitiamo nella rossa bologna ma a 80 km da roma. Nè io nè mio marito siamo cattolici, niente battesimo, comunione o cresima, niente matrimonio in chiesa. cerchiamo di essere coerenti ma…
    Ma mia figlia sarebbe stata l’unica bambina a non frequentare l’ora di religione, nonostante la scuola sia frequentata da musulmani e ortodossi e come spiegarle queste differenza a neppure 3 anni? Ho controllato con meticolosità quello che la maestra di religione le diceva, commentando e insinuando sempre il dubbio affinchè lei si ponga domande, sempre. Abbiamo seguito questo stesso criterio anche col piccolo e con lei per le elementari anche perchè sono convinta che debba poter scegliere e io non sono certo una buna “maestra” seppure credente ma asslutamente acattolica…vedremo.

  16. Trasparelena dice:

    @Mammasterdam: sul fatto del trasloco intendevo dire che molte cose ci danno noia nella vita, non solo quelle religiose (a me i 5 centri commerciali che mi riempiono la casella di pubblicità mi infastidiscono di brutto, x es, e infatti non ci vado mai per ripicca), e purtroppo non ci si può fare niente, cioè lamentarsi non serve, o le accetti o fai qualcosa di “fattivo” tipo andare in un posto dove non ti scoccino (a me scocciava lo stadio che c’era vicino all’altra casa e nel cercarne una nuova ne abbiamo tenuto conto x esempio, però non faccio campagne contro il calcio – che peraltro mi fa schifo e trovo sia uno spreco di soldi allucinante – o contro gli stadi) perchè ad arrabbiarsi per tutto non si vive più. E son d’accordo quando dici che ognuno fa le sue scherze
    E tutto il dibattito è nato perchè io ho semplicemente detto che se mia figlia avesse detto Diobono (o altra parolaccia) non l’avrei raccontato dappertutto come se mi vantassi (la mia ha detto vaffanculo, una volta, ma non l’ho certo riportato ovunque per ricordarlo) e la cosa non mi ha scandalizzato per il fatto che c’era coinvolto Dio, pure un’altra qualsiasi parolaccia avrebbe sortito lo stesso effetto, perchè detta da una bambina manco tre-enne

  17. Trasparelena dice:

    @Panzallaria, chiedo scusa per aver usato il tuo blog per dibattere con altri. Mi sembrava il modo più efficace visto che il discorso era questo. se credi sia un abuso cancella pure il commento. Grazie

  18. Panzallaria dice:

    @traspaelena: e invece, come ho scritto nel commento sopra, hai fatto bene. è proprio questo il luogo giusto. nel post io ci metto la mia campana, nei commenti tutti possono scrivere quello che vogliono. ma mi sa che parliamo due lingue diverse noi due, perché io continuo a scrivere – mi sembra abbastanza chiaramente – delle cose e tu continui a imputarmi di avere scritto il contrario…il commento precedente mi sembrava proprio sulla stessa lunghezza d’onda no? poi è chiaro che ognuno sul suo blog è libero di cancellare o meno commenti fastidiosi. ma non mi sembra questo il caso, per cui…
    ora basta però polemiche per favore. il mio blog è sempre qui se vuoi passare a leggerlo, se fai l’arrogante come su fb ti rispondo (e porcaputtana basta con sta storia del vantarmi di mia figlia che dice diobono, ma che cazzo ne sai te che spari giudizi a destra e manca!) se esageri ti cancello, se non vuoi più passare a leggere, amen! ci sono tanti blog per il mondo da giudicare e tagliare a fette 😉 e io e te – francamente – non abbiamo mai mangiato pasta e fagioli insieme per cui non piangerò sul nostro addio 😉

  19. Trasparelena dice:

    @Panzallaria, scusami, non mi sembrava di essere stata arrogante su FB, non più di te, comunque.
    Se scrivi delle cose sulla pubblica piazza è normale, secondo me, ricevere opinioni concordi con la tua e opinioni discordi. Io in effetti sono discorde, e per questo mi son sentita dare nell’ordine
    – della bigotta
    – della maleducata
    – dell’arrogante
    tra le righe pure dell’ignorante, ma hai già detto che non è vero, quindi avrò capito male
    E i miei commenti precedenti non volevano assolutamente essere polemici.Forse io non sono brava con le parole (faccio anche un lavoro dove si usano di più i codici e i numeri delle parole) e mi sarò espressa in modo inappropriato.
    Ma MAI sono stata maleducata e MAI ho voluto essere arrogante.
    E MAIPIU’ discuteremo su FB, non ti preoccupare.
    Che comunque, scommetto che se tutto ‘sto discorso l’avessimo fatto dal vivo, sarebbe finita diversamente.

  20. Pietro dice:

    Ciao Frò,
    certo che definirsi atei è una gran tristezza, e poi se sei atea perchè pronunciare il nome di qualche cosa che non esiste?
    a presto, con affetto
    Pietro

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