Autunno di questi miei tempi

Ci siamo ritrovati tutti al parco. Un sacco di bambini che erano al nido con Frollina. Le loro madri. Ci siamo raccontati le vacanze, i momenti faticosi e quelli no. I bambini hanno giocato che il parco in questi giorni sembra Calcutta. Frollina è a tratti antipatica e sgodevole e tende a “immiare” tutto quello che trova intorno. Cerco di spiegarle che la condivisione è alla base di qualunque rapporto umano e che gli amici sono fondamentali e ogni tanto mi guarda e mi dice “Ho fatto pace con questo e con quello”.

Abbiamo conosciuto proprio delle belle persone l’anno passato. Mamme che sono diventate amiche e con cui ci sono similitudini di vita. Padri intelligenti. I bambini non si sono dimenticati delle esperienze comuni e quando la bocca di mia figlia si riempe gioiosa del nome di un suo compagno, è meraviglioso vederla saltare e ridere dalla felicità dell’incontro.

Siamo andate a vedere i cavalli sui colli. Con la Malta. C’era anche Roberreffor, un cavallo albino e biondo con le lentiggini. Gli abbiamo dato la paglia e abbiamo annusato il vento forte che fischia tra le colline. Le bambine hanno atteso di avvistare San Luca per poterlo urlare (da brave bolognesi doc!): “San Luca! San Lucaaaaaa!!!!”. Tutto rosa nel tramonto.

Attendiamo pizze con le mamme e le vecchie dade e pomeriggi di gioco con quelli che abitano più distante. Che ognuno andrà in una scuola diversa e allora bisogna che poi ci raccontiamo come è diverso entrare alla Materna.

Siamo state in merceria con la bici, ieri. A comprare il sacchetto per il cambio scolastico. La merciaia ci ricama sopra il nome e la frollina ha voluto anche un’iconcina di HelloKitty.

Sento odore di autunno e non vedo l’ora porcavacca. Che ci sono tutte queste energie lì, pronte a muoversi e a prendere il volo. Peccato solo che non è più tempo di scegliere i diari, che io adoravo scegliere il diario per l’anno scolastico che stava per iniziare. Mi piaceva immaginarlo pieno di scritte e “dediche” e patacchini. Ne annusavo sempre un centinaio, prima di scegliere quello giusto.

A pensarci però, con il nuovo lavoro avrei proprio bisogno di un’agenda dedicata.

Io.

quasi

quasi

torno in cartoleria ad annusare carta.

5 commenti
  1. LM dice:

    Da poco sono diventata una dada e, in questa nuova avventura, l’esperienza del parco è quella che mi è piaciuta di più. Quasi un piccolo mondo colorato che cresce protetto da quattro alberi, che ha le sue regole, i suoi abitanti, e che ne accoglie i nuovi, non prima di averli osservati a lungo, con uno sguardo sospettoso che spesso precede un sorriso.
    un saluto,

  2. chiara dice:

    anche io annusavo i diari, e pure gli astucci! L’astuccio lo sceglievo soprattutto per l’odore che faceva… bellissimo!

I commenti sono chiusi.