Otium e natale

Alla fine ce l’abbiamo fatta. Niente festa di natale con i genitori: ci avevano annunciato all’inizio dell’anno scolastico, le maestre della scuola. Troppa gente, troppo casino. Facciamo una festa a porte chiuse.

Allora noi ci siamo messi d’accordo, tra genitori, per trovare un luogo alternativo dove fare festa.

Abbiamo affittato una sala. Una mamma che lavora in pubblicità ha fatto la locandina, le rappresentanti di sezione si sono date da fare per coinvolgere tutti e ognuno ha portato qualcosa. C’era il dj. C’era la pentolaccia. C’era persino il truccabimbi. Io mi ero offerta per raccontare le favole ma non è sembrato essercene bisogno.

Nell’organizzazione di questa cosa ci ho messo del mio aprendo un social network per i genitori della classe di frollina. Così comunichiamo tra di noi, possiamo scambiarci news, invitarci alle reciproche feste e tenerci aggiornati sugli eventi per bambini in città.

Una vera classe 2.0 😉

La sala affittata è quella di un famoso centro sociale in zona. Quello dove al venerdì e al sabato si va a ballare. E a pensarci bene quello dove Tino e la sottoscritta si sono ri-conosciuti. Dove abbiamo ballato la prima volta insieme, dove io mi sono infatuata di lui.

E’ anche il centro sociale dove l’ultima volta che ci sono andata a ballare, con degli amici, ero incinta e non lo sapevo ancora e quando sono uscita sentivo la testa girare e un po’ di nausea e pensavo fosse per la cappa di fumo della sala.

Chi l’avrebbe mai detto che ci sarei tornata un sabato pomeriggio, per la festa dei bambini extrascolastica!

Stamattina siamo pure andati in centro, con l’autobus. Siamo andati a guardare l’albero di natale. Quest’anno il comune ha deciso di fare un albero “anticrisi” e pro riciclo.

Tutto intorno all’abete ci sono delle biciclette collegate alle lucine e se vuoi vederle accese devi pedalare.  Concettualmente l’idea è molto bella, solo che hanno usato (per ovvi motivi) delle biciclette vecchie, trovate e rimesse in moto, e sono già tutte mezze rotte. In molte mancano i pedali e così sono inutilizzabili. Alla vigilia, se continua così, l’albero sarà spento.

L’albero è anche abbastanza striminzito: forse a monito delle genti, come a dire “attenzione al portafogli” peràò l’iniziativa la trovo lodevole. E almeno fa riflettere un attimo sul concetto di riciclo e riutilizzo delle cose.

E’ stata una bella giornata. Una giornata di Otium. Non nel senso intellettuale del termine, ma certamente nel senso familiare. E spero, in questo natale che si avvicina, di non prenderlo male come gli altri. Che a me il natale fa questo effetto. Tutti gli anni parto con una montagna di buone intenzioni di stare bene e fare solo delle cose belle e che mi vanno e finisce sempre che arrivo al 25 che vorrei fosse già il 2 gennaio, per tutto quello che il natale comporta. Emotivamente e praticamente.

Per intanto non ho ancora comprato un regalo che uno (che anche questo è un argomento dolente, che io odio fare i regali di natale. Preferisco di gran lunga elargire senza un motivo ;-)) e già questo è un ottimo inizio per non stressarmi troppo.

2 commenti
  1. la.coniglia dice:

    bravi, non si può non festeggiare bimbi e genitori a Natale!!!
    Un bacio grande, la tua coniglia

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