Tante donne senza paracadute a Firenze, l’8 marzo

Da Firenze – Da “Mamma senza paracadute” a mamme nella rete

Jolanda ci ha raggiunti a Bologna da dove siamo partiti in auto per Firenze. La frollina da domenica dava segni di malmosto e le è venuto un cagotto ad hoc, tanto che abbiamo deciso di rientrare nella notte, invece di fermarci a dormire lì: i figli sanno sempre come toccare i tasti giusti ;-).

La biblioteca delle Oblate è un posto meraviglioso. Lo consiglio a tutti i fiorentini. E’ un chiostro stupendo con affaccio sul Duomo di Firenze e con le sue numerose sale letture, il caffè e gli angoli dove poter leggere e scrivere, sta aperta fino a mezzanotte. Anche la biblioteca dei bambini è aperta alla sera!

Lidia Castellani l’abbiamo incontrata al bar, mentre con Silvia Nascetti concordavano il programma della serata. Mi sono emozionata in quel modo pieno di chi incontra un personaggio che si è costruito nella testa. Poche volte ho avuto l’occasione di conoscere di persona uno scrittore che amo e questa volta ho potuto perfino sedermi accanto a lei, discutere e dialogare come fossimo due amiche.

Privilegio che terrò caro nei ricordi quando sdentata racconterò le mie avventure ai nipotini. Sempre che la tormenta di neve che si sta abbattendo su Bologna non trasformi questa giornata nell’apocalisse di Tortellini city e buona notte ai suonatori, ovviamente…

Dopo 5 anni ho conosciuto la Meringa. Una delle prime blogger che ho scoperto quando ho aperto questa casa digitale. Una donna vulcanica, piena di verve e simpatia frizzante con cui non ho potuto che sentirmi a mio agio.

Meringa, Lidia e io abbiamo composto un minuetto per il pubblico, durante la serata. Lidia leggeva un passo del suo libro e a turno noi rispondevamo con brani dei nostri blog.

La Meringa è stata divertentissima e da attrice navigata ha saputo toccare le corde giuste con i suoi pezzi spassosissimi.

Io ho giocato sull’accento emiliano. Alla fin della fiera a un particolarismo bisogna pure attaccarsi, se non si vuole sfigurare.

Lidia Castellani che legge brani di un libro che risuona nella mia testa è emozionante. Con la sua voce pacata, la gorgia toscana e quella proprietà lessicale e ritmica delle sue pagine, mi ha fatto innamorare. Forse lo noterete nella foto del post precedente, che c’ho davvero lo sguardo innamorato!

Silvia Nascetti è un portento. Dà l’impressione di essere una di quelle persone che una ne pensa e cento ne fa. Ha una grande lucidità, un senso pratico che le invidio e la capacità di attrarre consenso e affascinare.

L’assessora del Comune di Firenze,  Cristina Giachi , mi ha colpito moltissimo. Giovane e molto poco retorica. Ha saputo toccare le corde giuste, parlando di maternità e conciliazione e ha veramente dimostrato di essere una donna di grandi qualità e per nulla ingessata dal suo ruolo istituzionale. Per una bolognese che sta vivendo il momento più buio degli ultimi 50 anni, nella storia comunale della sua città, è stato come respirare aria fresca. Una ventata di Ventolin per un’asmatica.

L’unico uomo al tavolo – Luca Signorini – (era in bilico sul trespolo, credo sia stato l’unico motivo che non lo ha fatto fuggire!) mi è piaciuto un sacco. Per come ha commentato il libro di Lidia (che gli appunti di un uomo a margine di un libro che avranno letto in maggioranza donne, sono sempre preziosi), per il suo bel progetto: yabooks, che consiglio a tutti di visionare. Si tratta di un modo rivoluzionario di intendere la lettura per influire maggiormente sul mercato editoriale e le scelte circa gli autori da pubblicare.

Tino era seduto in prima fila a farmi il tifo con lo sguardo e a riprendere e fotografare con quel gusto un po’ retrò che lo rende un Cartier Bresson dei ciechi.

Se visitate l’album che ho postato su Picasa, potrete notare come la Meringa ed io sembriamo più due protagoniste di una telenovela della tivu di quartiere, vista da un televisore sulla cui antenna ha cacato un piccione, piuttosto che due amiche in posa per la foto ricordo.

Sono stata bene. Siamo andati all’aperitivo e poi a cena e ho avuto modo di approfondire la conoscenza con persone davvero interessanti, di parlare di identità femminile, di rivoluzione che parta dalla Rete e di progetti da condividere.

Ma si è anche disquisito sulla pappa al pomodoro che, per la prima volta in vita mia, ho assaggiato.

Note commoventi della serata: Mestiere di Mamma era in sala e GIURO abita lontanissimo. Ha preso la macchina ed è venuta per assistere a questo evento.  Continuavo a guardarla basita, sentendomi anche un tantino in colpa per questa sgaloppata. Le ho promesso un monumento digitale che superi la million dollar page. Alla fine della tavola rotonda si è avvicinata anche Giulia che ho scoperto essere una lettrice di questo blog e nell’emozione e imbarazzo di conoscere una persona che “mi legge”, ho sbiascicato quattro frasi da bambina di 2 anni, che le sarà sembrato di avere a che fare con un criceto che gira sulla ruota.

A Firenze faceva un freddo birichino, preludio di una nevicata straordinaria (a Bologna da ieri cadono fiocchi pesantissimi e infuria la bufera, tanto che ormai le strade sono coperte da uno strato di 40 centimetri di neve!).

Sono stata molto felice e grata al destino. Sto facendo delle cose molto belle e a volte mi dico che ho un gran sederone (l che coincide letteralmente con la verità, ma non ho mai pensato potesse avere una duplice valenza!).

12 commenti
  1. gio' dice:

    … certo che quel (bellissimo!) fascione di mimose sul tavolo fa proprio tanto ‘festa della donna’, eh?!! 😉
    Ancora complimenti!!

  2. Virgy dice:

    Complimenti, peccato che a volte come ben dicevi i figli sanno come toccare le corde giuste e le bronchiti o i cagotti sono di una puntualità svizzera!
    Farai altre cose da queste parti, vero???

  3. Panzallaria dice:

    @virgy: spero davvero! mi è spiaciuto che non ci fossi ma conto sul serio di tornare. magari con lo spettacolo…chissà! 😉

  4. lidia castellani dice:

    Una squadra incredibile per una serata così carica di energia che se mi avvicino alle Oblate qualche scarica la sento ancora.. mie care ‘blogger’ ora però dovete farmi una promessa..datemi un solo indirizzo per ognuna di voi (a parte facebook) dove possa affacciarmi e trovarvi.. affinchè sia umanamente possibile seguire le vostre iniziative, altrimenti mi perdo e vi perdo!
    E non lo vorrei.. un abbraccio, lidia

  5. Giulia dice:

    Io ho balbettato farsi senza senso, non tu!!! Comunque voi oratrici siete state tutte fantastiche, delle vere DONNE A CUI ISPIRARSI!!! E in questo periodo buio ne trovo così poche….ognuna ha portato qualcosa di suo che ha contribuito a dare una BELLA E VERA immagine di FEMMINILITA’, direi che se lo scopo era anche questo ci siete riuscite in pieno!!! A quando la prossima????

  6. Luca dice:

    Francamente devo dire che all’inizio la posizione precaria era il motivo per il quale le mie gambe avevano l’input programmato sullo “stop”, il ruzzolone dalla piattaforma del palco oltre a causarmi dolore fisico, avrebbe diminuito non poco la mia dignità. Poi ho sentito che “nelle donne presenti” c’era la volontà di dialogare e di cercare di farsi capire, missione non facile vista la “semplicità” di ragionamento di noi uomini, quindi ho provato ad assorbire i messaggi, per avere la possibilità nel futuro, quando l’istinto mi consiglierebbe di stare fermo per evitare di fare danni, di provare a muovermi per fare quello che è necessario e giusto fare. Grazie quindi a tutte voi della serata e dell’occasione.

  7. Simona dice:

    Help! A proposito del libro di Lidia Castellani, in libreria mi dicono che non si trova nei vari magazzini…è possibile?
    Grazie
    Simona

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