Qualcuno mi spieghi come funzionano i bambini di 3 anni

Adesso qualcuno mi deve spiegare per bene come funziona. Cioé, una si impegna tanto quando le nasce la figlia affinché ci siano regole chiare e si stabilisca una sana ripartizione di letti e camere e momenti della giornata e si ritrova, quando suddetta figlia ha già ampiamente superato i tre anni, che è tutto da rifare.

Adesso qualcuno mi spiega perché io – che quando avrebbe pure avuto un senso – non ho voluto piegarmi alla logica del co-sleeping, ora mi ritrovo che invece di dormire nel talamo non-nuziale con Tino, dormo nel talamo non-nuziale con Frollina mentre l’uomo che mi sono scelta per la vita russa in salotto, steso sul divano, con qualche coperta di fortuna.

Adesso qualcuno mi deve spiegare cosa è successo.

Fino a due settimane fa la frollina era la bambina più autonoma del mondo. Roba che l’hanno perfino vista uscire dalla discoteca da sola e schivare l’alcolimetro con qualche trucchetto da navigata post-adolescente.

Dormiva tranquillamente nel suo letto e questa sicurezza serviva – almeno in parte – a ripagarci del fatto che non si addormenta prima delle 10.30 di sera.

Poi una sera mi ha chiesto di dormire con me

Le ho detto che si, era una buona idea visto che non lo facciamo mai e sono stata molto contenta di questo momento di calore e affetto e spaparanzi familiari. Che con frollina, diciamo la verità, mi sono beccata il primo bacino 6 mesi fa e non ci sono mai state troppe effusioni.

L’idea le è piaciuta talmente tanto che ha voluto fare il bis e poi il tris e poi sempre dormire con mamma, sempre.

Prima di Firenze, capendo che stavamo per andare via per una notte, si è fatta venire il cagotto.  Non vuole stare con i nonni, non vuole stare con le amichette, non vuole stare con nessuno tranne che con la sottoscritta.

Al mattino, quando mi sveglio, devo comportarmi come un ladro nella notte, perché se si accorge che sto uscendo per andare in ufficio, mi si attacca ai polpacci come un cane da guardia e non molla la presa fino a quando non ci siamo appiccicate ben bene per almeno mezz’ora.

Non che m dispiaccia, per la verità. Io sono una molto fisica, adoro le coccole e la riempirei sempre di baci.

Da quando la sua sensibilità affettiva si è tanto acuita, mi emoziono sempre a sentirle ripetere “Ti voglio bene” o “Che tettone grandi e morbide” come se appoggiandosi al mio petto andasse in Paradiso.

Mi piacciono i suoi baci volanti e quelli stampati in piena faccia. Mi piacciono i disegni d’amore, le favole in cui io sono sempre molto bella e le storie di noi che facciamo cose insieme.

Cerco di passare molto tempo con Frollina e in tutta franchezza, non credo di essere una mamma assente. Dalle 16.30 di ogni pomeriggio sono con lei e alla sera, prima di dormire, strizzo i neuroni per fare uscire sempre una favola nuova.

Facciamo giochi, mi invento idee e cose da condividere con lei, manco fossi Art attak!

Eppure, attualmente, sembra che non basti mai. Ha sempre e costantemente bisogno di me, della mia vicinanza, della mia presenza.

Giorno e notte.

Dice che non vuole chiudere gli occhi nel suo letto. Proviamo a chiederle se ha preso paura, se ha fatto brutti sogni ma risponde che no. E’ solo che le piace molto dormire con me. Dice.

Suo padre si sta cartavetrando la schiena. Perché il divano è comodo, ma resta comunque un divano.

Io mi sento un po’ “scollata”. Siamo un’allegra famiglia felice ma vorrei anche recuperare la dimensione “siamo un’allegra coppia felice”.

Insomma.

Non so come fare.

Abbiamo provato ad addormentarla nel lettone e trasferirla successivamente e non funziona. Si sveglia e piange e dice che lei vuole stare nel lettone.

Abbiamo provato a raccontarle l’antefatto della storia delle api e del miele  e non ha funzionato nemmeno quello: il fatto che mamma e papà abbiano bisogno del loro spazio le sembra una barzelletta tanto quanto a noi altri ci appaiono le affermazioni del NanoMalefico.

Secondo me non è mica giusto che un bambino dorma con la mamma sempre, spodestando il papà. Lei c’ha un letto così bello e una stanza allegra e a me piacerebbe che apprezzasse questo aspetto della vita.

Poi è anche vero che

forse è solo una fase

forse dobbiamo avere pazienza

ma il dubbio che poi – più passa il tempo  più diventa difficile ristabilire dei ritmi

io ce l’ho

E pensare che quando c’aveva sei mesi sono pure andata sboroneggiando in giro per tutta quella storia della settimana “nazista” che aveva portato tanti e bei risultati!

Qualcuno mi deve spiegare come funziona

io credevo che fosse anche un po’ un percorso a punti

mentre mi sembra più come il Monopoli.

A seconda della carta che peschi, finisci in prigione o tiri su la carta dell’imprevisto.

26 commenti
  1. Doc dice:

    Penso che attraversino tante di quelle fasi, a quest’età, che nel momento esatto in cui pensiamo “Ok, questa cosa è a posto, è stabilita, è COSI'”, no: niente, è già cambiato tutto.
    Forza e coraggio mamma Frò! 🙂

  2. papà alto dice:

    è un attimo, ti distrai e tutto si resetta.
    noi quand’era piccolina si addormentava sempre sola nel suo lettino e abbiamo pensato: “è fatta!”. è bastato una volta nel lettone per scompaginare tutto.
    ora si addormenta nel lettone e poi la trasferiamo di là, dove fortunatamente resta. come invertire il processo ancora non lo so…

  3. ll dice:

    il nostro si addormenta nel lettino e poi quando si sveglia deve venire nel lettone se no non c’è verso. Facciamo metà per uno? 🙂

  4. Andrea Garbin dice:

    Michele il mio primo mi ha fatto morire di sonno, per tenerlo nel suo lettino, passavo le notti in coma tra il letto matrimoniale e il suo lettino, nella sua stanza. Una notte che non ne potevo più l’ho sninnato nel lettone e ci siamo addormentati, ad un certo punto ha pianto e io mi sono messo a sninnare senza lui sopra…… ero davvero cotto, ma ho resistito e dalla notte dopo è tornato nel suo lettino.
    Adesso il secondo, Tommaso si addormenta dopo la favola sul lettone, attaccato alle mie orecchie, poi lo trasferisco nel suo lettino vicino al nostro ed in genere ormai tira fino all’alba, anche se non vuole coperte addosso e questo a volte mi tiene sveglio. Passerà anche questo periodo e inevitabilmente si porterà via cose così e cose di incredibile stupore e bellezza. Sono le cose della vita e so che chi non le ha vissute si è perso davvero tanto.

  5. adele dice:

    bella metafora:-) Secondo me, ma sai che parlo solo per buon senso e non per esperienza, è proprio un gioco di fasi e di momenti. Detto questo, le fasi finiscono e devono finire per il bene di tutti e non mi sembra egoistico pensare al bene della coppia anche perché la serenità familiare è fatta da un complesso puzzle di cui fa parte anche quello.
    Se vuoi prox volta che passo facciamo una bagna cauda, poi vediamo se Frollina vuol dormire con la mamma;-)

  6. mamma della malta dice:

    NESSUNO FINGA CHE IL SUO BIMBO DORME SEMPRE SERENAMENTE NEL SUO LETTINO!FALSI!

    LA REALTA’ E’ QUESTA:
    MARITI CHE RUSSANO E BAMBINI CHE NON MOLLANO LA PRESA!
    NEL MIO CASO IL MOTTO E’DIVENTATO: ù
    L’IMPORTANTE E’ DORMIRE E CHISSENEFREGACOME…..

  7. Simona dice:

    Il mio Michi ha quasi 12 anni e (quasi) ogni sera vado nel suo letto e mi addormento con lui. Verso le due di notte mi alzo e vado nel letto matrimoniale dove, dalla mia parte, fa un freddo becco. Quindi mi azzecco al mio compagno per scaldarmi e dato che lui ha il sonno leggero lo sveglio e gli alito poi per il resto della notte nell’orecchio sinistro. Ovviamente è lui il più felice di tutto questo…
    Ma se provo a interrompere questo perverso meccanismo, non sto a dirti quali diabolici sotterfugi usa mio figlio per ricattarmi e farmi sentire in colpa. E io rimando…

  8. polly dice:

    omioddio, tra un po’ mi faccio la pipì addosso dal ridere. quando ho letto quella di frollina che schivava l’etilometro dicevo di non resistere più.
    detto questo, scusa se mi intrufolo nel tuo blog ma…anch’io ho tentato quella della settimana punitiva per farli dormire con relativo sboramento in giro. ma poi mi sono accorta che la permanenza nel loro letto dopo il “metodo” non è affatto definitiva. ‘azz.

  9. mammemigrata dice:

    Mah, io sono forse anche una nazista, perchè per me è sempre stato fuori questione di farli dormire nel lettone senza motivo… però ho sempre anche creduto che la storia del “basta una volta e poi il vizio si insidia” non sia molto plausibile… a parte che con i bambini è sempre così, ti sembra spesso di fare un passo avanti e due indietro… ma se lei è sempre stata indipendente e ora ha un periodo così vuol dire che qualcosa ci sarà… ci sono momenti così, in cui magari hanno più bisogno di sentirci vicini… magari cerca di trovare un modo con lei, per scoprire cos’è che le fa sentire questo bisogno… è vero che ci vuole tanta pazienza, e che è difficile trovare il giusto equilibrio, però, insomma, i bambini non sono come noi che sappiamo dare un nome alle nostre emozioni, per loro è difficile e bisogna riuscire a trovare un modo…

  10. fra dice:

    Imponiti, so che è brutto dirlo, ma io ho fatto la stessa cosa con i miei genitori e fino a 13 anni(!!!) ho dormito con mia madre. Credo di avere ditrutto parecchio della loro vita di coppia e non passa giorno che non me ne penta. Parla con frollina e trova un modo perchè torni a dormire da sola o davvero potrebbe diventare un’abitudine. Magari il mio è solo un caso, ma ho fatto proprio la stessa cosa, dalla completa autonomia, sono passata esattamente a tre anni a voler dormire solo con la mia mamma, e non c’erano versi per farmi cambiare idea.
    Un bacione e so che riuscirai a convincere Frollina che il suo letto è un posto fantastico in cui addormentarsi
    fra

  11. nadia dice:

    Non so come sia successo, ma per una strana alchimia chiamata “rituale” per il momento con Alberto e Lorenzo funziona.
    Ore 19:40 sacra svestizione pigiama a tutti, ore 19:55 si approda nell’ “isola felice” (lettone), mega storia, ore 20:15 con la formula magica “ogni bimbo nel proprio lettino!!!!” vanno nel loro letto, rimbocco delle coperte, bacio coccola e poi si spegne la luce.
    Entrambi ci provano comunque ogni sera a buttare lì il sasso per restare nel lettone. Ma ho visto che mettendoli davanti all’evidenza che:
    -il sovraffollamento è pericoloso “…e se mi giro e ti schiaccio!?!?!?!?”
    -ricordando la penuria di letti “…e dove metto a dormire papà???”
    -fino a quella surreale “…d’accordo, io e papà nel lettino di Alberto…”(per fortuna non ci hanno ancora sfidati a questa improba impresa)
    dico che per il momento funziona.
    Per il momento, perché cadere nelle mille e una trappole di piccoli seduttori in erba è davvero un attimo!!!!!!!!

  12. Chiara dice:

    Secondo me il punto centrale è quel “L’idea le è piaciuta talmente tanto che ha voluto fare il bis e poi il tris e poi…”
    Ecco, con i piccoli adorabili mostri vale il detto “una è poca, due sono troppe”.
    Personalmente sono per fermezza assoluta (almeno passata la primissima infanzia), soprattutto visto che la prole occupa già tutto il resto della nostra (piccola) casa, quindi almeno il lettone è circondato di metaforico filo spinato. E ancora meglio, fin da piccola Zoe ha avuto chiaro che se io avevo diritto a un micronico spazio mio… lei avrebbe potuto accampare lo stesso diritto. Essendo ragazza sveglia, mette da parte per l’adolescenza!

  13. silvia dice:

    La penso come mammemigrata..Forse è una fase..magari a scuola le hanno letto una favola brutta..magari ha subìto un piccolo trauma..magari ha paura di perderti..Io proverei comunque a farla tornare al suo lettino..perchè a questo punto non ti sdrai un pochino con lei e la fai addormentare con lei a fianco???

  14. carla dice:

    credo che i figli unici possano andare incontro più facilmente a questi periodi proprio perchè non hanno fratelli con cui condividere la cameretta, in ogni caso ricordo che intorno ai tre anni le mie bambine hanno sofferto spesso di paure notturne. Non ti agitare più del dovuto,così come è arrivato questo periodo finirà. solo un suggerimento, anche se sono certa che è superfluo: studia i comportamenti di tua figlia quando entra a scuola o quando la lasci a casa di un’amichetta o insomma nei momenti rituali della sua giornata, se la vedi serena non ti preoccupare e sii serena anche tu.
    sei una mamma fantastica 🙂
    Carla

  15. Mammamsterdam dice:

    Senti, dormire in compagnia nel lettone piace assolutamente a tutti, è più caldo e si sta meglio. Poi è una fase e magari passa. Da noi è una cosa fluida a volte il grande ha un mesetto di insicurezze e ce lo ritroviamo nottetempo in mezzo se l’abbiamo cacciato la sera, dopo due settimane passa. andiamo, veniamo ci spostiamo, abbiamo il divano letto e il lettino degli ospiti sempre pronti e rifatti, a volte dormo io nel letto di nqualche figlio se rientro tardi e scopro che camera mia è una zattera di maschi.

    Un paio di consigli miei e di mia suocera: lei ha tenuto un materassino sempre pronto e fatto ai piedi del suo ketto con l’accordo per i due piccoli che si addormentavano a letto loro e se per caso la notte si sentivano soli, o paura o altro, potevano venire lì. Quando la più piccola ha compiuto tre anni l’ha olto con le enormi proteste del meno piccolo che ne aveva 6.

    L’altra cosa che noi ripetiamo sempre e comunque è che il letto è nostro, che sono sempre i benvenuti ma che è nostro. Secondo me con il carattere che ha Frollina il giorno che le metti in camera un lettino definitivo dove all’occorrenza potete dormire anche voi, vedi che le viene pure a lei la sindrome da: il letto è mio e non ci dormono altri.

    A tre anni cambiano tantissime cose nella vita e nella percezione della stessa dei bambini. Non è che tu sei assente (e lo so che a noi madri piace sentirci l’ombelico del mondo dei figli ed è sempre colpa nostra, ma disilludiamoci, se la cavano anche da soli), è lei che diventa sempre più presente al mondo.

    Anche Ennio è diventat fisico e coccoloso a due anni e rotti, solo perché era gelosissimo del fratello che è sempre stato uno sbaciucchio ambulante. Frollina evidentemente ha scoperto adesso le coccole e deve salvare la faccia trovandosi una scusa per farle. Che noi grrr-girrrlls mica ci mettiamo così a dare sbacetti e tette (anche per le tette, a un certo punto ho cominciato a ribadire che erano le mie eccheccavolo, tre maschi per casa e tutti e tre che cedono di averci un diritto di prelazione, o perché ricordano il latte, o perché il latte è finito, o perché siamo sempre una coppia pure noi).

    Insomma ribadire per bene e con coerenza il territorio e i confini a quest’età mi sembra abbastanza fondamentale, ciò nulla togliendo al grande piacere reciproco di stare insieme nel lettone, farsi le coccole ecc. Tuttte cose rimandabili alla domenica, colazione letto per esempio. Questo era il grande rituale con i miei e miofratello che era il mammone della situazione si alzava presto già a 6 anni per prepararci grandi colazioni.

    Anche mia madre e le sorelle adulte adoravano andare nel lettone con la loro mamma quando si rivedevano e piace anche a me e lo faccio quando posso. Che dormire con la mamma è una delle grandi consolazioni della vita, questo è vero, ma, appunto, segniamo un po’di territorio, via.

  16. Mamma Cattiva dice:

    C’è stato un momento, forse proprio ai tre anni, ma non ha importanza, che Leo non voleva più fare il bagno e io mi sono chiesta dove avessi sbagliato. Infondo non l’avevamo mai traumatizzato, a 6 mesi lo portavo in piscina e mentre tutti gli altri (i genitori) cantavano “intorno alla vasca vogliamo giocare” lui si addormentava e non lo svegliavo neanche con due tre schizzetti gelati. Ma non c’era verso, urla di terrore. Ora se ti devo dire cosa poi sia successo non ricordo perché il bagno ora la fa tranquillamente. Passi un periodo da panico in cui tutto sembra irreversibile ma poi ritorna tutto indietro o anche meglio di prima. A me piace pensare che i bambini vivono delle fasi di regressione, facciano dei passi indietro come per prendere la rincorsa e lanciarsi poi in avanti ancora più veloci.
    Siamo mamma&papà contro il co-sleeping, il letto è nostro, voi avete il vostro, ma ci sono delle sane bellissime eccezioni che ci godiamo il sabato o la domenica mattina.
    Quando capiscono che nulla è per sempre si danno una regolata. Un bacio, Fro’. Io con una mamma così non vorrei mai staccarmi da lei…

  17. Rocciajubba dice:

    Io sono stata a lungo pro co-sleeping.
    Questione di sopravvivenza visto che Belvetta ha ciucciato latte sempre soprattutto la notte fino a 15 mesi.
    A 20 mesi ho vinto la battaglia con Daddy-Bear e l’ho spostata in camera sua NEL LETTO A UNA PIAZZA. Lo scrivo grosso perchè per noi è stato fondamentale. Finchè la mettevo nel lettino in camera nostra era tutto un su e giù. Il letto da grande è stato un toccasana.
    Ogni tanto quando fa incubi o mangia gnu arrosto a cena dalla SantaSuocera o ha la febbre alta la teniamo con noi per dormire meglio tutti, ma è raro ormai.
    Però la addormento nel suo letto standole vicino e so che se fa un incubo dovrò o sdraiarmi con lei cinque minuti o farle le carezze fino a che non si addormenta.
    Tutto questo per dirti che passerà.
    Però non è detto che il papà debba dormire sul divano. provate a stare in tre. Protesta se ci provi?
    Noi ci riusciamo in un letto molto più stretto del normale quindi la logistica dovrebbe essere dalla vostra, ma l’importante è che sappia che il papà non sis fratta. Lei è “ammessa” nel VOSTRO letto. E non sarà per sempre.
    Però ascolta questo suo bisogno perchè è solo questo. Hai pescato la carta “bisogno” dalle probabilità. E vedrai che presto finirai a possedere Parco della Vittoria.

  18. elisa dice:

    la mia non ci vuole stare. Quando è malata ci viene, dopo un po’ si stufa e se ne torna nel suo.
    Il segreto è:STARE IN TRE, NON CEDERE. Lei si sentirà scomoda e tornerà. Non mollare!

  19. ba1976 dice:

    perchè non provi a dirle: “OK, puoi dormire con la mamma ma solo un giorno a settimana?”
    guarda, noi gaia ce la ritroviamo nel lettone molto di più ora che nei tre anni passati. Un pò che abbiamo mollato noi, nel senso che prima io avevo i sensi di colpa se dormiva più di 10 minuti nel lettone, adesso proprio me ne frego, se fa un incubo, lei arriva, mi dice: “mamma c’è il lupo di là” e io la prendo in mezzo e notte notte.
    Però subito, la mattina appena sveglie, le dico “stanotte vai nel tuo lettino eh” e lei su questo da retta.
    Poi, se non c’è suo padre, sa che il lettone è suo di diritto.
    Sai che c’è? io ero pro estevill e pro “Solo nel tuo lettino” e tutte ste menate varie, che ho riempito pagine e pagine del blog. Ora mi faccio andar bene ste crisi di mammite acuta… e poi tra un mesetto arriva la cameretta nuova col letto singolo grande, mal che vada lu va lì se proprio non riesce a dormire durante le invasioni.
    Se osassi dirle che il lettone è di mamma e papà per farsi le coccole, credo starebbe sveglia apposta per intrufolarsi in mezzo e non permettere a suo padre di farmi più coccole di quante non me ne faccia lei. E anche gaia fino ai 3 anni non mi ha mai dato un bacio di sua spontanea volontà!

  20. Anouk dice:

    Ciao panz,
    E’ da un po’ che hai ricominciata a lavorare a giorni pieni, e che riesci a passare meno tempo con frollina, non è che il suo è solo un modo per cercare di stare più con te? Forse un rituale solo per lei prima di dormire e qualche fiore di bach possono aiutare… Poi intorno ai 3 anni forse gioca anche il complesso di Oedippo per cui spodestare il papà dal letto può essere interessante??
    Vlindertje

  21. Panzallaria dice:

    Grazie a tutti per i consigli e le riflessioni preziose. Come Barbara – che leggo e so che entrambe abbiamo tentato di porre regole ferree per la nanna – gliela ho data su anche io con quelle: ogni bimbo è un bimbo a se’, ogni mamma è una mamma a se e non credo che possa valere un modello univoco, nemmeno nell’approccio alla nanna.
    Ieri ho avuto una grande illuminazione. Frollina sta SFIDANDO il rapporto tra me e suo babbo. Ha ragione Anouk, mi sa. Lei in qualche modo si mette in competizione con lui per avere la mia attenzione e il fatto che al mattino vado via presto (ma proprio per stare più con lei al pomeriggio) si unisce a questa volontà di ribadire la sua importanza nel mio cuore (non credo sia casuale che nel lettone vuole stare al posto di papà, non in mezzo a noi, per ciò credo che non sia tanto il lettone a interessarle, ma quel posto in particolare).

    Sto provando a rassicurarla ma anche a farle capire che l’amore tra mamma e papà e il nostro per lei sono due cose complementari e che non si escludono a vicenda.
    Ieri sera l’ho addormentata in braccio, sul divano (tino c’ha la schiena spaccata a forza di dormire sul divano!) raccontandole la storia del suo lettino magico e speciale e coccolandola tantissimo tra i capelli, poi l’ho portata nel suo letto.
    è andata per stanotte, ma è stata durissima perché prima di andare a letto aveva ricominciato a chiedere il lettone.
    Le ho anche spiegato che ogni tanto può venire, ma che in generale è bello avere anche dei posti speciali, ognuno per se’.

    Vediamo cosa succede.
    Cerco di rassicurarla molto sulla mia presenza e affetto ma mi rendo conto che in questa fase comunque non basta mai, ha bisogno di trovare il suo equilibrio, secondo me e anche un po’ un ruolo familiare che le appartenga.

  22. elisa dice:

    ..competizione..sì, ne so qualcosa..Anche mia figlia è in competizione con suo padre. Adesso , a quattro anni e mezzo, sta scemando..Porta pazienza.

  23. carlotta dice:

    Io penso che la tua bimba vuole stare sempre con te perchè sta “molto bene”. In tutti i sensi, perchè si diverte, perchè impara tante cose, perchè la fai sentire una “donnina”, perchè le dai importanza e perchè prova giorno dopo giorno Amore per la sua mamma. Credo infatti che tale emozione non nasca subito, ma si sviluppi con il tempo, prima è solo un bisogno di mamma. Il mio bimbo è più piccolo della tua e anche io ho questa sensazione, ancora posso stimarmi perchè dorme solo nella sua cameretta (inizierò a sbandierare meno in giro questa mia conquista), ma sto notando un attaccamento più affettivo sia nei miei confronti che in quello del papà. Sappiamo quanto e come una emozione smuove dentro di noi fino a provare commozione, brividi, languore allo stomaco, desiderio di contatto, di esprimerci …Chissà forse tale sensazione potrebbe “spaventarla” un pò
    A me non piace essere rigida, anche se come te sono sempre in lotta su quello che è giusto per la nostra e la sua autonomia, ma nel mio piccolo ho imparato ad aspettare un po’ per vedere cosa succede, per cercare di capire quale sia il problema, se c’è un problema. E spesso le cose si sistemano oppure capisco come prenderlo. A volte ci azzecco subito, a volte ci metto più tempo, a volte sono ancora lì che ci provo. Non tutti i bimbi sono uguali e le mamme pure e non sempre funzionano le stesse regole. Ascolto molto il parere e le esperienze di tutte le altre mamme e questo mi serve tantissimo per capire meglio la situazione , fare le mie prove.
    “Perdo un sacco” di tempo a parlargli e spiegargli, anche se al termine della mia “pappardella” la sua risposta e che a lui non interessa niente che vuole che si faccia come dice lui. Addirittura spesso ho notato che più chiedo una cosa e più lui si oppone con gnole insopportabili. Da poco siamo però arrivati a mediare, nel senso che io faccio un passso verso di lui per accontentarlo, ma lui deve farne uno in dietro per incontraci. Non funziona sempre al primo tentativo, ma se rimango calma, serena e ferma, poi si convince.
    Comunque io non mi preoccuperei, cerca di scacciare dalla tua testa quello che sarebbe giusto e pensa che questa è una fase, in cui la tua bimba e forse anche tu avete bisogno di stare più vicine. Provate a concordarlo insieme, semmai anche con il papà. Poi arriverà il momento che tornerà nel suo lettino. Una volta che sei convinta che è arrivato quel momento troverai sicuramento il modo e l’amore per convincerla e gestire la cosa.

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