Fieramente anticlericale

Non ho mai nascosto di non avere in simpatia Papa Razzi e Santa Madre Chiesa. Non ho mai nascosto di essere anticlericale perché troppa ipocrisia vedo in seno al Cattolicesimo.

Sarebbero tantissimi i motivi che potrei elencare per supportare una scelta ponderata e per nulla emotiva ma molto razionale. Credo però non importi. Alla luce delle ultime rivelazioni e inchieste, credo basti quello che stiamo vedendo tutti, per capire il perché in tanti, come me, la pensino in questo modo.

In tutta la faccenda della pedofilia da parrocchia, i motivi di disgusto e inquietudine potrebbero essere davvero moltissimi.

Ma quello che davvero trovo AGGHIACCIANTE è il fatto che alla tutela dei minori, al senso profondo di giustizia nei confronti delle vittime e al bene supremo a cui MadreChiesa dovrebbe ambire, si sia anteposta la REPUTAZIONE della Chiesa stessa.

E’ di oggi la notizia della pubblicazione di un carteggio che testimonia come “spretare” pedofili non fosse (e forse non è ancora) pratica ben vista da parte della Chiesa (e in particolare dell’allora Cardinale Ratzinger), per non gettare scandalo tra i fedeli e indebolire il potere delle diocesi.

Ora, dato che non sono un giornale, dato che non mi piace chiamare rava la fava, voglio usare i termini che mi sembrano più appropriati per dipingere il quadro che sembra delinearsi:

c’è un uomo che si fa prete (probabilmente perché ha già pulsioni insane nei confronti di BAMBINI e spera così di poter sublimare i suoi peccati) e che nel suo ruolo istituzionale è persona di fiducia delle famiglie e della comunità dei credenti (i quali, quelli veri, hanno tutta la mia empatia e compassione) e che sfrutta questo rapporto privilegiato con le famiglie e con i giovani per STUPRARE, ABUSARE E VIOLENTARE FISICAMENTE E MENTALMENTE delle creature non pronte ne’ MENTALMENTE nè FISICAMENTE al sesso ( e sono verbalmente generosa).

Ciò che fa quest’uomo diventa di dominio di coloro che stanno più in alto di lui nella gerarchia ecclesiastica, i quali INVECE DI CONSEGNARLO ALLA GIUSTIZIA TERRENA E CONDANNARLO DAVANTI A QUEL DIO CHE DICONO DI TESTIMONIARE pensano alla REPUTAZIONE DELLA CHIESA.

Questi loschi individui (solo così posso definirli) sono gli stessi che condannano l’aborto (epperò infilare l’uccello di un porco in un minore è meno grave che uccidere un feto) e ci sbullonano le valvole con la fuffa della famiglia fondata sul matrimonio.

Epperò questi loschi individui sono tutti pronti a solidarizzare con sua santità (si noti il minuscolo, che le maiuscole usiamole per le cose davvero importanti!) il quale solo dopo mesi di accuse e dopo che lo sputtanamento sta diventanto globale, si decide a offrire appoggio alle vittime.

Ma grandi teste di

ma l’appoggio alle vittime

la rinuncia alla tracotanza

era tempo di averla prima.

Non ora perché siete finiti sul giornale!!!!!

Bon. Vado a disgustarmi in privato e vi lascio (per disgustarvi anche voi con due documenti. ) Una è la testimonianza di un ex bambino sordo struprato, l’altra è la letterina scritta da un reverendo a uno dei pedofili da guiness dei primati che facevan messa negli anni ottanta.

“Mi chiamo Gianni Bisoli, sono nato a Sirmione il 15 settembre 1948. Sono diventato sordo a otto anni circa. Ho cominciato a frequentare l’istituto Antonio Provolo di Verona all’età di nove anni. Tre mesi dopo la mia entrata in istituto e fino al quindicesimo sono stato fatto oggetto di attenzioni sessuali. Sono stato sodomizzato e costretto a rapporti orali e masturbazioni dai seguenti frati e fratelli laici: don Giuseppe, don Arrigo, don Aleandro, don Giovanni, don Alcide, don Luigi, don Rino e don Danilo, don Nicola, don Giovanni, don Basco, don Agostino, don Giuseppe, fratello Erminio. Devo ancora dichiarare che, dall’età di 11 anni fino ai 13, sono stato più volte accompagnato nell’appartamento del vescovo di Verona, monsignor Giuseppe Carraro, dove il vescovo stesso mi ha sodomizato e preteso altri giochi sessuali.”

Da il “Fatto Quotidiano”-Noi, sordi vittime dei nostri educatori- 8-04-2010

E’ a questo punto che Mockel prende carta e penna e scrive al pedofilo. “Caro Steve, abbiamo finamente avuto una parola da Roma sulla tua richiesta. Temo non sia incoraggiante. Una lettera firmata dal Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede dice che hanno bisogno di più tempo per pesare la situazione, per capire se la laicizzazione sarebbe un bene per te come per la chiesa. C’è anche preoccupazione che la dispensa possa ‘provocare scandalo tra i fedeli’. Leggendo tra le righe, sembrano incoraggiarci a mandare altre informazioni. Il vescovo è intenzionato ad andare avanti se tu sei interessato. Mi piacerebbe discuterne con te nei dettagli di persona o al telefono. Intanto” conclude la lettera del 13 gennaio 1986 “ti faccio tanti auguri di buon anno. Fraternamente tuo, in Cristo”.

Da Repubblica on line

16 commenti
  1. rocciajubba dice:

    Io sono cattolica. E disgustata.
    Come te.
    Come tutti credo.
    Ma sono cattolica e non è una scelta. E’ come amare mio marito. Non è una scelta. E’ così e basta.
    Non ci sono parole per esprimere con abbastanza disgusto quello che si sta scoprendo.
    Ma i credenti non sono da compatire. Chi crede in Dio non è da compatire.
    Poi sai una cosa? Nell’Ameno Paesello ci sono stati purtroppo diversi casi di pedofilia. Uno di questi era un giovane educatore della parrocchia. Insospettabile. Incredibile (non perchè faceva servizio in parrocchia ma per quella che era la maschera che si protava in faccia).
    Le famiglie hanno avuto sospetti ma faticava non sia a credere a quel che stavano scoprendo che a far parlare i figli (adolescenti…l’età più dura), hanno contattato il parroco che è riuscito a far parlare i ragazzi e che ha convinto le famiglie a sporgere denuncia. Ha fornito prove. Ha sedato i pettegolezzi. Ha protetto i ragazzi.
    C’è un immenso cumulo di marciume nella chiesa (maiuscolo evitata…concordo) ma c’è anche tanta onestà e impegno.
    E soprattutto fede. Questa non va mai buttata via se si ha la fortuna di averla in dono.

  2. desian dice:

    Cara Francesca, permettimi di essere “banale”: confesso di essere d’accordo con te, parola per parola, virgola per virgola. Questa cosa della reputazione della chiesa (minuscolo, minuscolo) è allucinante. Non c’è reato che tenga ma la reputazione della chiesa!!!
    Altro che breccia di Porta Pia. Taccio per essere verbalmente inappuntabile. ciao

  3. Mammamsterdam dice:

    E poi dicono che sono io quella che usa un linguaggio colorito. Hanno ragione avrei scritto quello che dici tu con gli stessi termini.

    Allora, vito che la fede è un dono e l’8 per mille sono tasse, vogliamo cominicare a colpire nel portafogli? Tanto donazioni alle opere pie, se uno vuole, le faccio tramite Unicef, medici senza frontiere e gente che l’AIDS lo combatte, non lo propaga dicendo che il preservativo è peccato.

    E se qualcuno avesse voglia di leggersi Vaticano S.p.A. si renderebbe conto che non è dei nostri soldi che hanno bisogno.

    Scusa, mischio marzo con le pecore, ma come mi diceva un’amica americana, lì la chiesa cattolica l’hanno davvero fatta gli emigranti italiani, irlandesi e polacchi e quando hanno saputo che i soldi che loro davano alla chiesa servivano per azzittire le famiglie per non farle denunciare, o per pagare i processi che poi il Vaticano velocemente sottraeva alle giurisdizioni dei magistrati, capisci perché è lì che sono cominciati i casini grossi.

    Il punto è che se uno è pedofilo per forza si trova dove ci sono i bambini: palestre, scoutismo, scuole, orfanotrofi. Ma se non è prete ci sono più possibilità di denunciaro e perseguirlo, tutta qui la differenza.

  4. Panzallaria dice:

    E invece hai fatto benissimo, cara Mammamsterdam a sottolinearlo. E infatti l’8 per mille quest’anno io lo do alla chiesa valdese che se lo dai allo stato, poi alla fine della fiera sempre alla chiesa torna.

    La chiesa valdese lo impiega per progetti laici, almeno

  5. jole dice:

    ma l’8 per mille alla chiesa e solo il 5 alla ricerca??In Italia ci sono ricercatori che lavorano egregiamente negli sgabuzzini…

  6. elisa dice:

    Credo che chi ha una fede (come roccijubba) ha in qualche modo una fortuna perchè è qualcosa che va oltre, che non si può spiegare. La fede prescinde da tutto quanto succede, che sia un fatto di cronaca o la scoperta del marcio, la foresta che cresce c’è ancora, anche se mi sembra un po’ rallentata….
    Mi permetto di dire che i valori cristiani sono incredibilmente controculturali e alternativi, oggi più che mai.
    I preti pedofili, o meglio tutti i pedofili, chi li protegge, quelli che hanno il coraggio di trincerarsi dietro l’etichetta della chiesa cattolica (minuscolo!! eh eh), come testimoniano i fatti di questi giorni, sono persone piccole, deboli, incapaci di riconoscere il bene dal male, oppure capaci di riconoscerlo ma terribilmente deboli e becere, che trovano nell’indifeso cucciolo un’opportunità per sentirsi qualcuno. Devono sottostare alla legge, brutti maiali!!! devono finire in galera. Noi dobbiamo proteggere i nostri figli e loro che si prendano le loro responsabilità, davanti alla legge. siamo in terra no?

  7. rocciajubba dice:

    Io l’8 per mille quest’anno mi sa che non lo destino.
    Il 5 per mille come sempre a MSF o a un sacerdote che li usa per il recupero degli ultimi (ex carcerati, famiglie in difficoltà, persone sole e malate, ecc…).
    Mi sembra che darlo alla chiesa sia come fare l’elemosina a Re Mida. Ridicolo.

  8. Luisa dice:

    attenzione! L’8 per mille non destinato VIENE COMUNQUE DISTRIBUITO. In effetti la maggioranza edi contribuenti non sceglie come destinarlo, ma i soldi corrispondenti VENGONO RIPARTITI secondo le % determinate da chi una scelta l’ha fatta.
    Scusa Panz se entro così a gamba tesa, ti leggo sempre ma forse è la prima volta che commento, ma questa battaglia dell’8×1000 è fondamentale. La chiesa (sc. term.) capisce solo i soldi.

  9. Panzallaria dice:

    @Luisa: hai fatto benissimo. Anzi guarda, ti scrivo in pvt perché voglio fare un post sull’8 per mille, mi sono molto documentata ma se c’è qualcuno che ne sa più di me e vuole dare contributi, ben venga! grazie della precisazione che stavo per dare io. NON DESTINARE l’8 per mille significa destinarlo allo stato che poi lo ripartisce anche alla chiesa

  10. Luisa dice:

    per la precisione, l’8×1000 non destinato non va allo stato, ma viene ridistribuito secondo le percentuali stabilite dalla minoranza che ha effettuato una scelta. Esempio pratico. Se i contribuenti fossero 100, di questi 100 solo 20 esprimessero una scelta, e di questi 20 il 50% (cioè 10 persone) destinasse l’8×1000 alla chiesa, e gli altri scegliessero altro, alla fine la chiesta riceverebbe l’8%1000 di 50 persone: le 10 che l’hanno scelta esplicitamente, e altre 40, il 50% di chi NON ha espresso una scelta!
    (Panz, grazie della mail, ora ti rispondo 🙂

  11. Van dice:

    Mi viene da piangere per lo schifo. Io non sono cattolica. Sono bastati 13 anni di collegio cattolico per farmi capire quanta menzogna si nasconde nella chiesa e quante assurdità.

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