Mandiamo a casa i luoghi comuni

Dopo che per la 100ma volta ho sentito qualcuno dare la colpa agli stranieri perché il figlio non potrà entrare al nido – che ormai è un luogo comune come che non ci sono più le mezze stagioni – ho deciso di riproporre un’interessante lettura che mi ha procurato la mia vicina di casa (russa ndr) che per integrarsi in Italia sta prendendo un diploma serale (a casa sua c’ha una laurea!) ed è talmente appassionata allo studio che probabilmente il prossimo anno si iscriverà anche all’Università. La mia adorabile vicina ha due figli, un marito che come lei sta prendendo il diploma all’Istituto tecnico (a casa sua ha una laurea da Ingegnere) e fa il muratore.

Durante il giorno la mia vicina fa la badante e pulisce le scale delle case.

Quando la incontro per le scale sorride sempre. Dice che lei è fortunata e ha una vita felice perché si vogliono bene, i suoi ragazzi sono allegri e sereni e sono tutti insieme.

Lei mi sprona sempre a migliorarmi. E nell’amicizia che ci lega, ogni tanto mi passa link intelligenti (oltre a meravigliosi dolcetti moldavi che ci gustiamo tutti insieme).

Questo pdf l’ho tratto dal blog di Civati che da molti anni si batte contro i luoghi comuni nei confronti degli immigrati e tenta sempre di confutare le proprie dichiarazioni, dati alla mano.

Buona lettura!

7 commenti
  1. silvia dice:

    Stasera era proprio una bella serata a roma, abbiamo deciso di fare una passeggiata e prendere qualcosa da mangiare fuori, noi tre con un paio di amici. Siamo scesi e ci siamo ritrovati nel rumore del centro. Luci, voci, ristoranti. Tutto normale finchè sono arrivate quattro ragazzine che urlavano e si sgolavano. Quando si sono avvicinate ho capito che “L’Italia agli Italiani fuori gli ebrei e gli anglicani”. Eppure nessuno sembrava farci caso.

  2. Panzallaria dice:

    @mamma c: immagino che l’obiettivo di Civati sia proprio la condivisione! bisognerebbe stamparlo e farlo studiare nelle classi, come ha fatto l’illuminatissimo prof della mia vicina

  3. Lumaca a 1000 dice:

    tempo fa, con la mia associazione, avevamo già diffuso una sintesi di questi dati ma credo che sia una cosa da ripetere spesso! se si può divulgare (come mi pare di capire) lo pubblico sul nostro blog bassamanovalanza.blogspot.com

  4. claudia-cipi dice:

    grazie. intanto l’ho salvato, poi con calma lo leggo.
    però è anche vero che nella mia città la maggior parte dei posti al nido vanno agli stranieri, che magari vivono in 5-6 con uno stipendio al minimo sindacale e per questo hanno isee bassissimo e passano avanti ad una madre lavoratrice fulltime che non sa dove parcheggiare il figliolo per poter andare a guadagnare la pagnotta. ecco, a me fa rabbia che chi ha in famiglia una persona che sta a casa debba avere più possibilità di avere un posto al nido di chi invece è costretto a lavorare e non ha nessuno che guarda il bambino. ma poi sono troppo offtopic.

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