Le scuse più fantasiose che mi sono capitate

Una vita fa – prima di diventare una donna consapevole e emancipata – come lavoretto part time durante l’Università, facevo delle telefonate. Una specie di call center ma anche no. Una specie di Servizio Clienti, ma anche no.

Diciamo che per una Finanziaria chiamavo i clienti per ricordargli di pagare i bollettini postali per pentole, letti, case vacanze in multiproprietà.

Era un tempo così lontano che Internet non esisteva e noi si lavorava prima sulla carta e poi a videoterminale, con quel programma antichissimo che si chiama AS 400. Io ero l’operatrice 031. Non vado orgogliosa di quel lavoro, ma allora avevo delle consapevolezze diverse da oggi e tutto sommato è stato un periodo molto bello perché eravamo tutti studenti e ho conosciuto delle persone davvero fantastiche.

In 9 anni dico 9 di lavoro, ho collezionato un sacco di aneddoti sulle scuse dei miei clienti per non pagare i bollettini (o perché non li avevano pagati) ed alcune sono rimaste nella Storia, tanto che le racconto agli amici nelle gelide serate d’inverno, davanti al camino.

Le scuse più belle che ho sentito, per non aver pagato:

  1. A mia figlia ci sono venute le mestruazioni per la prima volta. Un patema signora!. Un patema perché mia figlia ha 8 anni ed è alta 1 e 30. Mi rimane una NANA se lo sviluppo si è già bloccato! (Signora napoletana che per questo motivo non ha avuto tempo per andare in posta);
  2. Sono venuti i ladri e mi hanno rubato i bollettini postali!
  3. Signora, ieri c’era brutto tempo, si sono alzate le nuvole e io non riesco a far partire l’ELICOTTERO quando ci sono le nuvole!!! Come faccio secondo lei ad andare in posta per pagare i bollettini? (Signore sardo che con i bollettini aveva comprato un set di pentole. Questa era la nostra 5 telefonata)
  4. Io i bollettini non glieli pago asiggno’. Io ho comprato un letto che non funziona e per ciò non pago. Si figuri che me so’ appena sposada e so’ venuta a vive’ nel palazzo di fronte ai miei. Sto letto cigola che è ‘na maledizione e tutte le mattine gli altri condomini mi guardano come se fossi Moana Pozzi! (Signora romana molto simpatica: avrei voluto saldarle io le rate del letto).

E voi? Qual’è la scusa più fantasiosa che avete usato nella vostra vita/vi  è capitato di sentire, per non fare una cosa?

8 commenti
  1. Papà Alto dice:

    “non possiamo venire a cena perchè ci sono scappati i canarini dalla voliera”. Una coppia di amici, dieci minuti prima dell’inizio della presunta cena da loro voluta e organizzata.

    PS ma il numero di moana lo hai ancora?! Giusto per sapere, eh… 🙂

  2. Pocahontas dice:

    Due anni fa ho mandato Grumpy – per un paio di settimane – ad un asilo di suore perche’ eravamo appena arrivati in America e volevo farla ambientare prima di iniziare la scuola a Settembre. La scuola delle suore era la nostra unica possibilita’ perche’ nessun altra scuola accettava bambini ad anno iniziato ed in piu’ molte suore parlavano italiano. Noi non siamo credenti e forse questo particolare l’ho omesso con la suorina che si e’ fatta in quattro per ammettere Grumpy a fine anno “mapervoilofacciochesieteitalianicattolici”. Dopo un paio di giorni la suora mi chiede come mai la bambina non conosce le preghiere “Ma perche’ le dite in inlgese, suorina, ecco il perche'” . IL giorno dopo la suora torna all’attacco e mi chiede come mai Grumpy non sappia fare il segno della croce. Presa in contropiede l’unica cosa che mi e’ uscita e’ stata: “perche’ e’ mancina e si confonde…” Avrei voluto sprofondare ….

  3. Mammamsterdam dice:

    “Rivendico il diritto al mio disordine”. Questa l’ho detta io al capo, che già mettere a posto e pulire non mi piace, ma se poi sposo un perfezionista che mi sfranteca perché ha la soglia di sopportazione alla pulizia notevolmente più bassa della mia, e che è, devo forse cambiare la mia vera natura per lui?

    (Azz, mi guardassero a me i condomini come Moana Pozzi).

  4. francesca dice:

    oddio panz sto ridendo come una deficiente nel silenzio della biblioteca! che bello! 😀

  5. Elisa dice:

    Alle superiori un paio di volte ho attribuito malattie strane alla nonna per giustificare assenze della prima ora , dovute a ritardo cronico o bruciatina per ripassare (che bei tempi ragazzi), considera che son passati un po di anni e la nonna è ancora viva e vegeta ;)… ma di fantasiose come queste non ne ho mai sentite 😀

  6. DanielaM dice:

    Be’, la mia e’ rimasta famosa nella storia della mia famiglia, e anche se avevo solo 8 anni (cioe’ circa 30 anni or sono) ancora mi ci prendono in giro.
    Mia sorella di 4 anni stava ciucciando un lecca-lecca ed io, che il mio me l’ero sgranocchiato gia’ da un’ora, ho iniziato a leccare il suo. Quando le urla accorate di mia sorella hanno fatto accorrere mamma papa’ nonna e zia, la mia giustificazione di fronte ai rimproveri e’ stata la seguente:
    “ma noooo, passavo di la’ con la lingua di fuori e ho urtato un paio di volte il suo lecca-lecca”.
    Giuro che per me, in quel momento, era una scusa del tutto plausibile.
    Bei tempi :-))))

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