Il burrone

ballo, corro, canto: tutto in uno. 25 aprile in p.zza santo stefano. Foto di Giordano B.

La frollina sembra cresciuta alla sorgente del Po, dove Bossi ogni anno rinnova “il rito dell’ampolla”: una specie di festicciola medievale in stile Gardaland per giustificare la xenofobia.

Dico sembra cresciuta con Bossi perché a lei i terroni non ci piacciono proprio.

Nel senso che ci sono due parole, in apparenza molto diverse tra loro, che puntualmente si trasformano in TERRONE

La prima è TERRORE. C’è un cartone di winnie in cui si cita un albero del terrore. Lei dice albero del terrone.

Non dimenticherò mai come si è sentita pusillanime la mia animuccia quel giorno, in inverno, in cui passando davanti a un gruppo di Rom, a mia figlia le è venuto in mente di cominciare a urlare robe del tipo: “A me l’albero del terrone fa schifo eh? ma fa schifo, schifo!” mentre la sua mamma radical democratic intellettual si giustificava con le persone intorno sbiascicando dei “è Winnie Pooh, è Winnie Poph” che stavano quasi per rinchiudermi in via dei Matti.

La seconda parola che le fa tanto TERRONE è BURRONE.

Emblematica la disquisizione filosofica con la Malta, un pomeriggio in cui avevo portato entrambe al parco

MaLta: “Cos’è un buLLone?”

Frollina: “Non si dice bullone, si dice terrone!”

MaLta: “Nooooo, si dice bullone. Il bullone è il folmaggio che si mette sulla pizza!”

Io: “Si dice burrone ed è un grosso buco in cui si può cadere, quando si va in montagna. Bisogna stare attenti”

MaLta: “Al folmaggio? Bisogna stare attenti al folmaggio?”

Frollina: “Ma no MaLta, non devi stare attenta al formaggio, devi stare attenta al TERRONE!!!!!!”

Tra la burrata e la montagna: rigurgiti di xenofobia

😉

10 commenti
  1. la coniglia dice:

    A me i pantaloni rossi col rosa piacciono!!!
    Che bella questa Frollina, è davvero una sagoma 🙂

  2. Quick dice:

    Brava panz, vedo che anche tu non riesci a coordinare i pantaloni rossi col guardaroba rosa..

  3. claudia-cipi dice:

    ahahahahah ommamma ahahah!

    piccoli xenofobi crescono? ahahah

    e comunque l’albero del terrore ha angosciato anche mio figlio per qualche mese… del tipo che la notte si svegliava terrorizzato convinto che stesse volando per la stanza.

  4. bruna verdone dice:

    Cara Francesca vedo con piacere che anche la tua piccola frollina riesce ad essere allegra e solare…la sua gioia riesce a colpirmi il cuore con tenerezza infinita e vi mando un grosso bacio affettuoso…

  5. 1axax1 dice:

    Forte la piccola: ha convinto anche me che terrona lo sono davvero!!
    Mi piace anche Winnie… i miei piccoli, adesso non più piccolissimi, si sono nutriti delle storie di winnie e conosciamo quell’albero: Marco lo chiamava il “Bosco dei centlo pagri” … quel posto lo conosceva solo lui.
    Ciao

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