Di libri e incontri lungo la statale 17

Io e Mammamsterdam poco prima che entrambe rischiassimo di romperci le ossa del collo causa seggiolina per artisti magrissimi e giovinastri (foto di Moglie da una vita)

Troppe cose sono successe in questo fine settimana che un post solo non può bastare.  Così comincio con uno dedicato al pomeriggio di sabato.

Sabato è arrivata quel vulcano di idee, parole e sentimenti che è Mammamsterdam che da tempo speravo di conoscere e verso cui nutro profondissima stima. Pioveva che diolamandava e ci siamo rintanate a casa mia, in attesa di andare alla presentazione del suo libro, organizzata dai miei amici di Senso Lato – Officina Letteraria.

Abbiamo chiacchierato fitto, fitto e ho sentito una grande affinità elettiva, non fosse altro che entrambe siamo ipercinetiche, un po’ logorroiche e molto noi stesse.

Barbara ha scritto un libro che ho amato molto: Statale 17 e che parla del suo Abruzzo prima e dopo il terremoto.

Io ho avuto l’onore di introdurla, nella presentazione della serata a Leggere Strutture. C’era anche un gruppo che suona musica popolare abruzzese e cena abruzzese, solo che poi, alle 21 io me ne sono dovuta andare all’evento delle donne tecnologiche e come una megafika sono salita sul taxi che le geek avevano mandato per me.

Comunque.

Barbara ha anche delle bellissime amiche blogger che ognuna c’ha dietro un mondo di cose e devo dire – mi sa che da oggi leggerò due blog in più: Moglie da una vita e Mamikazen.

Come al solito, risulta sempre un po’ straniante – fuori dalla rete – dirsi “Piacere, Panzallaria”, “Piacere Mamikazen”, “Piacere Moglie da una vita”, ma comincio a fare l’abitudine anche a questi giochi di eteronimi seri e faceti che compongono la mia vita e le mie scelte.

Mammamsterdam ha letto e abbiamo pure ballato e le parti di libro si mischiavano ai racconti, alle canzoni e al pubblico, dentro al quale c’erano molti abruzzesi bolognesi che negli occhi avevano la voglia di ricordare e pensare e onorare la loro terra che non è solo terremoto ma anche presentose, serenate alle spose, portici dell’Aquila e fontanelle, come narra bene Barbara in Statale 17 che è un libro da leggere.

Non solo per gli abruzzesi ma per tutti quelli che pensano che i ricordi delle generazioni passate siano anche il seme di quelle future.

(nota a margine: Mammamsterdam ha evitato incidente mortale a causa della seggiolina su cui vedete posati i nostri sederi per un soffio e la sottoscritta – ballando abruzzese – si è quasi slogata un piede tanto che ieri ho zoppicato tutto il giorno. )

7 commenti
  1. Elisa dice:

    Ecco lo devo leggere assolutamente , parentesi letteraria a parte siete bellissime in tutti i sensi 🙂

  2. extramamma dice:

    Avrei voluto essere con voi! Siete molto simpatiche lì sulle seggioline sembrate due bambini grandi all’asilo che aspettano che la mamma le venga a prendere 🙂 all’asilo di mia figlia li immoblizzavano così i bambini alle 15,30! Baci e aspetto anche il racconto delle geek-girls!

  3. Lumaca a 1000 dice:

    panz te lo devo dire: il blog, così non è un pò asettico? prendimi con le molle perchè io sono una che i cambiamenti li digerisce sempre male 😉
    ps come siete belle nella foto 🙂

  4. Mammamsterdam dice:

    Ti sei slogata un piede? Mannaggia, però vedi, è perché se ci vedessimo e ballassimo più spesso saremmo allenate e non ci succederebbe.

    Sono rientrata e piano piano mi riaggiorno.

  5. mogliedaunavita dice:

    panzallaria e gamballaria-fantastiche! me la sono goduta la serata, superato l’imbarazzo e le presentazioni. non sonoo una blogger e neanche una bomber. il video è in progress, le altre foto in photoshop. una abbraccione.

I commenti sono chiusi.