Bastian cuntréri

Ieri la mamma della MaLta mi ha dipinto le unghie di azzurro e oggi sembro la mamma obesa e scaduta dei puffi. Eravamo al parco e mi sono fatta prendere da un afflato di entusiasmo fanciullesco così, tra una treenne e l’altra, mi sono fatta pittare le unghie anche io. Al parco vedo uno dei miei scrittori preferiti (di cui per altro conosco anche la compagna) e non ho nemmeno il coraggio di dirgli che i suoi libri mi piacciono molto, così succede che rimango lì secca, a guardarlo mentre gioca con sua figlia e io vorrei dirgli che so bene chi è, che a leggerlo mi sento sempre meglio e che trovo anche un po’ perturbante, surreale ma molto letterario, frequentare il suo stesso parco.

Il 28 maggio dovrò apparecchiare una tavola rotonda durante il bar camp e non ho ancora comprato le stoviglie e nemmeno il sapone, se è per questo. Mi sento molto inadeguata, speriamo di non fare scivoloni stratosferici di fronte a tutta Sala Borsa.

Oltre alla bicicletta mi hanno rubato pure lo specchietto della macchina. Sempre sotto casa.  Se mi fregano anche le mutande stese, allora comincerò a sospettare di stare molto sui maroni a qualcuno. Nel frattempo giro che sembro ipovedente (e un po’ lo sono pure) per riuscire a fare a meno, fino alla sistemazione dello stesso, del mio retrovisore.

Mia figlia parla sempre di fidanzati e mariti e principesse e per una come me che è allergica a certi stereotipi, un ritorno furente dell’orticaria potrebbe anche essere plausibile.

Ho il cervello in pappa e troppi impegni. Vorrei chiudermi nel mio nido e invece non faccio altro che sembrare la strafica intellettualsnob che tira fuori di continuo la moleskina per appuntarsi impegni e robe così.

Strafica non sono e mi sogno pomeriggi sulla spiaggia a estirparmi peli dalle gambe con le pinzette, brasarmi al sole e far bagnacauda in mare.

Speravo di poter fare delle cose, quest’estate, delle cose per riposarmi, e invece dovrò rivedere i miei piani.

Dovrei scrivere due post che ho lì, che devono uscire, sulla cena delle smanettone e sulla giornata a Palazzuolo sul Senio e invece mi vengono fuori solo post come questo: molto sconclusionati e molto strambi.

Ma va bene così.

Ho lottato per emanciparmi dalla mamma modello che credevo di dover essere, ora non ho certo voglia di costruirmi anche il modello di blogger.

Tanto lo avete capito

che  sono bastiana contraria per definizione.

13 commenti
  1. Jane Cole dice:

    Io sono curiosa come una scimma, non resisto, devo chiedertelo: chi è lo scrittore che frequenta il tuo stesso parchetto? Chi???????

  2. Elisa dice:

    A me piace sta Panz un po bastian cuntrare (scusa ma io devo lombardizzare ;)) sarà che anch’io mi sento un po così …..

  3. rocciajubba dice:

    A me piacciono i tuoi post sconclusionati.
    Mi piace scoprire anche le parti di te meno professionali.
    Sei una bella persona olter che una splendida artista.

  4. Panzallaria dice:

    @jean: lo sapevo che qualcuno me lo avrebbe chiesto…
    facciamo così, proviamo a vedere se indovinate. Ovviamente il parchetto è a Bologna. Non lo dirò io il nome (così poi se orde di fans lo andranno a cercare non si potrà dire che colpa di panzallaria è) ma se indovinate, non negherò 😉

  5. Elisa dice:

    Cornia ? a me comunque le unghie azzurre piacciono assai , io non me le dipingo quasi mai ma quando le dipingo azzurre o verdi , puffi o visitors 😉

  6. Elisa dice:

    Faccio ancora un tentativo , quando si tratta di scrittori non mollo la presa facilmente 😉 Nori ?

  7. la coniglia dice:

    …dimenticavo, lo scrittore di cui parli non lo conosco, voglio cercare qualcosa di suo!

  8. la meringa dice:

    Ammazza ahò. Qualsiasi cosa tu scriva va bene. Ed io sono un po’ come la mia professoressa di francese delle medie che mi diceva che lei leggeva qualsiasi anche le scritte della cartta igienica. (e io mi sono sempre chiesta: ma farà la differenza?)
    Non so, oggi mi sento tanto bastiana contraria anch’io!

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