La legge sulle intercettazioni: mi aiutate a capirla meglio?

Non sono un’esperta di Legge per cui devo dire che – contrariamente a quanti dicono che è evidente che la Legge sulle intercettazioni sia ingiusta – io non riesco a formarmi un vero e proprio parere in merito.

Cioé.

Sono convinta che sia importante tutelare la privacy delle persone ed evitare la gogna mediatica prima che venga proclamato un colpevole (cosa che nel nostro paese accade spesso, quando “filtrano” notizie che possono diventare scoop e passano alla Stampa) ma sono altrettanto convinta che legare le mani alla Magistratura possa essere foriero di grossi guai.

Per il cittadino che commette reati e non è protetto in alcun  modo da potenti di alcun genere non cambia nulla.  Mi sembra cambi invece molto per chi è potente e commette reati, perché trovandosi al di sopra di ogni sospetto, senza intercettazioni può rimanere nell’ombra a lungo.

Mi sconcerta il trattamento “di favore” riservato ai sacerdoti (dal testo):

Quando risulta indagato o imputato un vescovo diocesano, prelato territoriale, coadiutore, ausiliare, titolare o emerito, o un ordinario di luogo equiparato a un vescovo diocesano, abate di un’abbazia territoriale o sacerdote che, durante la vacanza della sede, svolge l’ufficio di amministratore della diocesi, il pubblico ministero invia l’informazione al cardinale Segretario di Stato.

2-quater. Quando risulta indagato o imputato un sacerdote secolare o appartenente a un istituto di vita consacrata o a una società di vita apostolica, il pubblico ministero invia l’informazione all’ordinario diocesano nella cui circoscrizione territoriale ha sede la procura della Repubblica competente.»;

Penso inoltre a quanto scrive oggi Ezio Mauro in un editoriale sulla Repubblica circa le intercettazioni che hanno fatto emergere lo scandalo della Protezione Civile.

Detto questo, che forse mi sbaglio ma ribadisco il mio è parere di cittadina ignorante delle finezze legislative, la cosa che oggi mi ha sconcertata (nel mio piccolo punto di vista) è che è difficilissimo trovare il testo integrale del DDL per potersi formare un’opinione scevra da strumentalizzazioni politiche.

Ho cercato sul sito di Governo.it senza arrivare a nulla tranne che alla dichiarazione della Presidenza:

La Presidenza del Consiglio conferma che nel Consiglio dei Ministri del 25 maggio scorso era stata autorizzata la fiducia sul disegno di legge intercettazioni, come da prassi, qualora fosse risultata necessaria.

Ogni polemica è pertanto destituita di fondamento.

Ho cercato on line per un tempo sufficiente e per un numero di parole chiave bastevoli a farmi avere risultati soddisfacenti e – quando finalmente ho trovato qualcosa – è stato su un sito che non c’entra nulla ma, per fortuna,  pubblica il testo: Bambinicoraggiosi.it

Finalmente, dopo un appello su Friendfeed, gente più esperta della sottoscritta mi dice che quello approvato ieri si trova sulle pagine del sito del Senato.

Durante le mie ricerche ho trovato anche il parere di una persona che la giudica una buona legge e mi è sembrato molto interessante leggere anche il contrappunto che – se non totalmente condivisibile – assolutamente lecito:

http://www.thefrontpage.it/2010/06/10/la-legge-sulle-intercettazioni-e-una-buona-legge/

E voi cosa ne pensate? Se avete qualche osservazione che mi possa aiutare a districarmi (mettendo il focus su tutti gli aspetti) mi farebbe davvero piacere un confronto.

12 commenti
  1. graz dice:

    Panz, mi hai battuta sul tempo! Stavo pensando esattamente in questi termini. In questo caso, ma non solo, questo ennesimo stracciamento di vesti mi irrita parecchio. Non capisco i termini di queste disposizioni ma mi rifiuto di prendere alla lettera le urla di al fuoco! al fuoco! o la polpetta predigerita di Repubblica, la quale Repubblica sono ormai un par d’anni che cerca di superare la crisi della carta stampata a colpi di sfrucugliamenti di pessimo gusto.

    Io ho trovato questi due puntatori al testo anche se, tanto per iniziare non riesco a capire quale dei due è quello davvero approvato. Si direbbe questo:
    http://www.corriere.it/Media/pdf/governo090610.pdf

    Mentre questo potrebbe essere quello pre-emendamento (può essere?)
    http://download.repubblica.it/pdf/2010/senato.pdf

    Il punto è … tu ti metti lì e lo leggi????????????????????? E siccome sono tutti articoli che modificano altri articoli che suppongo, ma magari ti faccio torto, tu non conosca vai a cercarteli?

    Io non credo che lo farò, francamente.

    Per cui mi associo al tuo grido di dolore: qualcuno che mi aiuti a capire?????

    :-))) /graz

  2. bismama dice:

    Ti rispondo citando il mio tweet dell’altro giorno.

    Ma l’immunità parlamentare, è stata abolita? No perchè io non me ne sono accorta!!

  3. Mammafelice dice:

    Ecco, interessantissimo post: io forse non ho capito tanto bene la Legge (e quando mai), perchè a me sembrava una cosa buona.

    La mia idea era: non voglio leggere le trascrizioni di telefonate private, se non costituiscono un reato comprovato. A me, che tizio vada a trans, non interessa.

    Certo, preferirei che i politici avessero una morale e un’etica maggiori, ma secondo il mio umile parere, ciò che non è reato, non andrebbe pubblicato. Perchè espone davvero alla gogna persone che poi magari non hanno commesso reati, e può diventare un modo politico per rovinare la loro reputazione. Sbaglio?

    La cosa importante, per me, da sottolineare, è che di solito le trascrizioni di queste telefonate sono pubblicate a seguito di un’indiscrezione o di un furto o una talpa interna alla magistratura. Ovvero sono documenti secretati che però vengono resi pubblici. A me il reato sembra questo!

    (p.s. Ma funzionano i miei commenti? Ieri ti ho commentato il post sulla creatività, ma mi sa che son finita nello spam…)

  4. Panzallaria dice:

    @mammafelice: sono d’accordo con te. Non ho aggiunto la parte sulle fuoriuscite di informazioni che trovo anche io opinabili (non so se imputabili ma di certo un’orribile abitudine su cui si fa poca attenzione). Vado a cercare il tuo commento al post di ieri che non ho mica trovato…

  5. Mammafelice dice:

    Per esempio, una cosa che mi ha lasciata perplessa: sentire la telefonata di quei due deficienti che ridevano del terremoto sull’Abruzzo. Sono due deficienti. Ma questo non è un reato. Se essere deficiente fosse un reato, io sarei in galera!
    Che senso ha poter leggere/sentire una conversazione privata di quel tenore, visto che non siamo in presenza di un reato? Che senso ha leggere che Tizio si è trombato Caia perchè lo dice al telefono?
    ma quello che si dice al telefono è tutto vero? Cioè… se Tizio si è trombato Caia, può anche essere che stia solo banfando e che nulla di questo sia vero?
    Ripeto: non so se ho capito la Legge… ma SE protegge da queste indiscrezioni sulla vita PRIVATA, non mi sembra male.

  6. Panzallaria dice:

    sulla telefonata con la risata è vero che non ha senso farla sentire a noi ma ha comunque un senso “intercettarla” perché offre un quadro delle motivazioni reali (economiche) che stanno dietro a certe manovre e degli obiettivi e traffici speculativi. quello che temo io è solo che in condizioni analoghe, un’intercettazione del genere non potrebbe essere fatta. detto questo, francamente credo che i giornalisti dovrebbero seguire la vera informazione prima del gossip, mentre ormai succede il contrario e le scopate a noi italiani ci solleticano più della crisi economica

  7. Mammafelice dice:

    Sì, io parlo di pubblicazione delle intercettazioni: secondo me non andrebbero pubblicate, se non DOPO il processo. Comunque non quando sono secretate e non c’è ancora la definizione di un reato.

    Le intercettazioni invece secondo me possono essere utili, e non penso che andrebbero del tutto abolite, ma… ho una domanda che mi frulla in testa da un po’: in Italia le investigazioni si fanno solo con le intercettazioni? Cioè: le forze dell’ordine non sono capaci di fare investigazione sul campo, oltre che stando al telefono? Le indagini mi sembra avvengano sempre e solo su ‘soffiate’. Forse in questo bisognerebbe un po’ migliorare… ?

  8. rocciajubba dice:

    Ecco il mio illuminato e ignorantissimo parere:
    1. non mi frega nulla di leggere fatti privati di nessuno
    2. però il fatto che venga sputtanato chi fa politica proclamando certi valori e poi li tradisce non mi dipisace…sono parecchio integralista quando si parla di onestà dei politici
    3. ci sono casi in cui la pubblicazione di intercettazioni fa un danno incredibile
    4. prima di vietare le pubblicazioni non è meglio scovare le mele marce che diffondo dati secretati? non è così che si prevengono le fughe di notizie?
    5. ma non c’è un codice deontologico dei giornalisti? visto che si dicono sempre dalla parte die cittadini…
    6. le intercettazioni sono un metodo di indagine fondamentale in un Paese in cui malavita e politica sono così radicamente intrecciati più o meno da due secoli.

  9. Mammafelice dice:

    Da Repubblica: Si potranno pubblicare almeno “per riassunto” gli atti di un processo non più segreti. Divieto, invece, per i testi delle intercettazioni. Di cui non si potrà più né scrivere né parlare, né per riassunto, né nel contenuto, fino al termine delle indagini preliminari. Resteranno top secret fino al dibattimento. Vietata la pubblicazione di tutto quello che riguarda “fatti e persone” estranee alle indagini. Vietata la pubblicazione degli atti e delle intercettazioni destinate ad essere distrutte.

    Boh, a me sembra una cosa giusta! Cosa non ho capito?

  10. Panzallaria dice:

    @mammafelice: non lo so. anche io mi sto facendo la stessa domanda. vorrei parlare approfonditamente con qualcuno che è decisamente contrario e ha anche gli strumenti cultural legali per spiegarmi perché

  11. LGO dice:

    Da quello che ho capito, probabilmente poco ;-), da una parte c’è il problema della fuga di notizie, della pubblicazione delle informazioni, della gogna mediatica e così via. L’argomento di chi difende la legge è la tutela della privacy (frega niente invece della fine che fanno i dati delle carte di credito, smart card e roba così? Evidentemente no: se si tratta di vendere, va bene tutto). Poi ci sono le limitazioni all’uso delle intercettazioni nelle indagini. E qui uno che deve dire? Io non faccio il magistrato, ma se un magistrato mi dice che le intercettazioni gli facilitano il lavoro, io gli credo (oltretutto, mi sembra plausibile). Perché gli devo complicare la vita? La privacy dei mafiosi vale più della sicurezza dei cittadini? Gratteri dice che ci sono strumenti per evitare le fughe di notizie (per es qui:http://www.bolognanotizie.com/quotidiano/2010/03/02/14297/gratteri-le-intercettazioni-non-sono-un-problema-e-vi-spiego-perche/). Allora si poteva intervenire solo su quello, e non complicare le procedure per l’uso delle interecttazioni. E poi c’è la questione delle pene per la pubblicazione di atti qualsiasi (non solo intercettazioni) relative a indagini in corso. Cioè, finchè non si chiudono le indagini, non si potrà più sapere che tizio e caio sono indagati. Vale per tutti i reati? Scajola sarebbe ancora lì dove stava? Capisco che la privacy è un diritto, ma dato il contesto in cui viviamo non sono sicura di cosa sia meglio. Davvero.

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