Una persona che mi è piaciuta molto mi intervista oggi in radio

Oggi alle 10, 12 e 17 potete ascoltare una mia intervista sul progetto Donne Pensanti sulla radio on line Radio Reset.

CLICCANDO SULL’IMMAGINE A LATO POTETE SENTIRE L’INTERVISTA IN PODCAST

Di seguito i retroscena e come è nata l’intervista.

Sono una persona molto fortunata. Da quando ho attivato il circolo virtuoso della mia vita, ovvero ho dato inizio ad un impegno sociale che andasse oltre il mio personale (ma che al mio personale si ricollega fortemente perché penso sia un impegno necessario nei confronti di mia figlia) ho conosciuto persone BELLISSIME.

Mi si sono affacciati dei mondi a me sconosciuti di gente operosa con storie SENSAZIONALI nella loro NORMALITA’ che non trovano spazio nelle indagini sociologiche e nelle statistiche politiche e nemmeno sui quotidiani principali.

Ogni giorno, quando apro la mail, trovo narr-azioni.

Gente che si impegna. Spesso silenziosamente.

Persone della mia età e più giovani (ma anche più vecchie) che credono che le cose POSSANO CAMBIARE e che il cambiamento parta da noi, dalla responsabilità individuale di ognuno.

E’ un patrimonio. Un patrimonio che farà parte delle cose più belle della mia vita. Uscire dal proprio orticello, dalla vita mamma-casa-lavoro-blog è stato per me FONDAMENTALE.

Il mondo si conosce solo vivendolo e ascoltandolo e per chi – come me – non ha viaggiato abbastanza per poter avere una panoramica culturale sufficiente (quella che necessariamente non puoi farti sui libri) è OPPORTUNO tenere le orecchie sempre APERTISSIME.

Una delle persone meravigliose che ho conosciuto recentemente è Matteo.

Matteo è il fondatore di una radio on line che per me trovare una radio così è stato come respirare a pieni polmoni, vedere un pezzo di Italia non grigio, non banale.

Sapere che Matteo ed io siamo coetanei, nati entrambi in quell’inizio di anni 7o che ci faceva figli di genitori troppo giovani nel 68 e troppo impegnati con figli piccoli nel 77 e che entrambi abbiamo vissuto l’infanzia negli anni 80, durante la Milano da bere e l’Italia da consumare, quando la patina era quella del mondo perfetto e a corrodere le fondamenta c’erano le grandi stragi, i servizi segreti, le brigate rosse e nere e i rapimenti storici, mi ha reso ancora più felice.

Perché è la NOSTRA GENERAZIONE che deve oggi raccogliere il testimone della RESISTENZA CULTURALE a un mondo sempre più stereotipato che ci viene propinato come veleno quotidiano.

Matteo lo ha fatto aprendo una radio on line, Radio Reset che si occupa di cultura e politica (nel senso basso che piace a me) con quella leggerezza calviniana che non è superficialità ma è dotata di un enorme peso specifico.

La musica è quella che piace ai giovani (mi sembro una matusa quando parlo così, ma in effetti io oltre Guccini non vado ;-)) ma le rubriche hanno a che fare con la società, l’ambiente, la politica partecipata.

Matteo lavora 18 ore al giorno e “non riempe il frigorifero” grazie a questo progetto, ma di certo aiuta, noi tutti, a intravedere speranze e cambiamento.

Per questo motivo sono onoratissima che abbia voluto intervistarmi per donne pensanti.

Per chi ne ha voglia, oggi alle 10, 12 e 17 sarò su Radio Reset. Successivamente farò in modo di mettere a disposizione il pod cast.

Sul blog della Radio è disponibile anche un articolo che parla di DP.

E devo essere sincera: spero che questo sia solo l’inizio di una bella collaborazione con Radio Reset, una radio di resistenza culturale.

Per giudicare una cultura occorre guardare ai suoi miti, grandi, piccoli o addirittura infimi che siano. Le storie nascoste, quelle che rimangono in ombra in quanto dettagli, raccontano molte più cose della narrazione principale.

Loredana Lipperini, Ancora dalla parte delle bambine, Feltrinelli

5 commenti
  1. Jane Cole dice:

    Cavoli! Mi sa che è troppo tardi per l’appuntamento delle 10. Cercherò di collegarmi alle 12.

    ps: bellissima questa iniziativa, dalla descrizione che ne hai fatto questo Matteo piace molto anche a me.

  2. ValeFulminata dice:

    Mi è molto piaciuta, la tua intervista… Ed anche l’atteggiamento di Matteo, che piace già molto anche a me 🙂
    Sarebbe molto da approfondire, questo argomento, anche per quanto riguarda il mondo del lavoro: sembra che ormai capacità, competenza e serietà sul lavoro siano tutti dettagli secondari, rispetto ad una “presenza scenica” di un certo tipo; neanche a farlo apposta, ne stavo parlando proprio sul mio ultimo post.
    Ma mi sa che, tanto, non sto dicendo niente di nuovo, giusto?
    Vai così, che l’ora del risveglio è finalmente arrivata (almeno, lo spero!)

  3. judith dice:

    Molto interessante l’intirvista, mi è specialmente piaciuto il ragionamento di donna come risorsa, ma il problema sarebbe che noi stesse ci convinciamo di esserlo, ed spero arrivi presto!

I commenti sono chiusi.