Tonsille e aspettative

A volte mi si forma una specie di paura all’altezza delle tonsille. E’ una paura che stringe e che impedisce all’aria di passare. Lo so, l’aria non passa dalle tonsille, ma la mia sensazione, quando mi viene quella paura lì, è quella.

Ho paura delle aspettative.

Quotidianamente mi batto per essere la persona che voglio essere e non quella che penso dovere essere eppure, anche ora che ho questa lucidità e mi sembra di dominare un punto debole personale, anche ora ho una fottuta paura delle aspettative degli altri.

Più mi impegno e più faccio, più naturalmente aumenta il numero delle persone con cui entro in relazione. Più progetti intraprendo, penso, più si aprono le possibilità.

E ogni tanto mi metto lì a pensarci a tutte le belle parole, a tutte le proposte, a tutte le mail che mi arrivano da persone ricche di idee, entusiasmo, con progetti stupendi e che gentilmente mi vogliono coinvolgere e ci sono delle volte che mi sorge spontanea una domanda:

“Ma io valgo veramente quello che questa persona crede?”.

E le tonsille cominciano a stringere. L’aria manca.

Mi capita rispetto a molte cose. Mi fa venire voglia, delle volte, di sparire. Scomparire dal mondo esterno e rinchiudermi in casa. Andare solo in piscina con mia figlia. Fare solo delle gran torte che tanto, anche se brucio quelle, fa lo stesso. Lo sanno tutti che le torte le brucio.

Voi ve lo chiedete mai cosa si aspettano gli altri? Se l’immagine di voi che vi siete formati coincide con l’immagine che hanno gli altri di voi?

Lo so: è puerile. Ma io sono anche puerile.

A volte dico e scrivo delle fesserie. A volte parlo a vanvera. A volte, semplicemente, sono stanca.

A volte mi dimentico. Mi dimentico un sacco di cose.

A volte mi viene da piangere per le pubblicità progresso. A volte faccio molto ridere, a volte no.

A volte vorrei scappare anche dalla mia vita. A volte ( per lo più) amo molto la mia vita.

A volte sento la mancanza delle mie amiche, perché le mie amiche più vere non vivono vicine a me. Sento la mancanza di una serata con loro, di una pizza e una birra, di quattro chiacchiere intime.

A volte non ho alcuna voglia di stare al telefono.

A volte sono antipatica e ringhio.

A volte accendo la bocca prima di pensare.

Più mi metto in gioco più mi sembra che le persone non me ne lascino passare una. Giusto forse. Forse è un meccanismo naturale.

Però

delle volte

a me le tonsille fanno un gran male

13 commenti
  1. Sara dice:

    Mica sarà che hai letto l’oroscopo del segno dei pesci di Internazionale?? Perchè ieri mi hanno assalito le stesse sensazioni. E la mia gola si è stretta stretta…

  2. adele dice:

    sensazione diffusa e purtroppo comune soprattutto tra chi ha avuto la fortuna di ricevere una buona istruzione e di vedere un po’ di mondo. Gli orizzonti si allargano, le persone e le cose con cui confrontarsi pure, come si fa a sentirsi sempre e immancabilmente adeguati?
    Anche le persone più vicine, quelle che in teoria ci amano per come siamo, a volte sono una prova. Perché sì, vabbè ci amano così ma avrenno poi davvero capito quanto siamo france? Non è che si sono distratti proprio mentre mostravamo il nostro catalogo di mancanze?:-)
    Ogni tanto bisognerebbe proprio staccare da se stessi. Io proporrei una piccola vacanza: un giorno al mese nella pelle di un’altra persona. Che ne dici?

  3. supermambanana dice:

    e’ normale panz e’ normale, significa che siamo diventati grandi, non a tutti purtroppo capita nonostante l’anagrafica.

  4. stefania dice:

    Allora voi dite che il senso di inadeguatezza che mi coglie è riconducibile all’età che avanza? No perchè io ero una ragazetta talvolta sfacciata e spavalda e ora mi ritrovo vacillante alla soglia dei 43. E mi sento come un’adolescente che ha bisogno dell’approvazione degli altri per sentirsi accettata dal gruppo. Per fortuna queste sensazioni non le provo con mio marito e la mia famiglia ma con le colleghe, so che dovrei fregarmene ma faccio fatica a lasciarmi scivolare addosso certi atteggiamenti di cui mi chiedo il perchè, e qui si arriva al punto del come gli altri mi vedono. Probabilmente in maniera opposta a come sono io e penso che se avessi un’amica come me ne sarei veramente felice.
    Stefania mamam di Vittoria

  5. Lorenzo Gasparrini dice:

    Sono solo un uomo, Panzallà. Per le tonsille non posso fare niente, ma forse per le domande sì.

    Stai bene così, Panzallà. Tranquilla. Ce piaci così: logorroica, con le torte bruciate, puerile, smemorata. Se è il prezzo da pagare per tutto il resto, io lo pago.

    Dàje.

  6. Sara dice:

    @panz sei come al solito puntuale, precisa e rappresentativa, stamattina io e il mio compagno ci siamo svegliati (male, ma per fortuna abbiamo recuperato 😉 ) facendoci le stesse domande…
    @adele: grazie per le risposte

  7. judith dice:

    Io, molto spesso, vorrei fuggire da me stessa, o sparire in un posto in cui nessuno aspetti nienti di me, né il capo, né il fidanzato, né gli amici….ma poi mi rendo conto che senza di loro non ce la farei (del capo sicuramente sí, ma non del lavoro : ).

  8. mammainitaly dice:

    Io è da sempre che non mi sento all’altezza delle aspettative altrui… Se è l’età che avanza,.. Sono nata vecchia:((( è un mio grosso grossissimo punto debole e come stringono stè tonsille, ma come consola sapere che é così per tante,.. I loviù too friends;-)

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