Cerbottane e fionde: le usavate?

Ho una storia nella testa con dentro una cerbottana e una fionda, mi è venuta in mente oggi, parlando con il mio amico Daniele al parco, che ci viene sempre da raccontarci delle cose dell’infanzia, mentre rincorriamo le nostre figlie. Mi piacerebbe tanto sapere se usavate uno di questi giochi, se li usano i vostri figli e come e se ne avete voglia, vi chiederei di raccontarmi un aneddoto. O qui o su friendfeed.

Grazie mille

7 commenti
  1. la pulce dice:

    un amichetto del cortile quasi ci rimise un occhio per colpa di una pallina sparata con una cerbottana, e da allora i giochi di questo tipo furono, giustamente, banditi 🙂

  2. itmom dice:

    altro che se le usavo. per le cerbottan andavamo nel negozio di materiale elettrico e ci tagliavano dei tubi di plastica, e ci sparavamo tra noi fratelli, la fionda invece ce la preparava il nonno, con legno scortecciato per bene, passato con la carta vetrata per renderlo liscio liscio… a pensarci bene erano giochi pericolosissimi e non li farei mai e poi mai fare ai miei figli…

  3. panz dice:

    @la pulce, Itmom: infatti con il mio amico oggi ci si chiedeva proprio se qualcuno si fosse mai fatto male e se oggi i genitori lascino fare questi giochi. Interessante no vedere come cambiano le percezioni: negli anni 70/80 ci lasciavano tranquillamente giocare a quei giochi, ora sfido a trovare un genitore che lo faccia con tranquillità 😉

  4. la pulce dice:

    negli anni ’70-’80 facevamo cose da folli, che io mi chiedo ancora come sia possibile che non sia morto nessuno. Dal giocare ore, e sottolineo ore, da soli senza la supervisione di nessun genitore in cortile dove, tra l’altro, non c’erano cancelli chiusi quindi entravamo, uscivamo, attraversamo la strada non solo senza il controllo di un adulto ma senza che un genitore si ponesse il benché minimo problema!
    ti racconto questa: fine anni ’70, gli zii d’america regalano a me e mio fratello uno skateboard che allora, neanche sto a dirtelo, era una rarità ma! nel giro di pochi giorni tutti i nostri amichetti riescono a farsene comprare uno e per mesi abbiamo imperversato per tutte le strade in discesa del quartiere, facendo le figure acrobatiche più pericolose. come nessuna macchina ci abbia falciato agli incroci e siamo ancora tutti qui a raccontarcelo è un miracolo. davvero, come si dice a roma, c’ha protetto santa pupa.
    ecco, se io penso ai giochi che facevo da bambina, mi viene un brivido 😀

  5. Mammamsterdam dice:

    Noi sempre tecnologici. Ai miei tempi si faceva una sparaelastici composta da tavoletta di legno su cui si inchiodavano una molletta per i panni e 10 cm in avanti un chiodo curvo che ci procuravamo nelle case in costruzione, Attacchi un’estremità dell’elastico al gancio (che sta tutto avanti), l’altra alla molletta che fa da grilletto, poi spari aprendo la mollette e orca se facevano male le elasticate nelle gambe (o negli occhi se ti diceva male).

    Mio padre una volta mi ha fatto uno “scupputtino” che si fa con un rametto si sambuco che ha il midollo molle e lo togli fino ad avere un tubo di legno. con un altro tipo di legno fai uno stantuffo e ci spari proiettili di canapa da idraulico masticata e sparata, che le li spari due volte prendono la forma a proiettile.

    Eh, altri tempi.

  6. Brain dice:

    Io ricordo vagamente che alle elementari usavamo il cilindro trasparente della penna bic a mo’ di cerbottana. Lanciavamo palline fatte di strisce di carta (probabilmente strappate dalle ultime pagine dei quaderni ;)) inumidite di saliva (bleargh!) per poter essere meglio modellate 🙂
    Presumo le lanciassimo nell’intervallo, ma non escludo qualche dispetto durante le lezioni 🙂

  7. giusi43 dice:

    Cavolo !!!!!! Ho 67 anni ( e ti leggo sempre… ) e mi ritrovo pari pari in queste cerbottane ( di sambuco !! ) e fionde……. Che bello ….
    Giusi ( Silvana è il mio nome )

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