Religione for dummies

Frollina gioca: Maria e Giuseppe vanno in macchina da Gesù

Tutto ha avuto inizio quando siamo partiti per Perugia.

In autostrada, mentre ci avvicinavamo a una delle regioni con il più alto tasso di santi in Italia, c’era questo cartellone promozionale dei beni artistici del luogo e in primo piano campeggiava un Cristo in croce con tanto di sangue che cola sulla fronte.

Frollina è rimasta un po’ sconvolta. Mi ha chiesto con la voce tremante: “Ma chi è quel signore con delle frecce piantate nelle mani?”

Temevo questo momento. Mi sono guardata intorno per cercare conforto nella logorrea pedagogica di Tino ma lui in quel momento stava già facendo la fila per aggiudicarsi il suo amato Rustichello in Autogrill.

Ho tentato di spiegarle che si trattava di Gesù, che gli avevano fatto una statua perché è un uomo molto amato vissuto tanto tempo fa e che ha fatto delle cose buone tanto che poi hanno pensato di ricordarlo sempre facendo delle case dove si può entrare e parlare con lui.

Lei ha registrato solo una frase e per qualche ora, ha continuato a ripeterla ciclicamente:

“Gesù è morto!”.

Abbiamo ricominciato il nostro viaggio e giocando con i suoi personaggi, ogni tanto faceva dire a uno dei due: “Sai con le frecce Gesù è morto?”.

Abbastanza inquietante.

La cosa che l’ha colpita e che mi sono trovata davvero in difficoltà a spiegare è il fatto che in questo periodo si parla tanto di Gesù che è nato e adesso lei scopre che è anche morto. E come, per giunta!

Ieri era un cinno con il pannolozzo dentro alla caverna, mentre due animali enormi gli fiatavano addosso e un sacco di gente gli portava pecore e galline e mirra e incenso, con la sua mamma e il papà accanto, e adesso è morto in croce.

Pazzesco! Le sue rotelline hanno cominciato a girare vorticosamente e il generatore casuale di dubbi si è messo a macinare domande.

Un fuoco di fila.

“Ma era piccolo quando è morto?” “Ma è morta anche la sua mamma?” “Ma perché nella caverna non c’era il riscaldamento?” “Ma perché gli hanno tirato le frecce?” “Posso comprare un palloncino?”.

Noi siamo entrati un po’ in palla. Da una parte sono felice di poterle raccontare delle religioni e di ciò in cui credono molti uomini, dall’altra non ne ho la minima capacità.

Per un attimo il panico ha preso il sopravvento tanto che ho anche pensato a una conversione sulla via di Damasco  a seguito della quale potrei iscriverla a quella specie di ora di religione che fanno a scuola e che assomiglia molto a un catechismo cattolico.

Questo per farvi capire quanto mi ha mandato in crisi!

Durante questo famoso fine settimana a Perugia siamo stati ovviamente a visitare il Duomo e proprio in quel momento si stava svolgendo la messa domenicale.

La frollina ha cominciato a fare un’altra batteria di domandone filosofico esistenziali delle sue. Dopo aver resistito alla tentazione di andare a chiedere l’ostia per avere la scusa della bocca piena, ho tentato di risponderle in modo obiettivo su tutta questa gente che cantava e sull'”uomo con la gonna” che leggeva.

Era affascinatissima, tanto che quando abbiamo fatto per uscire ci ha guardati delusa:

Uffa! Volevo vedere come va a finire!

A casa abbiamo un piccolo presepe di sapone che ogni anno sistemo perché è un oggetto bello, che mi ricorda la nascita di frollina, dato che ce l’hanno regalato in quell’occasione.

Lo so, se fossi un’agnostica pura d’animo non lo tirerei nemmeno fuori, ma a qualche compromesso posso scendere e diciamo che questo non mi sembra grave.

La Frollina ovviamente lo guarda, ci gioca, fa domande.

E sempre torna su questo punto:

Perché un bambino è morto?

Difficile spiegare il corso della vita a lei che “ieri” andava all’asilo nido e “domani” sarà una mamma.

Sono andata in libreria. Perché da qualche parte ci deve essere un libro, qualcosa, per noi dummies della religione!

Qualcosa che spieghi senza infarcirsi di dottrina. Qualcosa che racconti, pensando al punto di vista di chi – come noi – considera tutte le religioni alla stessa stregua e non vuole che nulla sembri più o meno vero di altro.

Ci sono tantissimi libretti interessanti e NON catechistici su TUTTE le altre religioni ma NON su quella cattolica. Come se in Italia il punto di vista fosse scontato. E’ irritante.

Ho chiesto l’aiuto di un libraio.

Lui mi ha passato un libro sulla vita di Gesù, convincendomi che era quello che faceva per me, che lui capiva bene, perché aveva lo stesso problema e che quel libro era proprio quello giusto.

Belle illustrazioni in effetti. Inizio appassionante.

L’ho comprato.

Quando a casa mi sono messa a leggere meglio e sono arrivata alla riga: “Perché siamo tutti figli di Dio” mi è scesa una catenona che volevo mettermi a piangere…

Per ciò ecco, se conoscete qualche libro interessante che racconti la storia della religione cristiana e della vita di Gesù, adatto ai bambini, senza avere un approccio religioso

consigliatemelo.

Altrimenti intravedo la deriva fantascientifica, con il serio rischio che mia figlia da grande diventi adepta di Scientology e pasteggi a placenta.

Un libro laico per bambini.

Sulla/sulle religione/i.

Esistono?

16 commenti
  1. deborah. dice:

    E’ un bel problema. Io ho comprato recentemente un libro che pone una serie di domande su Dio e stimola fondamentalmente al dubbio. E’ di Oscar Brenifier, ma non tocca la vita di Gesù Cristo. E poi, mi sono resa conto, leggendolo, che è più adatto ai cinni delle elementari.
    Mia figlia , in effetti, era partita soprattutto con le domande su Dio e la morte, Gesù sa che è morto , ma non ancora come.
    E io non ho intenzione, per il momento, di sollevare la questione.

  2. Chiara dice:

    Condivido completamente tutto il post e lo stato d’animo che, ahi…té, permane anche se la creatura ha ormai 7 anni. Noi abbiamo passato la fase “voglio entrare in chiesa, voglio andare a messa, chi è? cosa ha fatto? perché?, esiste? ecc ecc più e più volte, quindi mi sa che non siamo stati molto chiari. Un po’ mi ha aiutato la visione “alternativa” del suo babbo (comprensiva di Manitù, per intenderci), il quale, però, non ha ancora scritto un libro che possa passarti. Quanto a me, agnostica e confusa, ho ricominciato a credere a Babbo Natale solo ieri dopo aver letto il post di Zenone, quindi figurati sulle grandi questioni…
    Attendo, solidale, i suggerimenti dei tuoi lettori più illuminati.
    (e buon compleanno in ritardo alla Frollina)

  3. rocciajubba dice:

    Dubito che lo troverai.
    Siamo un paese di cultura cattolica.
    Dubito che in un paese arabo potrai facilmente trovare un testo che spieghi ai bambini la religione cattolica (o cristiana in generale). Sono le due più grandi religioni al mondo insieme al Buddhismo che però si avvicina, forse…non sono informatissima, più a una filosofia che a una religione per chi ha radici monoteiste e occidentali.
    Forse nei Paesi protestanti è più facile trovare di questi testi visto che comunque la radice è la stessa.
    Per adulti è stato scritto molto ma per i bambini no.
    E comunque anche se usi un testo “di dottrina” non penso che farai grossi danni.
    A questa età non hanno sufficiente capacità di astrazione per essere indottrinati. E comunque la state crescendo con una fortissima libertà mentale e saprà scegliere cosa è giusto per lei quando sarà il momento.
    Perchè lo hai messo in conto vero che potrebbe scegliere la religione cattolica un domani? Dimmi di sì che se no se succede già vedo te e Tino ricoverati per un coccoloneeeeeeeeee!!!! 😉

  4. Panzallaria dice:

    @roccajubba: messo in conto, messo in conto. Il suo quadro astrale dice che è fortemente portata per la teologia e gli afflati religiosi. Ma noi non siamo superstiziosi. ah ah ah

  5. rocciajubba dice:

    E…tadaaaaaaaaaaaaaaaaa! Ci si converte la Panz! 😉
    In fondo un miracolino a Natale ci starebbe anche. Muahahahah!

  6. zia S. dice:

    la parte più interessante del post è quel “sulla religione cattolica no”. Non ho presente i titoli ma so di aver visto un tot di libri che trattano in modo ampio le varie religioni. Esclusa quella cattolica, perché come sottolinei si dà per scontato che sia la religione di defalut. Il che statisticamente, in Italia, ha il suo senso, ma con tutte le nicchie che ci sono mi stupisce che manchi un’alternativa…

  7. Mammamsterdam dice:

    Panz, io ho sposato un ateo, probabilmente sono un’agnostica spuria pure io, i figli nn sono battezzati ma: DI CATECHISMO CATTOLICO SO TUTTO e so un bel po’ anche degli altri. Scriviamolo noi. Adesso chiedo a Zaub se la parte ebraismo la vuole fare lei.

  8. Serena dice:

    Ahi! Io mi sono salvata finora perché in Svezia non è argomento di conversazione (e non c’è religione all’asilo!!!) Il Vikingo ignora cosa sia una chiesa, le campane per lui sono quelle attaccate al collo delle mucche, e la croce è quella che facciamo sul calendario ogni giorno. Però lo so che prima o poi arriva il momento, ma se arriva più in la quando ha già sentito anche delle altre religioni, mi sembra più facile. Certo che l’iconografia del morto in croce è inquietante da spiegare ad un bambino piccolo. Comunque se passo in biblioteca qui voglio dare un’occhiata. Sono certa che in questo mondo protestante tanto ben organizzato ci abbiano pensato. Casomai ci organizziamo per una traduzione 😉

  9. mamma di malta dice:

    un piccolo consiglio, leggi direttamente la Bibbia. Per es. Matteo, uno dei vangeli. vai alla fonte così non ci sono dubbi. magari scegli una traduzione con un italiano non del 1700… è stata scritta per tutti. bacio

  10. Laura dice:

    è bellissima l’idea che lo scrivi tu il libro! datti da fare panz, che ora che lo dai alle stampe tocca a noi spiegare!

    laura, modena

  11. juana dice:

    Sono la mamma di un quasi trentenne, io sono sudamericana, ho frequentato la scuola pubblica dove non c’era l’ora di religione perchè essendo l’Argentina un paese di immigrati, in classe c’erano bambini ebraici, musulmani, cattolici romani e cristiani siriolibanesi ortodossi. Il sabato era festivo; ma la scuola era a disposizione per qualsiasi tipo di iniziativa, io cominciai a imparare l’inglese in questo modo. (L’Argentina era all’epoca un paese strano: non potevi essere comunista (negli anni ’70 sono spariti 30.000 persone perchè sospettate di esserlo!); ma c’era il massimo rispetto per la diversità religiosa!)
    Sono arrivata in Italia circa 32 anni fa, sposai un italiano figlio di una cattolica praticante, cresciuto all’oratorio e diventato ateo subito dopo la maggiore età. Quando nostro figlio, saltando la scuola materna si trovò in prima elementare, bisognava prendere la grande decisione: L’ORA DI RELIGIONE. Andai a scuola alla presentazione dei docenti e prima di conoscere le sue insegnanti (era il periodo dei “moduli” a tre insegnanti) chiesi di conoscere l’insegnante di religione, a la quale feci presente che, ” Noi non pratichiamo nessun tipo di religione; ma ci teniamo alla buona riuscita del suo andamento scolastico e soprattutto al suo rapporto con i suoi compagni e con la scuola in generale, visto che se è esonerato, l’alternativa è: fuori dalla classe. ” Che voleva dire “Stai attenta a quello che insegni”. Sono stati cinque anni di ottimo rapporto con lei, con i compagni e le maestre. In quarta elementare, quando tutti facevano la comunione, lui mi chiese: Sono obbligato a farla’? e io gli risposi: “Tu non sei obbligato a fare niente. Quando sarai in grado di decidere, lo farai liberamente” Fine.
    Credo che la religione sia come la televisione: C’è, esiste, ne sentiamo parlare tutti i giorni, siamo in Italia, c’è il Papa…ed è inutile fare , come facevano molte mie amiche, ex ragazze degli anni ’60, che censuravano le fiabe tradizionali, come Cappuccetto Rosso, perchè “antifemminista” o altre per ragioni varie. Il bambino si troverà comunque nel mondo dove i suoi coetanei che hanno stili di vita diversi dei suoi, compresa la religione. Nel mio percorso di genitore ho sentito consigli a destra e manca e quello che ho seguito più spesso è quello del buon senso e se la religione è come la TV, non solo perchè può creare dipendenza, ma perchè entrambe sono pericolose per la salute mentale, (non scherzo!), i bambini dovrebbero essere accompagnati nel percorso, spiegando con parole nostre ogni cosa.
    In questo paese già è difficile essere italiano, figuriamoci non cattolico!!
    Complimenti per il blog!

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