In questi giorni di vacanza

L'oca Caterina e la lepre Gelsomina www.nicolettacosta.it

Nei giorni di vacanze di Frollina ci sono stati i racconti dei suoi sogni. Con la sua vocetta squillante a spalancare le braccia al mondo chiedendo a noi cosa avevamo sognato, raccontando di lei che va in bicicletta dal semaiolo a comprare un semino con il soldino per mettermelo nella pancia e sperare nel fratellino che tanto vorrebbe ora.

Nei giorni di vacanza ci sono state mattine in biblioteca con i dinosauri e le principesse. Pranzi in famiglia. Poca voglia di mangiare, molta voglia di giocare con la fantasia. “Mentre mangiamo mi leggi la storia che c’è scritta qua?” mi chiedeva la bambina dalla faccia a piadina, puntando il suo ditino sulla buccia del Parmigiano Reggiano, dove con l’ago il formaggio trova la sua identità.

E io a inventare storie di spaghetti, pomodori e formaggio grattugiato: avventure in mezzo al bosco per un ricettario semplicistico di favole. Quando nemmeno la storia del formaggio che parte alla ricerca degli spaghetti funzionava, di fronte all’ingenua (e paracula) richiesta di bere il succo di frutta invece di mangiare e alla nostra risposta di diniego in base all’assioma “Se hai fame mangi, così non vale”, lei ci guardava con quegli occhi furbi di suo padre per spiegarci che la sua pancia è divisa in due parti, che in una parte passa la pappa e quando si riempe, bisogna smettere di mangiare e che nell’altro lato, quello del succo, c’è sempre un po’ di posto per il liquido zuccherino che lei ama tanto.

Nei giorni di vacanze ci sono state mattine di sveglia presta, e altre di sonno prolungato, pomeriggi che si sfilacciano in serate con gli amici, serate di cartoons, altre di nanna presto.

Nei giorni di vacanza mi ha raccontato che lei si sposerà con Tommy, che le principesse non portano sempre i tacchi ma quando li portano sono più belle, che lei vuole una sorellina ma se poi il semino è maschio va bene uguale, che i porcellini sono ripieni di salsicce e Gesù aveva un fratello che non è mica morto lui, era solo svenuto e poi quando si è svegliato è andato in cielo.

In questi giorni di vacanza abbiamo parlato dei leggicoli – i famosi mostriciattoli che abitano nei libri -, abbiamo costruito un ascensore con una scatola di saponette e un laghetto con un po’ di domopack. Abbiamo anche creato una linea ferroviaria che porta i bambini al mare, solo che poi quando arrivano, il treno se li dimentica lì e allora deve arrivare Pegasa a riportarli a casa.

Sono stati giorni intensi, in cui tutte le occupazioni sembravano lontane. E ora che sono finiti, che abbiamo ricominciato tutti con le nostre occupazioni, questi giorni di vacanza sembrano ancora più preziosi. Loro, le loro storie, le loro facce e le loro schiene.

La segnalazione di oggi è il nuovo e bellissimo blog dell’illustratrice Nicoletta Costa

3 commenti
  1. Ondaluna dice:

    Dolce malinconia…
    Se non ci fosse il tempo del ritorno, questi momenti fore sarebbero meno preziosi. Però che peccato quando la routine ricomincia..

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