Nicoletta Costa, Giulio Coniglio e la creatività dei bambini


Grazie a Luigi Centenaro di Zero21 – con cui si è ormai instaurato un bel rapporto di amicizia virtuale – ho avuto la possibilità di conoscere e intervistare Nicoletta Costa alla Fiera del Libro per ragazzi di Bologna.

Con Mammafelice abbiamo prima partecipato a un workshop di presentazione del cartone animato che nascerà da Giulio Coniglio, uno dei personaggi più celebri della illustratrice triestina e poi ci siamo sedute al tavolo con lei, per qualche domanda.

Io, che da qualche mese sono in fase “riflessioni sulla creatività” e ho molta voglia di aiutare Silvietta a far emergere la propria, a non averne paura e a saperla valorizzare per andarne orgogliosa, le ho chiesto immediatamente se aveva qualche consiglio per i genitori, per contribuire allo sviluppo di quella dei propri figli.

Nicoletta – dalle mani affusolate e dal tratto incredibilmente semplice e poetico – mentre disegnava la Nuvola Olga per Silvietta, ci ha raccontato in che modo si possono aiutare i bambini a sviluppare la propria creatività artistica, declinata al disegno.

 

Fornire gli strumenti giusti, tanto spazio, carta bella e “preziosa”, matite con la punta sono gesti di cura fondamentali che valorizzano il lavoro e la passione dei bambini. Troppo spesso diamo ai nostri figli piccoli materiali di risulta, scadenti o tenuti in maniera approssimativa, nella convinzione che a fronte di scelte più impegnative, non saprebbero apprezzare la differenza.

I bambini hanno una creatività innata che va valorizzata affinché non si banalizzi, non diventi qualcosa di inutile o superfluo.

E’ sempre importante aiutare i piccoli ad avere strumenti e possibilità per concretizzare la propria fantasia, perché la frustrazione potrebbe generare l’abbandono e far avvizzire le idee.

E le mamme non si preoccupino se nelle scuole materne italiane si insegna a stare “dentro ai bordi” con il colore: pare che anche questo sia un modo per imparare la norma e poterla poi violare, davvero creativamente.

Nicoletta – che sembra un altissimo folletto delle favole, ha occhi lucenti e una voce calda come i colori dei suoi disegni – è stata tanto gentile da rispondere anche a una domanda  a cui tenevo molto, legata ai tanti stereotipi di genere che circolano in una certa letteratura per l’infanzia.

Gli illustratori e narratori migliori in Italia sanno che non sono utili ai bambini modelli stereotipati e ormai la vastità della scelta, sia in libreria che in biblioteca è tale, da poter trovare principesse che non sono principesse e principi meno altisonanti. Per parte mia ho fatto una riflessione sugli stereotipi con la lumaca Laura che dovrebbe essere lenta e spaventata e invece è la più coraggiosa di tutti, insegna agli altri molte cose e sfida di continuo i suoi limiti.

I personaggi del mondo di Giulio Coniglio sono fondamentalmente dei modelli positivi perché contengono alcuni tratti che accomunano molti bambini tra i 3 e i 6 anni ma sanno essere curiosi, rivoluzionari e imparano sempre dai propri errori, infondendo fiducia nei più piccoli.

Gli stereotipi sono “modelli negativi” nel senso che non riescono mai a uscire dalla loro gabbia concettuale e si ripresentano sempre identici, con la stessa carica di pregiudizi, preformando la realtà.

Nicoletta mi ha entusiasmato sia come consumatrice di favole illustrate che come mamma e persona creativa che ha scoperto tardi quanto possa andare fiera del proprio immaginario.

Mi piacerebbe invece che Frollina non si sentisse inadeguata di fronte alla fantasia e fin da subito capisse che ha un valore e non solo interiore ma anche pratico.

la creatività è popolare, rivoluzionaria e mette in gioco le persone.

Se ognuno di noi coltivasse la propria anche solo attraverso lo sguardo sul mondo, una visione laterale delle cose e delle situazioni, vivremmo tutti in modo migliore e non esisterebbe alcuna forma di dittatura.
Ma come succede a Silva che riannoda le storie di fronte alla libertà immensa che offre la fantasia, l’imprenditorialità creativa e la manualità del pensiero, il Potere avverte una minaccia allo status quo e si tenta sempre di sminuirla e distruggerla, farla a pezzi o denigrarla perché risulti qualcosa di cui vergognarsi.

Nicoletta Costa fa venire voglia di scrivere storie;  sembra facile farlo di fianco a lei che ne produce a ripetizione.

I suoi colori preferiti sono il blu e il rosso, meravigliosi colori che mi piace toccare quando compro la rivista di Giulio Coniglio.

Una curiosità: Giulio Coniglio è nato come “cugino” della Pimpa, proprio sulla rivista dedicata alla cagnolina, per poi diventare il protagonista di una rivista tutta sua, della Panini Editore. E’ una rivista bellissima che potete acquistare in edicola o a cui abbonarsi e ricevere a casa.

La domanda “più piccola”: Zoe che ha 8 anni mi ha fatto chiedere a Giulio Coniglio se ha imparato a nuotare.

Non ancora ma presto avrà un maestro di nuoto che proverà a fargli passare la paura dell’acqua!

Grazie Nicoletta.

Oggi compro una cornice per la Nuvola Olga e da domani, giuro, che non userò più la carta del salumiere per far disegnare la Silvietta/Frollina 😉

Per approfondimenti:

 

11 commenti
  1. FrancescaV dice:

    bellissimo il nuovo blog-progetto editoriale, quanti bei disegni e colori. Voglio comprare qualche libro della Costa alle mie nipotine. In bocca al lupo Panz!

  2. Mestieredimamma dice:

    bellissimo!!! sei una grande ti seguirò anche qui, brava e in bocca al lupo!

  3. Chiara dice:

    Zoe ringrazia e aspetta sorridente il numero del giornalino con la lezione di nuoto!

  4. mater et labora dice:

    panz, lo sai io ti stimo che di più non potrei. ma come fai a fare tutto questo? dove trovi le energie? mi sembra anche questo come gli altri tuoi un lavoro bellissimo. grazie, perchè già leggendo questa intervista ho capito almeno due tre cose che non devo fare. (anche se devo dire che non c’è spazio nella mia immensa libreria di sensi di colpa di questo nuovo per i pastelli smangiati e il libretto da colorare già full….) ma giuro che domani pongo rimedio. ti abbraccio e in bocca al lupo…

  5. Bosina dice:

    Bellissima intervista. Condivido ogni singolo pensiero e, come mamma di matite numerose :), sono perfettamente d’accordo sull’idea di sviluppare la creatività con strumenti quanto più possibile adeguati. Riciclo ai miei figli tutti i vestiti che posso e piazzo toppe dappertutto (naturalmente coloratissime), ma voglio che non manchino mai per loro i colori più belli, il che non vuol comunque dire, necessariamente, i più costosi! 🙂
    Un bacio

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