Licenziata

Succede che io in questi ultimi mesi ci ho pensato molto. Ho riflettuto, sono stata notti a fare girare le rotelline. Ho parlato con Tino e con gli amici più cari. Ho soppesato. Ho valutato. Ho ripensato alla fatica degli anni prima e di quella degli anni ora.

Ho pensato a quello che ho fatto. Al filo rosso che mi ha portato – professionalmente – all’oggi.

Ci ho pensato tanto perché le decisioni sono cose così, che ci pensi tanto ma poi un giorno ti svegli, quando meno te lo aspetti e loro sono prese, tu devi solo adeguarti.

E’ da novembre che oltre al lavoro co.co.co dove vado tutti i giorni in una P.A. locale, gestisco anche altre collaborazioni che mi appassionano, come professional blogger e digital P.R.

E’ stato faticoso perché quando lavori 8 ore in un posto, tornare a casa e poi magari lavorare di notte per il resto, non è sempre agile. Non è che si fanno i salti di gioia da queste parti.

Però erano occasioni belle e importanti e visto che io – nel cuore – sono freelance, visto che io sono per lavorare in maniera fluida, attivando quel lato troppitasking che è evidentemente un segno distintivo della mia personalità, ho accettato, ho sperimentato, mi sono messa alla prova.

Alla fine ecco.

Io oggi.

Oggi io mi sono licenziata da quel lavoro prevalente nella P.A. locale.

Da maggio torno a fare la free lance. Che non è essere precari, vorrei sottolinearlo. Non è un ripiego, vorrei sottolineare pure questo. E’ una scelta.

Probabilmente mi avrebbero rinnovato di nuovo il contratto.

Ma di fronte alle scelte, bisogna scegliere. E io sono un po’ di anni che vado in una direzione e mi sembrava sciocco abbandonare i miei piccoli obiettivi proprio ora.

Dunque ci provo. Con alcune collaborazioni che sono già attive e con altre che – spero – partiranno. Magari anche grazie a questo post, che se lo legge qualcuno che ha bisogno di una professional blogger, di una digital P.R o di qualcuno che si occupi della comunicazione on line della sua azienda o di scrivere, che scrivere è poi la cosa che mi piace di più, ecco qui c’è anche la Panz.

Dal 18 maggio a disposizione!

Nel frattempo sono tanti i progetti professionali.

Sia sul versante comunicazione a impatto zero stereotipi , con Giorgia di Vita da streghe che per la collaborazione con Tino e la sua neonata società Studio Lost che si occupa di progettazione, grafica e realizzazione di siti web .

Sento l’emozione e un po’ di paura scorrere nelle mie vene ma sono – fondamentalmente – molto felice.

Non sarà facile. Ma credo che nella vita bisogna prima di tutto provare a stare bene e io credo che questo sia un modo anche per questo.

Mi piace l’idea di adeguare le mie giornate al ritmo che mi è professionalmente più congeniale e non ai ritmi imposti dagli standard. Mi piace pensare di mettere a frutto le idee e di farlo anche per lavoro, che le idee, se sono buone, possono anche essere un lavoro.

Mi piace pensare che metterò in quello che faccio il mio tratto distintivo, la mia passione, il mio pensiero laterale.

E mi piace pensare che la Dea Bendata sarà con me. Anche in questo momento, anche in questa scelta.

Intanto, se anche a voi interessano i temi della comunicazione, insieme ai ragazzi di Studio Lost (uno è Tino, per ciò mica tanto “ragazzi” ;-)) abbiamo attivato un gruppo su Facebook che si chiama Sana e robusta comunicazione. Se vi piace, vi aspettiamo.

 

 

23 commenti
  1. Patrizia dice:

    Che dire Francesca…dopo tante riflessioni hai fatto quello che hai sentito più giusto per te, per la tua soddisfazione personale e professionale! Tante persone penseranno “ma ti sei bevuta il cervello? Lasciare un lavoro (anche se precario) per il nulla?!!”
    Io invece dico: Brava! Complimenti per la scelta coraggiosa e audace che però libererà tanta bella energia…ne sono sicura!
    In bocca al lupo….e tienici aggiornate!

    Intanto goditi questi 30 giorni di preavviso…di solito sono ganzissimi perchè chiudi le vecchie cose ma stai già pensando a quelle nuove che galvanizzano (e diciamolo…spaventano a tratti) …ma che bella adrenalina!!

    Ciao!
    Patrizia

  2. la meringa dice:

    A me per esempio le idee migliori vengono sulla tazza del cesso. Pensa che ti ripensa è questione di un attimo.
    Ti auguro di ottenere i tuoi obiettivi e di migliorare il tiro sempre più, mia geniale amica.
    Abbraccione!

  3. mammaparttime dice:

    Forza Panz!! Ti sostengo in toto. E’ chiaro che è la scelta giusta per te, quella decidere di vivere appieno le tua avventura di scrittrice e blogger. Coumnque vada sarà un successo ;-))
    In bocca al lupo da una lettrice incostante, ma appassionata, di Panzallaria.

  4. Chiara dice:

    Dal basso del mio culone al caldo di un impiego a tempo indeterminato e dell’impossibilità (vigliaccheria?) di lasciarlo, ti faccio tantissimi auguri, sei un mito, anzi siete due miti! Chiara

  5. labelladdormentata dice:

    Hai fatto la scelta più giusta per te e per la tua famiglia, stanne certa. Ti voglio bene!

  6. Panzallaria dice:

    ma grazie ragazzi! comunque vorrei precisare che non lascio qualcosa “per il nulla” e che almeno fino a dicembre, mangeremo, pur essendo stomaci impegnativi 😉

  7. Mamma (quasi) green dice:

    Cara Francesca, ti seguo sempre ma di solito non lascio commenti. Questa volta voglio proprio dirti che hai fatto benissimo. Ho letto il tuo post e ho ritrovato punto per punto tutto il mio percorso. Anche io sono free lance dentro, ho lavorato in azienda per diversi anni, poi per due/tre anni ho lavorato di giorno in azienda e di notte per nuovi progetti. Poi finalmente era arrivata l’ora…anche io mi sono licenziata (nel 2007) ho aperto la mia partita iva e sono diventata il capo di me stessa. Ho fatto progetti bellissimi in questi 3 anni e ho fatto anche una figlia. Tutti pensavano che fossi pazza a licenziarmi prima di fare figli, ma io volevo esattamente questo percorso. Hai ragione tu, ad un certo punto le scelte sono prese e bisogna adeguarsi.
    Non mi sono MAI pentita di questa scelta e non tornerei mai a lavorare come dipendente. Quindi: brava, in bocca al lupo e buona nuova vita!

  8. Panzallaria dice:

    Mamma (quasi) green: il tuo commento è una sferzata di ottimismo e positività. mi fai andare a letto veramente contenta 😉 grazie davvero di averlo voluto condividere qui

  9. Francesca dice:

    … sono davvero molto contenta per te! Complimenti per il coraggio, sarai sicuramente ripagata!
    Fare sempre le cose che si sentono … sempre. Hai tutta la mia stima! Un grande abbraccio.

  10. deborah. dice:

    Brava Panz!Anche io sto progettando nuove cose per la mia vita. Non è mai troppo tardi!

  11. mammachetesta dice:

    Congratulazioni!
    Ti stimo e ti ammiro.
    Io non ho ancora il coraggio (e sicuramente la professionalità) per fare il salto.
    Provo a crescere piano piano col sito nuovo…ma obiettivamente ho ancora un po’ di fifa.
    Ma tu, con la tua professionalità, la tua forza e il tuo meraviglioso sorriso alla vita hai davanti un futuro luminoso. DI questo sono certissima.

  12. silvia dice:

    panz, sei grande. hai fatto la cosa migliore che potevi fare. la migliore. hai avuto coraggio e sarai premiata. per te per il tuo lavoro per la frollina e per la tua serenità. sei stata bava. donna coraggiosa. ti abbraccio.

  13. polepole dice:

    BRAVA!
    L’hai fatto! Hai fatto il salto! E ti ammiro davvero tantissimo e mi esalto al solo pensarlo, come se l’avessi fatto – definitivamente – anch’io!

    E so già che quel nulla non esiste, davvero.

    Perché quando sei una “free lance dentro” il potenziale ‘niente’ lo riempi in un battibaleno! già ti vedo: ci sono mille progetti che girano vorticosamente nella testolina e l’entusiasmo – che non deve mai mancare – e la convinzione che ci metti finiranno per trovare i finanziatori, stanne certa! E mi ci vedo anch’io… solo, ancora qualche pensierino da fare… 🙂

    Ancora BRAVA! E in bocca al lupo!
    polepole

  14. Tiziana dice:

    Panzy… come ti invidiammiro!
    I miei progetti sono sempre stati troppo utopistici o “ecumenici” per osare coinvolgere qualcuno (coprire di pannelli solari il deserto trasformando il 3° mondo in potenza energetica, o semplicemente organizzare i vecchietti della città per insegnare a lavorare ai ragazzini con meno voglia di studiare).
    E poi faccio la segretaria a tempo pieno dal lontano 1994..
    Non ho mai ritenuto di poter esprimere le mie capacità in modo redditizio fuori da questo freddo e numerico ambito (io che a matematica ero una rapa di enorme calibro..)

    Ribadisco: ti invidiammiro e sono sicura che andrai alla grande con le tue idee perchè hai una grandissima forza per realizzarle.

    A presto! ti seguiamo tutti/e passo passo, a volte a panzallaria ma soprattutto con occhi ed orecchie ben attenti!!!

  15. Chiara dice:

    Io mi sono arrovellata più o meno un anno prima di licenziarmi da un tempo indeterminato. L’ho fatto 6 anni fa, ho aperto la partita iva e ho scoperto che avere la possibilità di gestire il mio tempo è una tra le cose più preziose che potessi avere. Non è tutto fantastico, ci sono tanti momenti cupi, ansie, preoccupazioni, ma non sono pentita per la scelta che ho fatto (anche ora che sono incinta e che forse non avrò l’indennità di maternità…).
    Appoggio la tua scelta Panz! Su una sola cosa non sono d’accordo però: essere freelance è comunque essere precari

  16. FrancescaV dice:

    Panz, capisco molto quello che scrivi, anche io non sono fatta per adare tutti i gironi nello stesso posto e lobotomissarmi il cervello, mi toglie creativita, energia, idee, voglia di fare. Sono in stage fino a luglio, che devo fare per terminare il mio master, e solo all’idea che forse me lo rinnoveranno già mi sento stretta nella morsa. Perché oltre a fare il master, e lo stage, io scrivo sul we, fotografo, traduco per il web, insomma io c’ho da fa’ 😉 In bocca al lupo e vengo a connettermi su Fb!

  17. Gloria dice:

    Carissima,
    un grande in bocca al lupo, che eri freelance dentro noi lo sapevamo già (ste cose si sentono a pelle), hai fatto bene a fare il grande passo. Saranno soddisfazioni, ne sono certa, e spero anche tempo di qualità per te stessa!
    Un abbraccio
    Gloria

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