L’appennino, la rete e l’innovazione

Ecco il mio ultimo post su Il fatto quotidiano: una riflessione su zone bellissime del nostro paese che se ci
Fosse la banda larga…http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/24/gli-appennini-e-la-connessione-di-rete/146854/

5 commenti
  1. lumaca a 1000 dice:

    Ho letto il post sul Fatto:come hai ragione!!! Per noi montanari internet è un dramma, io ho l’adsl (e pago un abbonamento per una velocità che credo qui non sia mai arrivata…) ma sulla collina di fronte forse non ci sarà mai…e anche se viviamo dispersi, noi col computer ci lavoriamo pure, mica solo cazzeggio.
    Brava come sempre Panz! 🙂

  2. sara dice:

    scusate, sarò antipatica ma la parola dramma mi sembra eccessiva. Panz, ti seguo da tempo e mi piace tutto quello che pensi, però tra tutte le tue preoccupazioni non vedo quella della nocività delle onde e di tutti quei posti che ormai sono wireless. Qualcuno ha chiesto alle persone interessate, cioè tutte, se ci sta bene essere inondati di onde elettromagnetiche o di altri tipi a tute le ore del giorno e della notte per far sì che altri (o anche noi, per carità) possano svolgere i propri affari lavorativi (o semplicemente “social”)? conosciamo i rischi per la salute? non temete: è solo questione di tempo e presto potrete lavorare in antartide accanto a un pinguino grazie al wireless. poi un giorno si farà la conta dei morti, come sempre, o ci si accorgerà che non tutta la tecnologia è proprio sempre indispensabile.

    • Panzallaria dice:

      Cara Sara, avanzi una questione fondamentale. Qualcun altro ha avanzato analoghe critiche al mio post e mi piacerebbe davvero saperne di piu’: ammetto la mia ignoranza sui dati dell’inquinamento. Hai qualche fonte da segnalarmi per farmi un’idea piu’ chiara? Grazie mille

  3. sara dice:

    ora come ora no.. ci sono pareri e studi contrastanti, più o meno indipendenti. santoro tanti anni fa fece una bellissima puntata su questo. forse sono presuntuosa ma non credo di aver bisogno di dati scientifici, intendo nella mia quotidianità. Sono certa che tutto ha un’influenza, che se una farfalla sbatte le ali qui ci sarà un uragano ai Caraibi. Mi basta sentir friggere il mio orecchio dopo qualche minuto che parlo al cellulare. mi basta vedere schizofrenia e insonnia diffuca intorno a me. le prove certe non ci sono, forse. non ancora. certo siamo talmente inquinati da tutto che è difficile distinguere. io ci provo, a starne lontana almeno la notte, e a tenerne lontana mia figlia, anche se mi ridono tutti in faccia.

I commenti sono chiusi.