Le cose hanno un inizio e anche una fine, anche i buoni progetti

Qualcuno tempo fa mi ha detto “Tu sei una startupper, fai nascere le idee ma poi devi andare oltre e farne nascere delle nuove”.

Non so se sia vero, non so molto in realtà.

Semplicemente negli ultimi mesi mi sono resa conto che un’idea a cui tenevo tantissimo, il progetto Donne Pensanti, non mi rappresentava più come persona.

Donne Pensanti è nato nel maggio 2009, qui.

Proprio per questo ci tenevo a scrivere qui questo post. E’ nato come constatazione che era arrivato il momento di prendere voce come donne italiane, in maniera pop, usando la Rete, creando un’occasione di riflessione intorno agli stereotipi che fosse collettiva e facesse appello alla responsabilità civile di ognuno di noi, per piccoli progetti molto concreti di contrasto agli stereotipi, campagne di sensibilizzazione e denuncia di pubblicità lesive.

Donne Pensanti si è trasformato in una community in una notte: Tino ed io ci siamo messi a lavorare come matti e alla mattina era nata. In poco tempo tantissimi iscritti, un sacco di discussioni e idee. Allora credevo che la Rete fosse un mezzo potente per uscire dal virtuale e che le persone, con in  mano uno strumento così grande, potessero davvero prendere la parola fuori dalla Rete, unirsi.

Unirsi però non è facile. Io poi sono blogger, abituata ai tempi e alla rapidità della Rete, abituata a cogliere piccole occasioni di passaparola, attenta ai contenuti ma convinta che i contenuti debbano essere alla portata di tutti, che basti un lancio, un approfondimento rapido, per aumentare la massa critica su un argomento.

Io forse sono solo blogger. Per quanto faccia, probabilmente la Rete mi ha formattata, la mia dimensione è comunicativa e anche quando mi impegno in progetti sul territorio, è sempre perché nascono dalla Rete, dai legami che escono dalla Rete per arrivare alle persone.

L’anno scorso Donne Pensanti si è trasformata in un’associazione e un’associazione deve rappresentare la totalità delle persone coinvolte in prima persona, in particolare il Consiglio Direttivo. Da qualche tempo il mio ruolo di presidente mi stava stretto, da qualche tempo non mi identificavo più con alcune scelte collettive del Consiglio.

Ho creduto opportuno farmi da parte.

Non è stato facile, perché quando nasce un’idea, specie se sei tu che la fai nascere, è un po’ come mettere nel mondo un figlio.

Come i figli, però, anche le idee non sai dove andranno e possono prendere strade che nemmeno tu ti aspetti.

E’ giusto che DP cammini con le proprie gambe. Io continuerò a riflettere, collaborare, fare su questi temi a Bologna, sul territorio e on line. Il link diretto è: https://www.francescasanzo.net/category/cittadinanza-attiva/ ed è la sezione del mio sito personale in cui mi occuperò di un tema che ormai mi sta molto a cuore, ovvero il concetto di “cittadinanza attiva”. Ho attivato anche una newsletter a cui, se volete, potete iscrivervi fin da ora per rimanere informati sulle attività editoriali del mio network: Panzallaria, Fabularia e il mio sito professionale dove parlo di cittadinanza, social media, contenuti e storytelling. Tra qualche giorno sia qui che lì ci sarà un template e immagine coordinata tutta nuova, per riflettere il cambiamento – filo conduttore della mia vita.

Continuerò a promuovere il progetto Zero Stereotipi insieme all’amica Giorgia Vezzoli, blogger di Vitadastreghe  e continuerò a collaborare con le tante associazioni che ho conosciuto in questi anni, a Bologna ma non solo, per altri progetti trasversali che valorizzino le donne, il loro ruolo nella società e l’opportunità di poter essere ciò che vogliamo e non ciò che ci inducono ad essere.

Le cose nascono e finiscono per me, ma non per Donne Pensanti, che continuerà a vivere e a camminare, anche se io sono scesa.

Faccio un grande in bocca al lupo al nuovo Direttivo, certa che i contenuti del progetto saranno sempre di qualità.

E’ stato bello ma anche faticoso. Davvero grazie a tutte quelle e quelli che hanno creduto in me, in primis a Tino che mi ha aiutata un sacco, specialmente sul lato tecnologico e alla Frollina che si è sopportata riunioni, assenze della mamma e qualche malmosto.

Adesso è tempo di concentrarmi sulla mia star up professionale e su alcuni nuovi progetti creativi che bollono in pentola, certa che continuerete a seguirmi anche sui temi di cittadinanza attiva.

 

 

 

 

15 commenti
  1. Panzallaria dice:

    @Ondaluna: grazie cara per il bel commento. Io mi sento piccina picciò, sento di avere fatto tanti errori e che ancora molti ne farò, ma la nobiltà non è umana, mentre l’umanità è molto nobile 😉 abbracci a te

  2. Titti dice:

    startupperbombarola!!

    in bocca al lupo 🙂

    sono molto curiosa per il nuovo template ed è ovvio che continueremo a seguirti!

  3. slizazie dice:

    Magari in questo paese avessero tutti questa dignità nel lasciare una carica! Un abbraccione

  4. Itmom dice:

    Be’ che dirti? Che posso capire la difficolta’ della decisione che hai preso, ma proprio perche’ difficile ti fa onore. Sono certa che decisioni cosi si prendono solo perche si e’ raggiunta una maturita’ personale e professionale. Vai avanti con le tue idee, e non tradirle. Un abbraccio grande.

  5. la meringa dice:

    Allora, da dove cominciare? Cocca, io ti seguo da un tempo che smbra infinito, anche se non proprio in maniera attiva. Ma sono certa di una cosa: che non sei una donna sterile. Sei feconda, oltreché fAconda, sei la mia amica virtuale con la quale ho più cose in comune di quelle che secondo me entrambe pensiamo, E poi hai un pregio su tutti, anche se secondo me ancora non ci credi: è che fai ridere e SAI ridere. E non è cosa da poco in questo ambiente in cui TUTTI si prendono molto, troppo, sul serio. Quindi ci sta pure che ricominci da altro, anche lasciando che la tua creatura cammini con le sue gambe. C’è tanta delusione, tuttavia, nelle tue parole, e io non so se avrei saputo lasciare con tanta signorilità. Sei una donna grande, capace, forte e solida, al di là delle insicurezze che costellano la vita e la testa di ognuna di noi. Secondo me hai fatto una scelta di crescita e spero che porterà i suoi frutti. E comunque te lo auguro con tutto il cuore. Un abbraccio forte, per cybernetico che sia. Ti volgio bene!

  6. Panzallaria dice:

    @la meringa: dire che ti adoro è dire poco. E si, di voglia di ridere, per fortuna ne conservo una scorta e mezzo 😉 Sono una signora? si, credo di si (me lo dico anche da sola che ogni tanto ci vuole). Una signora poco nobile, ma in un mondo in cui in troppi si sciacquano la bocca di nobiltà, la ritengo non poca cosa.

  7. Margherita (Apprendista mamma) dice:

    Credo che abbandonare un progetto in cui si è creduto sia molto più complicato che farlo nascere. E hai proprio ragione: certe volte le idee prendono strade diverse da quelle che avevi immaginato … è come se avessero una vita propria, le idee. Che dire? In bocca al lupo per tutti i tuoi progetti, quelli presenti e quelli che verranno. Un sentitissimo in bocca al lupo!

  8. Virgy dice:

    Come già detto..ssooobbbb siiigggghhhh snnnuuurff

    Bè però in bocca al lupo per tutto il resto e poi non è che vai via, lasci una carica (LA carica) ma il tuo sprint e la forza delle tue idee proseguono quindi solo un grazie di cuore, mitica Panz’!

  9. carlotta dice:

    Credo nelle persone che prendono delle posizioni! Sono coraggiose! Complimenti e in bocca al lupo! Il tempo ti darà la risposta… comunque sia è la scelta giusta di oggi!

  10. vivian dice:

    questo è uno di quei post che devi per forza commnentare
    perché è stata la freschezza di panzallaria, di fabularia, di cittadinanza attiva a restituirmi respiro
    perché sei stata sempre pronta a rispondere e dare le dritte giuste
    è difficile voltare pagina, lasciare andare
    avere scritto queste parole ti avrà sicuramente dato un tempo per riflettere e il risuktato è equilibrato e convinto. quindi avanti!
    pensa che tante altre donne in tutta italia si muovono, camminano, pensano, si relazionano e sanno di trovare nella rete le giuste alleate.
    ci sono ancora tante cose da condividere
    grazie

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