Bologna con i bambini: Palazzo Pepoli, il museo della città

Finalmente un fine settimana di sole e quasi primavera. Siamo usciti sabato mattina in bicicletta: direzione Palazzo Pepoli, Museo della città di Bologna. Era da prima della grande nevicata che volevamo andare, anche perché fino al 15 marzo 2012 l’entrata è sempre gratutita.

L’allestimento di Palazzo Pepoli appare fin dalla sala centrale assolutamente scenografico. Un museo diverso dal solito, mi ha ricordato il Mart o il Museo del Cinema di Torino. Tante installazioni multimediali, ricostruzioni di battaglie medievali, video in 3D per raccontare Bologna, sale tematiche da esplorare non solo con la vista ma anche con il tatto, giochi di specchi, ricostruzioni, piccoli camei fotografici.

Un museo alla portata dei bambini, senza dubbio. Frollina si è divertita moltissimo e l’ho vista molto presente e curiosa, mentre correva sul pavimento acquatico della Bologna delle acque o guardava il film in 3D del piccolo etrusco APA (doppiato da Lucio Dalla) che fa la guida attraverso 23 secoli di storia della città.

E poi l’area geoblog, con la possibilità per i visitatori di attaccare un post it a una grande mappa e raccontare i propri percorsi emotivi.

E’ stata una mattina davvero ricca e intensa, da turisti nella nostra città. Ogni tanto, guardare le cose con sguardo nuovo è fondamentale per non perdere la capacità di stupirsi  e stare bene.

Un Museo generalista: non accontentatevi se siete turisti a Bologna (ma anche se siete bolognesi!).  Il museo della città deve essere un punto di partenza, non l’unico porto di arrivo. La storia è raccontata per temi, in maniera non approfondita ma sicuramente suggestiva, per dare un’idea generale di quello che è accaduto in città, dai Villanoviani alla Ducati. Non bisogna dimenticare l’Archeologico, il Medievale, il Museo della Musica o quello del Patrimonio industriale e le tanti sede universitarie. Però, al contrario di Musei più tradizionali, questo è un luogo davvero a misura di bambino, dove avere un’esperienza narrativa della storia, in un contesto moderno e fortemente interattivo.

Cosa manca?

Manca forse l’indicazione chiara e esplicita ai singoli musei di riferimento e mancano le donne. Elisabetta Sirani è un busto in una sala e nulla di più, mentre molti suoi coetanei sono celebrati.  Anche di Laura Bassi non ho trovato traccia. Faccio solo due esempi a caso.

Si può migliorare, ma il Museo della città è un ottimo punto di partenza per scoprire Bologna, per raccontarla ai turisti. Siamo molto poco abituati  a una narrazione per il turista, mentre viviamo in una città molto bella e ricca di differenti, divergenti, inusuali, punti di vista.

Frollina non voleva più uscire. Abbiamo girovagato per 3 ore all’interno di Palazzo Pepoli. Poi la fame ci ha costretti ad uscire e abbiamo concluso il nostro splendido sabato mattina alla Libreria Ambasciatori, mangiando un buon panino alla mortadella.

Ecco qualche foto dal Museo. Portateci i vostri bambini, ne vale la pena!

1 commento
  1. Jackie dice:

    E’ dalla serata della notte Bianca che voglio andarci (ma quella sera c’era troppa coda per cui avevo desistito), e buono a sapersi che fino al 15 Marzo si entra gratis 🙂 questo post mi ha fatto venire ancora più voglia di farci un giro, anche perchè frequento Bologna da tanti anni ma alla fine non so molto della storia della città per cui…:-)

    ps: ieri magari ci siamo incrociate alla libreria Ambasciatori, ad un certo punto della tarda mattinata son andata anche io a farmi un bel panino alla mortadella 🙂

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