Sono sgodevole

Ma per scrivere si deve stare bene o si deve stare male?

Per scrivere in un modo che non sia una roba da catalogo, una lista della spesa, un post sponsorizzato, un articolo promozionale, un aggiornamento su facebook, la didascalia di una foto su Instagram, ecco per scrivere qualcosa di diverso bisogna essere molto felici o molto infelici? Basta un po’ di allenamento, tanta cultura e del tempo, oppure quella miccia, quella miccia che ti fa scrivere cose che rimangono si accende sotto la spinta di eventi eccessivi?

Io ultimamente leggo molto e leggo dei libri che considero belli, alcuni sono libri memorabili, come la Trilogia della città di K e poi quando mi metto per scrivere, ecco mi vengono solo delle banalità. Straccio il foglio. Cancello. Sbudello l’alfabeto, sfoglio compulsivamente il vocabolario e non viene fuori niente, niente che mi piaccia.

E sono sincera. In rete si leggono delle gran banalità. E sono sincera, quando vedo che sono proprio le banalità a essere apprezzate, forse perché siamo tutti figli di un new age minore, a me mi scende una catena, ma una catena, ma una catena, che poi smetto di scrivere uguale a quando leggo delle cose molto belle, che ci sono anche quelle.

Ho nella mia testa montagne di parole, di frasi, di storie. Sono soprattutto favole che ultimamente io mi spiego il mondo attraverso le favole che racconto a Frollina, ma sono favole che non riesco mai a scrivere, solo a raccontare, in mezzo ai prati dei nostri fine settimana estivi.

Io non lo so.

Sono in una fase che mi sembra di non arrivare da nessuna parte. Di non essere arrivata da nessuna parte.

E lo so che fa brutto dirlo online, e lo so che fa scendere gli accessi (che per altro controllo di rado) di questo blog, e lo so che va di moda la mamma serena, che fa foto impeccabili, è ironica, autoironica e super entusiasta del mondo e delle sue amiche digitali e delle cose fighe che fa e lo so che delle volte sembro anche io quella mamma lì, quella persona lì

invece lo dico lo stesso

io in questo periodo sono un po’ depressa. Niente di eclatante, niente da dire mi serve uno psichiatra, niente pianti a tutte le ore, ma una tristezza serpeggiante, uno scazzo sibilante, un senso totale di apatia verso le cose belle…

Succede. Succede a tutti. Mi annoia il mondo patinato, della finta imperfezione, della finta perfezione, della giustezza e dell’impegno, ma solo fino a quando non ci fa schiodare dalla sedia. Mi annoia. Non riesco più a farne parte e ne ho fatto parte per tanto tempo.

Sono troppo ricca mi sa. Forse se non avessi da mangiare non sarei mica depressa.

E invece, mangiare mangio. Dormire, dormo.

Ma lo stesso ho uno scazzo atomico. Nel lavoro e nel personale. Non ho progetti, oppure ne ho ma non riesco a realizzarli quindi è uguale.

E sono sgodevole.

Domani mi passa. O forse no.

3 commenti
  1. Barbara dice:

    Io per usare un termine coniato dalla Merkel invece, vedo un sacco di shitstorming in Rete: gente che sui Social sprizza veleno mentre nel proprio blog (monetizzato) ha il tono pacato di una suora francescana missionaria, ché si vede che hanno seguito dei corsi digital che gli hanno parlato di Personal Brand ma secondo me non hanno capito molto oppure non ho capito niente io invece, perché poi c’è qualcuno che mette Mi piace sui loro post e allora vuol dire che le persone o sono cretine oppure non saprei.
    Degli sdoppiamenti di personalità vedo io in Rete.
    Poi vedo un sacco di demagogia a buon mercato, un sacco di commenti inutili mica roba che puoi definir leggera: idiozie proprio. Non so la Rete a me fa un po’ impressione come mi faceva impressione quando mia madre comprava ogni settimana Gente e Novella 2000. Però mi sembra che chi ha costruito personaggi artificiali ad uso del Web e di quello campa, lo si capisce benissimo, e chi invece sta in Rete in maniera onesta e trasparente e se è sgodevole ha il coraggio di dirlo e continua a piacerti lo stesso, come sei tu, pure quello lo capisci appena leggi due righe del suo blog. B.

  2. Alice dice:

    Io non so scrivere, parlare forse si, ma scrivere mi piace tanto e mi rendo conto di non esserne capace, disegno un po’ meglio di come scrivo, ma ci riesco solo se sono veramente arrabbiata…o triste…
    Fare le cose a comando non fa per me e poi è vero in giro c’è tanta immondizia che quando la vedo mi viene paura di essere anche io così e spero proprio di no…oppure mi sento incapace e basta.
    E anche io mi sento triste, un po’ depressa e pure ansiosa in questo periodo, ma per ora di certo non mi passa!
    Di sicuro non ti leggo solo per sentirti dire che va tutto bene, ma perchè mi piace leggere quello che hai da dire, bello o brutto che sia 🙂

  3. Barbapapa' dice:

    hey! allora qua! Che succede?
    Non puoi essere depressa. Guarda il titolo del post: “sono sgodevole”. Il titolo è pensato, è bello è fa sorridere. Quindi senza dover scavare troppo la Panz tenace è sotto la brace (senti non so cosa c’entri questa frase ma mi è venunta così).
    Ad ogni buon conto: è il caldo. L’estate (strano avrei detto l’inverno…) portà con sè anche una buona dose di depressione. E’ il momento in cui tutti si risvegliano un po’, sale l’insoddisfazione ma… hey panza, hai da mangiare e da dormire. Quindi… cacciami fuori un sorriso e non rompere! 😉

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