Il paradiso delle crocchette: storie di gatti che non ci sono più


Mamma, ma i gatti dove vanno quando muoiono?

I gatti quando muoiono vanno nel paradiso delle crocchette che è un posto scoppiettante. Hai presente quelle macchine che al cinema fanno i pop corn?

Si, quelli che si mangiano e sembrano nuvole?

Esatto, proprio quelli. I gatti vanno in un posto in cima alle nuvole dove scoppiettano crocchette puzzolenti che però a loro sembrano profumatissime e gli fanno venire l’acquolina in bocca. Dalle nuvole escono le loro crocchette preferite e loro saltellano tutti insieme. E poi questo paradiso è pieno di gomitoli di lana che ai gatti piacciono molto, cos’ ci giocano un sacco e fanno le fusa. Il paradiso delle crocchette è un posto pieno di fusa. Loro pensano ai loro amici umani e fanno tante, tante fusa d’amore.

Si, e poi un giorno prendono una nuvola con le zampette e la aprono come fosse una valigia. Le nuvole sono le valigie, nel paradiso dei gatti. Ci mettono dentro dei pezzettini di cielo che hanno ritagliato con-le-forbici-dei-piccoli-per-fare-i-collage e di notte partono.

E dove vanno Frollina?

Di notte loro vanno a trovare i loro amici umani. Scendono le nuvole scala e si infilano dalla finestra, mentre i bambini e gli altri umani che li hanno amati dormono. Prima, se hanno degli amici animali, come per esempio le tartarughe che a me stanno molto simpatiche, vanno a salutare gli amici animali perché parlano la stessa lingua e poi si infilano in casa.  Vanno a dormire in mezzo ai loro amici umani, oppure fanno delle piccole birichinate così quando loro si svegliano, si accorgono che è passato il gatto che adesso vive nel paradiso delle crocchette.

Si, e secondo me dormono a siluro tra le gambe dei loro amici umani.

Si, passano lì con la loro valigia e lasciano sparsi per casa dei pezzettini di cielo. In cambio sai cosa prendono?

No, non lo so. Cosa prendono?

Prendono l’amore e i bei ricordi insieme ai loro amici umani, li mettono nella valigia nuvola e se li portano nel paradiso delle crocchette.

E perché?

Perché così quando vanno nella “fuseria” che è il posto delle nuvole dove fanno le fusa, tirano fuori i ricordi di amore dei loro padroni umani e possono fare le fusa pensando a loro.

E noi ogni tanto possiamo pensare ai nostri amici animali che hanno lasciato pezzettini di cielo nelle nostre vite umane.

Una storia scritta a 4 mani con la mia bimba, dedicata al gatto Tommaso e al gatto Raul

11 commenti
  1. Silvia dice:

    Ciao Francesca! Vorrei ringraziarti ancora per essere passata dal mio blog e poi vorrei dirti che ti ho linkato anche nell’altro mio blog che ho da qualche settimana ed è più specificatamente dedicato ai bambini, come si evince anche dal nome…
    Questa storia appena letta è splendida! Io adoro i gatti: in tutta la mia vita ne ho avuto accanto 5, in momenti importanti… e li ricorderò per sempre.
    Grazie ancora. A presto
    Silvia

  2. anagela cherubini dice:

    pure a me picciono tanto i gatti e tutti gli animali della terra. io in casa ho un gatto di nome arami e bianco e grigio sua mamma era una gattina mia. che purtroppo non c’e più. e morta gli volevo un bene dell’anima. e ho pianto tanttissimo quando era morta. ma x me lei e al portale dell’arcobaleno a giocare con gli altri gatti che sono morti. e spero che il mio arami muoia più darti possibile ciao piccola milù ti voglio un mondo di bene da la su progetti sempre tuo figlio e stagli vicina lui ha bisogno di te

  3. claudio dice:

    complimenti…davvero una bella storia…sai anch’io ne scrivo parecchie ma temo nel pubblicarle onde evitare che qualcuno se ne impossessi,sono un giovane medico e condivido a pieno le fiabe ricche di sentimenti e fantasia..vorrei pubblicarle ma non conosco bravi editori mi potresti aiutare…grazie un abbracci cla

  4. Panzallaria dice:

    carissimo Claudio,
    non posso aiutarti con editori (piacerebbe anche a me trovarne uno, e per il momento mi accontento del blog 😉 ma ti sollecito a pensare anche all’opzione di auto pubblicazione (con strumenti tipo ilmiolibro.it) o – perché no – aprendo un blog tuo. Nel caso fammi sapere che vengo volentieri a leggere le tue 😉 grazie del complimento

  5. Morgana dice:

    che dire…..sono qui davanti al pc che piango come una bimba nonostante la mia eta’, mi e’ mancata la mia gattina Morgana 20 giorni fa aveva 12 anni l’ho amata piu’ di me stessa e lei ha amato me, mi manca spero che mi segua che mi veda io ho ancora sua sorella in casa, e un alto maschione ma purtroppo il vuoto che ha lasciato lei non sara’ mai colmato 12 anni insieme 12 di amore di lotte di gioie e dolori….
    mia dolce momy sarai sempre nel mio cuore…..
    <3

  6. Panzallaria dice:

    Morgana, mi dispiace moltissimo per la tua gatta. Ne sappiamo qualcosa anche noi, qui a casa Panzallaria e infatti la favola l’ho scritta proprio pensando ai nostri amici felini e ai loro amici bambini che da quaggiù hanno sempre un pensierino per loro 😉 un abbraccio

  7. morgana dice:

    grazie Panzallaria di aver condiviso una bella storia con la speranza che loro da lassu o in qualunque posto siano ,ma sempre con noi…..
    un abbraccio a te
    morgana

  8. vania dice:

    E’ una bellissima storia,tenerissima…un conforto dolcissimo per chi ama i gatti.Grazie che ce l’hai data.

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