Babbo Natale sotto stress

foto di Pandora Creazioni

Una mattina Babbo Natale si svegliò molto stanco. Non riusciva nemmeno a infilarsi i pantaloni o a pettinarsi la barba: le sue braccia non ne volevano sapere di lavorare anche quel giorno!

Babbo Natale era molto stanco perché negli ultimi anni il suo lavoro era diventato più impegnativo: in alcuni Paesi del mondo, i bambini desideravano sempre più giocattoli e sempre più grandi e strani.

Lui e gli gnomi dovevano lavorare molto per accontentare tutte le richieste!

Babbo Natale quella mattina sentita mal di pancia e una grande debolezza in tutto il corpo e così decise di andare a casa della Befana per chiederle un consiglio: la vecchietta – che lavorava da molti più anni di lui – era anche molto saggia e qualcuno sosteneva che da giovane avesse perfino fatto la dottoressa, tanto ci azzeccava con le sue diagnosi.

La Befana, anche lei, era molto stanca come Babbo Natale: la casa straripava di carbone perché ormai di bambini cattivi non ce n’era più nessuno e invece di dolcetti e piccoli pensieri, in quegli stessi Paesi dove Babbo Natale doveva arrivare carico di balocchi, anche lei aveva un gran da fare per esaudire tutte le richieste!

Le calze erano diventate troppo piccole per contenere i giocattoli e il suo sacco troppo pesante, tanto che la scopa volante deragliava ogni 5 minuti, per la difficoltà di rimanere nell’aria.

Alla Befana bastò uno sguardo per capire la malattia di Babbo Natale:

E’ stress, stanchezza, troppo lavoro: chiamalo come vuoi Babbo, ma tu ti devi fermare se no rischi di ammalarti gravemente!

 

Ma come faccio Befana? Tra una settimana è Natale e devo ancora finire di preparare i regali per tutti i bambini, lo sai che ogni anno ne chiedono sempre di più!

rispose il vecchietto preoccupato.

La Befana ci pensò un po’ su. Il problema era serio. La questione sembrava grave.

Ma la salute di Babbo Natale era molto importante e non si poteva scherzare.

Ci penso io!

disse lei, convinta.

Mise a letto l’amico, gli preparò un bicchiere di latte e miele e chiamò le renne e gli gnomi a consulto.

Bisognava trovare una soluzione!

Ad un certo punto, dopo essersi grattata ben bene i bitorzoli che aveva sul mento e quelli sul naso, dopo aver spazzato con la sua scopa ogni preoccupazione dai suoi pensieri, alla Befana venne un’idea:

E’ molto semplice: parleremo con i bambini!”. Tutti gli gnomi e le renne spalancarono tanto di bocca, consultarono il libro delle regole natalizie e non trovarono scritto niente che potesse in qualche modo supportare la decisione della Befana: “Parlare coi bambini? Ma Befana, lo sai che non possiamo assolutamente svelare i nostri segreti, che è VIETATISSIMO raccontare che cosa sta facendo Babbo Natale nella settimana prima del suo arrivo, possono solo i genitori!.

La Befana però aveva deciso. Inforcò la sua scopa e volò alla sede della “Gazzella del Mattino”, il giornale più letto sul Pianeta.

Devo pubblicare un annuncio!

disse la nonnetta.

L’annuncio della Befana diceva più o meno così:

Cari bambini, quest’anno Babbo Natale è molto stanco e voi avete chiesto davvero troppi regali: per prepararli tutti quanti, lui potrebbe ammalarsi gravemente, vi chiedo di pensare insieme a me a una soluzione. Ci incontriamo sulla Piazza Grande stasera e ascolterò tutti i vostri suggerimenti!

La Befana

Tutti i bambini si fecero trovare, puntuali, sulla piazza della città e quando arrivò la Befana si sentiva un gran baccano. La notizia della malattia di Babbo Natale aveva fatto il giro del mondo e la preoccupazione stava salendo.

La discussione con la Befana ebbe inizio. Ci fu chi propose di chiedere aiuto a Super Man, Ben Ten e l’Ape Maia: magari per quest’anno avrebbero potuto portare loro i regali! Qualcuno suggerì di far fare alla Befana anche il Natale, ma lei giustamente disse che era troppo vecchia per il doppio turno.

E i puffi? I puffi sono tantissimi: potrebbero aiutare le renne e gli gnomi e condurre la slitta! Erano troppo piccoli, la slitta era pesante.

Ad un certo punto, in mezzo alla confusione e al panico generali, fu una bambina di 5 anni e la faccia tonda come una piadina romagnola a prendere la parola:

E se quest’anno fossimo proprio noi bambini ad aiutare Babbo Natale? Lasciamolo riposare in modo che il 25 dicembre possa fare il suo giro, ma nel frattempo cominciamo a farci venire delle idee per fare un bel regalo ai nostri amici! Abbiamo tante cose in casa, sono sicura che potremmo preparare dei piccoli doni per tutti, senza che lui debba affaticarsi troppo.

L’idea piacque molto alla Befana e anche a tutti gli altri bambini, che avevano ricevuto talmente tanti regali gli anni passati, che adesso erano molto annoiati e non sapevano più cosa desiderare.

Matilde trovò in casa dei vecchi pezzi di stoffa e insieme alla sua mamma preparò dei pupazzi per la sua amica Sofia, che amava molto i peluche.

Francesco costruì un garage per Giovanni usando molte scatole da scarpe, un po’ di colla, i colori e tanta fantasia.

Stefano preparò delle palle di pasta di sale per il suo amico Hassan, in modo che potesse giocare insieme alla sua sorellina.

Hassan costruì burattini di carta pesta per Matilde, usando rotoli di carta igienica e vecchi fogli di giornale.

I bambini si diedero davvero un gran da fare. La Befana passava a controllare che tutto filasse liscio e loro progettavano, fantasticavano, si facevano venire idee da realizzare, insieme alla loro mamma e al loro papà.

Babbo Natale, che nel frattempo dormiva, leggeva, beveva latte caldo e cercava di riposare il più possibile, ora stava davvero meglio. Ogni tanto si preoccupava un po’, perché temeva che l’idea della Befana non riuscisse, ma poi si rimetteva a letto perché doveva recuperare le forze.

Il giorno della vigilia, la Befana riunì di nuovo i bambini nella piazza Grande. Ognuno di loro aveva preparato un regalo e tutti i regali venivano infilati nel suo sacco magico.

Quando Babbo Natale vide come erano stati bravi i bambini, fu molto felice e fece tutte le sue consegne, sicuro che anche questo Natale sarebbe andato benissimo!

Sotto a ogni regalo c’era la firma dell’amico che l’aveva realizzato, e tutti i bambini furono molto contenti di sapere che qualcuno aveva pensato a loro e che per loro aveva messo in moto la fantasia e creato qualcosa di nuovo, usando quello che aveva in casa.

Da quel giorno il Natale divenne ancora più bello! Babbo Natale non soffrì più di stress e in molti posti del mondo furono fondati dei veri e propri laboratori di riciclaggio, dove i bambini, insieme ai loro genitori, andavano a inventare nuovi regali, usando le cose dimenticate nelle case!

10 commenti
  1. circodipulci dice:

    La Befana ne sa un sacco e una sporta! (D’altra parte è nel ramo)
    E’ venuta a dare lo stesso suggerimento a noi genitori l’anno scorso per la festa natalizia di classe e i pargoli sono stati entusiasti (l’unico che ha ricevuto un regalo comprato tiene il muso ancora oggi). Quest’anno si replica e magari diamo una mano anche al povero vecchietto…

  2. Panzallaria dice:

    la coniglia: ma grazie, è proprio quello che mi piacerebbe potesse succedere 😉 io quando le scrivo almeno, mi sento così, che sto tornando bambina. questa l’ho letta in anteprima ieri, al compleanno della frollina e ai bambini è piaciuta molto, anche se avrebbero preferito fosse Ben Ten, a dire il vero, a portare loro i regali…

  3. Panzallaria dice:

    @Patrizia: grazie mille! ieri un bimbo di 5 anni mi ha detto “ma noi siamo grandi per le favole!”, mia figlia ha risposto prontamente: “le favole sono per tutti!” e sono d’accordo con lei, le favole non hanno età, fanno stare bene grandi e piccoli 😉 ne sto scrivendo tante, molte le trovi qui, altre chissà, magari il tempo le premierà 😉

  4. Panzallaria dice:

    hai ragione @Margherita! Noi ci stiamo provando, quest’anno solo regali fatti in casa (come per esempio pupazzetti di lana, sciarpe, vecchi contenitori di vetro dipinti da frollina, oggetti in pasta di sale). Ho detto a silvia che non abbiamo tanti soldi ma che questa cosa può essere anche un’opportunità in più per usare la fantasia. Piaceranno? Non piaceranno? sono comunque fatti con il cuore. A lei per il compleanno abbiamo regalato roba per disegnare: utile e adatta a questo momento in cui ha una gran voglia di esprimersi attraverso disegni e scritte.

  5. zoolue dice:

    BELLISSIMA E PER “CERTI BIMBI” PROPRIO OGGI è STATA MOLTO UTILE!…E A RASSERENATO GLI ANIMI
    GRAZIE E TANTISSIMI AUGURI A TE A BABBO NATALE BEFANA E GNOMI+A TUTTI I BIMBI DEL MONDO!

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